Martedì, 22/08/2017 alle 16:11
Oggi voglio condividere con voi un pensiero che é sempre stato con me. Dovete sapere che nella mia famiglia non si é mai parlato di sesso, nemmeno in modo implicito, come se non esistesse. Difatti nessuno é venuto a spiegarmi in adolescenza come funzionasse la nascita dei bambini, l'ho dovuto capire da solo mettendo insieme gli indizi che nel corso della mia breve vita avevo colto, purtroppo a quei tempi non usavo internet. Quando arrivai alla rivelazione mi fece abbastanza schifo ma immagino che sia normale. Ora il mio pensiero era, questi atteggiamenti vissuti in famiglia potrebbero avermi reso asessuale oppure lo sarei diventato in ogni caso? Il classico dilemma esistenziale, si nasce o si diventa qualcosa?

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NON RISPONDERE
Ospite101
Martedì, 22/08/2017 alle 17:18
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Martedì, 22/08/2017 alle 19:41
Non pensavo di essere tenero mentre scrivevo! (Non mi dispiace che tu l'abbia detto)
Ora che mi fai riflettere il non parlarne mi ha dato libertà di scelta, una volta saputo potevo fare quello che ritenevo più giusto e non deve essere stata un caso la mia decisione di astenermi. Non ho niente da ridire per la loro scelta, non deve essere facile per un genitore affrontare questo discorso. Sarebbe stato peggio se si fossero comportati quelle famiglie che reprimono il sesso e fanno altrettanti danni di quelle che ne fanno un fondamento di vita.
Mi piacerebbe conoscere come la vostra famiglia ha gestito l'argomento, ma solo se volete dirlo. Sono ancora convinto che l'educazione familiare abbia un ruolo nel modo in cui sono arrivato a certe conclusioni. Per come la vedo io si cerca sempre di imitare, pure inconsciamente, il modo di fare dei nostri genitori, ad esempio se dovessi pensare ad una relazione ne vorrei una molto forte, stabile dove ci si capisce al volo e non si nasconde nulla all'altro e il sesso ha una parte marginale. In pratica è la descrizione di come vedevo quella dei miei genitori, qui mi accorgo anche io di essere tenero.
Fossi stato in una famiglia, per così dire, più disinibita come avrei reagito? Sarei stato diverso? Non c'è risposta a questa domanda, però mi piace tanto pensare alle possibilità e al cosa sarebbe successo se questa o quella cosa nella mia vita mi avrebbero portato altrove. Fortuna che sono abbastanza contento di dove sono ora!
Non pensavo di essere tenero mentre scrivevo! (Non mi dispiace che tu l'abbia detto)
Ora che mi fai riflettere il non parlarne mi ha dato libertà di scelta, una volta saputo potevo fare quello che ritenevo più giusto e non deve essere stata un caso la mia decisione di astenermi. Non ho niente da ridire per la loro scelta, non deve essere facile per un genitore affrontare questo discorso. Sarebbe stato peggio se si fossero comportati quelle famiglie che reprimono il sesso e fanno altrettanti danni di quelle che ne fanno un fondamento di vita.
Mi piacerebbe conoscere come la vostra famiglia ha gestito l'argomento, ma solo se volete dirlo. Sono ancora convinto che l'educazione familiare abbia un ruolo nel modo in cui sono arrivato a certe conclusioni. Per come la vedo io si cerca sempre di imitare, pure inconsciamente, il modo di fare dei nostri genitori, ad esempio se dovessi pensare ad una relazione ne vorrei una molto forte, stabile dove ci si capisce al volo e non si nasconde nulla all'altro e il sesso ha una parte marginale. In pratica è la descrizione di come vedevo quella dei miei genitori, qui mi accorgo anche io di essere tenero.
Fossi stato in una famiglia, per così dire, più disinibita come avrei reagito? Sarei stato diverso? Non c'è risposta a questa domanda, però mi piace tanto pensare alle possibilità e al cosa sarebbe successo se questa o quella cosa nella mia vita mi avrebbero portato altrove. Fortuna che sono abbastanza contento di dove sono ora!
Ospite101
Martedì, 22/08/2017 alle 20:53
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Martedì, 22/08/2017 alle 22:39
Io credo che il modo in cui cresciamo influenzi molto ciò che diventiamo. E credo anche che l'asessualità sia parte delle persone fin dalla nascita, solo che alcuni lo capiscono subito e altri lo scoprono col tempo.
Nel tuo caso specifico potresti esserlo da sempre ed il fatto che tu sia cresciuto in una famiglia dove non si è mai parlato di sesso, non ha fatto che rendere l'interesse per questo argomento minimo o addirittura nullo.
Per quanto mi riguarda, sono cresciuta da sola con mia mamma. Non ho mai avuto uomini in casa e forse per questo faccio tanta fatica ad accettare una presenza maschile nella mia vita.
Ma nonostante questo, mia madre mi ha sempre spiegato tutto ciò che potevo comprendere, trattandomi sempre come un suo pari. Tra questo, educazione sessuale a scuola e internet, ho avuto modo di farmi un idea più o meno chiara di come funzionasse il sesso... Che comunque non mi ha attratto per diversi anni.
Credo che più che imitare i nostri genitori, si tratta della visione di famiglia che abbiamo intrinseca in noi. Per me corrisponde, nel senso che non credo nell'amore eterno, e non credo (per quanto lo vorrei) che troverò mai qualcuno adatto a me. Sono abituata alla mia solitudine, e non riesco a concedere tanto spazio a qualcuno che vuole entrare nella mia vita. Non riesco a fidarmi di nessuno... E questo lo devo agli insegnamenti di mia madre e a ciò che ho vissuto.
Io credo che il modo in cui cresciamo influenzi molto ciò che diventiamo. E credo anche che l'asessualità sia parte delle persone fin dalla nascita, solo che alcuni lo capiscono subito e altri lo scoprono col tempo.
Nel tuo caso specifico potresti esserlo da sempre ed il fatto che tu sia cresciuto in una famiglia dove non si è mai parlato di sesso, non ha fatto che rendere l'interesse per questo argomento minimo o addirittura nullo.
Per quanto mi riguarda, sono cresciuta da sola con mia mamma. Non ho mai avuto uomini in casa e forse per questo faccio tanta fatica ad accettare una presenza maschile nella mia vita.

Ma nonostante questo, mia madre mi ha sempre spiegato tutto ciò che potevo comprendere, trattandomi sempre come un suo pari. Tra questo, educazione sessuale a scuola e internet, ho avuto modo di farmi un idea più o meno chiara di come funzionasse il sesso... Che comunque non mi ha attratto per diversi anni.
Credo che più che imitare i nostri genitori, si tratta della visione di famiglia che abbiamo intrinseca in noi. Per me corrisponde, nel senso che non credo nell'amore eterno, e non credo (per quanto lo vorrei) che troverò mai qualcuno adatto a me. Sono abituata alla mia solitudine, e non riesco a concedere tanto spazio a qualcuno che vuole entrare nella mia vita. Non riesco a fidarmi di nessuno... E questo lo devo agli insegnamenti di mia madre e a ciò che ho vissuto.
Mercoledì, 23/08/2017 alle 15:44
Non credo che l'orientamento sessuale sia semplicemente innato.
Avevo già scritto in merito su un altro forum, credo che vi riporterò il post, aprendo un topic in merito, perché immagino sia un argomento interessante da affrontare e su cui discutere.
Veniamo però all'argomento di questo topic:
Io ho avuto un'educazione come la tua, White.
I miei non mi hanno mai parlato di sesso, tant'è che ho dovuto capire piano piano tutto da sola, collegando tutti i vari indizi a cui mi ero trovata di fronte durante gli anni, dapprima alle definizioni del mio libro scolastico di quinta elementare, poi all'atteggiamento sessuale che andava sempre più nascendo e crescendo nei miei coetanei.
Diciamo che, grosso modo, scoprii il sesso attorno ai 9-10 anni, e, ammetto, mi disgustò.
Credo che questo disgusto derivasse principalmente da una reinterpretazione di tutta la realtà che conoscevo, alla luce di esso.
Reinterpretai certi comportamenti che avevo visto, in passato, negli adulti; reinterpretai tutto quello che era passato davanti ai miei occhi tramite la TV; reinterpretai il concetto stesso che avevo d'Amore, che prima era puramente romantico, inserendoci questa componente che mi portò a realizzare che le persone non stavano assieme solo per un puro sentimento d'affetto, ma anche per soddisfare le proprie voglie sessuali.
Vedere come il sesso fosse fondamentale per chiunque, una necessità basilare, un motore per la società e le relazioni interpersonali, mi disgustava, perché d'effetti, aveva rovinato la mia visione del mondo e soprattutto dell'Amore, che era molto più poetica.
Quindi, posso dire che all'inizio ebbi una reazione anti-sessuale a questa scoperta.
Mi faceva schifo sia l'idea di doverlo far io, prima o poi, sia quella che le persone che avevo attorno lo facessero; e più una persona mi era affettivamente vicina, più mi ripugnava l'idea che anch'essa fosse, più o meno segretamente, schiava di quegli istinti.
Anche le persone, ai miei occhi, avevano perso di "poesia".
Avevo reinterpretato tutto e tutti in una chiave meno spirituale, meno logica e più "bestiale", passatemi il termine.
Superai la cosa nel giro di pochi anni, accettai che la vita era così, che le persone erano così, e non quelle pure e idealizzate del mio mondo di fiabe; capii che non esisteva un solo modo di vedere le cose, e che se l'idea d'Amore negli altri era diversa dalla mia, questo non significava che io dovessi distruggerla e sostituirla con la loro.
Coi miei genitori, invece, l'argomento restò un imbarazzante tabù fin oltre ai 18 anni.
Adesso vivo l'argomento sesso con grande apertura, ho pienamente accettato che per gli altri sia importantissimo, se non fondamentale, e che inseriscano anche esso in quello che è il loro concetto d'Amore.
Ho compreso che la mia concezione d'Amore, priva della componente sessuale, è diversa da quella della maggioranza delle altre persone, e che non c'è una concezione più giusta e una meno, sono semplicemente diverse ed entrambe vanno rispettate.
Non so cosa sarebbe successo se fossi cresciuta in una famiglia più disinibita e che mi avesse precocemente proposto l'argomento, presentandomelo fin da subito come un "must", invece che come un "tabù".
Io sono convinta che la cosa mi avrebbe influenzata, perché non siamo solo frutto di un codice scritto geneticamente, ma anche delle esperienze e dell'educazione che riceviamo.
Ciò non toglie che io sono molto felice di essere cresciuta così come sono, perché sento di aver sviluppato una certa profondità d'animo e dei sani valori, la mia concezione d'Amore, mi piace molto e sento che è quella giusta per me.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Provando a ragionarci su, nei termini che intende White, ovvero di trovare nell'educazione un motivo per l'asessualità, potrei pensare che l'atteggiamento dei miei genitori, di proteggermi in maniera estrema da quello che consideravano inadatto ad una bambina, mi ha portata allo sviluppo di questo diverso concetto d'Amore.
L'Amore per me era volersi bene, andare d'accordo, essere compatibili, portarsi felicità a vicenda, condividere la vita, aiutarsi ed appoggiarsi sempre, ed essere la priorità l'uno dell'altro, il pensiero fisso che ci accompagna nella vita di tutti i giorni.
Per me l'estrema manifestazione fisica dell'amore, era un bacio.
Per il sesso non c'era spazio, anche perché, appunto, non ne ero a conoscenza.
Potrebbe essere che questa filosofia dell'Amore si sia cementificata nella mia mente quando ero piccolina e che mi abbia poi portata ad essere così, influenzando il mio comportamento, il mio stile di vita e portandomi quindi a non provare e non aver mai provato attrazione sessuale per nessuno.
Non credo che l'orientamento sessuale sia semplicemente innato.
Avevo già scritto in merito su un altro forum, credo che vi riporterò il post, aprendo un topic in merito, perché immagino sia un argomento interessante da affrontare e su cui discutere.
Veniamo però all'argomento di questo topic:
Io ho avuto un'educazione come la tua, White.
I miei non mi hanno mai parlato di sesso, tant'è che ho dovuto capire piano piano tutto da sola, collegando tutti i vari indizi a cui mi ero trovata di fronte durante gli anni, dapprima alle definizioni del mio libro scolastico di quinta elementare, poi all'atteggiamento sessuale che andava sempre più nascendo e crescendo nei miei coetanei.
Diciamo che, grosso modo, scoprii il sesso attorno ai 9-10 anni, e, ammetto, mi disgustò.
Credo che questo disgusto derivasse principalmente da una reinterpretazione di tutta la realtà che conoscevo, alla luce di esso.
Reinterpretai certi comportamenti che avevo visto, in passato, negli adulti; reinterpretai tutto quello che era passato davanti ai miei occhi tramite la TV; reinterpretai il concetto stesso che avevo d'Amore, che prima era puramente romantico, inserendoci questa componente che mi portò a realizzare che le persone non stavano assieme solo per un puro sentimento d'affetto, ma anche per soddisfare le proprie voglie sessuali.
Vedere come il sesso fosse fondamentale per chiunque, una necessità basilare, un motore per la società e le relazioni interpersonali, mi disgustava, perché d'effetti, aveva rovinato la mia visione del mondo e soprattutto dell'Amore, che era molto più poetica.
Quindi, posso dire che all'inizio ebbi una reazione anti-sessuale a questa scoperta.
Mi faceva schifo sia l'idea di doverlo far io, prima o poi, sia quella che le persone che avevo attorno lo facessero; e più una persona mi era affettivamente vicina, più mi ripugnava l'idea che anch'essa fosse, più o meno segretamente, schiava di quegli istinti.
Anche le persone, ai miei occhi, avevano perso di "poesia".
Avevo reinterpretato tutto e tutti in una chiave meno spirituale, meno logica e più "bestiale", passatemi il termine.
Superai la cosa nel giro di pochi anni, accettai che la vita era così, che le persone erano così, e non quelle pure e idealizzate del mio mondo di fiabe; capii che non esisteva un solo modo di vedere le cose, e che se l'idea d'Amore negli altri era diversa dalla mia, questo non significava che io dovessi distruggerla e sostituirla con la loro.
Coi miei genitori, invece, l'argomento restò un imbarazzante tabù fin oltre ai 18 anni.
Adesso vivo l'argomento sesso con grande apertura, ho pienamente accettato che per gli altri sia importantissimo, se non fondamentale, e che inseriscano anche esso in quello che è il loro concetto d'Amore.
Ho compreso che la mia concezione d'Amore, priva della componente sessuale, è diversa da quella della maggioranza delle altre persone, e che non c'è una concezione più giusta e una meno, sono semplicemente diverse ed entrambe vanno rispettate.
Non so cosa sarebbe successo se fossi cresciuta in una famiglia più disinibita e che mi avesse precocemente proposto l'argomento, presentandomelo fin da subito come un "must", invece che come un "tabù".
Io sono convinta che la cosa mi avrebbe influenzata, perché non siamo solo frutto di un codice scritto geneticamente, ma anche delle esperienze e dell'educazione che riceviamo.
Ciò non toglie che io sono molto felice di essere cresciuta così come sono, perché sento di aver sviluppato una certa profondità d'animo e dei sani valori, la mia concezione d'Amore, mi piace molto e sento che è quella giusta per me.
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Provando a ragionarci su, nei termini che intende White, ovvero di trovare nell'educazione un motivo per l'asessualità, potrei pensare che l'atteggiamento dei miei genitori, di proteggermi in maniera estrema da quello che consideravano inadatto ad una bambina, mi ha portata allo sviluppo di questo diverso concetto d'Amore.
L'Amore per me era volersi bene, andare d'accordo, essere compatibili, portarsi felicità a vicenda, condividere la vita, aiutarsi ed appoggiarsi sempre, ed essere la priorità l'uno dell'altro, il pensiero fisso che ci accompagna nella vita di tutti i giorni.
Per me l'estrema manifestazione fisica dell'amore, era un bacio.
Per il sesso non c'era spazio, anche perché, appunto, non ne ero a conoscenza.
Potrebbe essere che questa filosofia dell'Amore si sia cementificata nella mia mente quando ero piccolina e che mi abbia poi portata ad essere così, influenzando il mio comportamento, il mio stile di vita e portandomi quindi a non provare e non aver mai provato attrazione sessuale per nessuno.
Mercoledì, 23/08/2017 alle 17:39
Grazie a tutte e tre per le belle risposte, é stato un piacere leggerle. Secondo me la spiegazione é sempre quella di mezzo dove niente é assoluto, quella democratica che mette tutti d'accordo! Comunque da quel poco che ho potuto intuire la nostra educazione familiare non é stata così dissimile, ma nemmeno identica eppure siamo tutti qui a discutere dello stesso argomento. Questo potrebbe avvalorare la tesi intermedia. Sono molto colpito dalla risposta di Delirio, ha descritto per filo e per segno tutti i passaggi che ho vissuto dopo la tragica scoperta e mi hanno portato a dove sono adesso. A parte il fatto che io l'ho capito verso i 12 o 13 anni per arrivare ad una completa presa di coscienza addirittura verso 16 anni. Noi maschietti siamo tardivi e io lo sono stato ancora di più se penso ai miei amici. Potrei raccontarvi qualche episodio divertente di quando si accennavano queste cose e io fingevo di sapere. Credo che non mi abbiano mai scoperto perchè evidentemente loro ne sapevano poco più di me. Solo adesso me ne sono fatto una ragione, fino a poco tempo fa disprezzavo l'amore in qualsiasi sua forma ed ero convinto che sarei rimasto solo per il resto dei miei giorni e di non trovare mai nessuno adatto a me come ha detto Laura. In ogni caso per me la concezione dell'amore resta quella spirituale o meglio quella mentale, é con l'affinità mentale che ci si ama non con quella fisica.
Concludo il mio pensare poco ordinato con un'ultima riflessione che forse meriterebbe un altro topic a parte. La televisione e internet hanno dato una visione del sesso completamente distorta, mi viene difficile pensare che il sesso sia tanto fondamentale quanto da loro mostrato e finiscono per creare insoddisfazioni e complessi. Diciamocela tutta, il mio primo pensiero fu: Tutto qui? Tutto questo casino per così poco?
Grazie a tutte e tre per le belle risposte, é stato un piacere leggerle. Secondo me la spiegazione é sempre quella di mezzo dove niente é assoluto, quella democratica che mette tutti d'accordo! Comunque da quel poco che ho potuto intuire la nostra educazione familiare non é stata così dissimile, ma nemmeno identica eppure siamo tutti qui a discutere dello stesso argomento. Questo potrebbe avvalorare la tesi intermedia. Sono molto colpito dalla risposta di Delirio, ha descritto per filo e per segno tutti i passaggi che ho vissuto dopo la tragica scoperta e mi hanno portato a dove sono adesso. A parte il fatto che io l'ho capito verso i 12 o 13 anni per arrivare ad una completa presa di coscienza addirittura verso 16 anni. Noi maschietti siamo tardivi e io lo sono stato ancora di più se penso ai miei amici. Potrei raccontarvi qualche episodio divertente di quando si accennavano queste cose e io fingevo di sapere. Credo che non mi abbiano mai scoperto perchè evidentemente loro ne sapevano poco più di me. Solo adesso me ne sono fatto una ragione, fino a poco tempo fa disprezzavo l'amore in qualsiasi sua forma ed ero convinto che sarei rimasto solo per il resto dei miei giorni e di non trovare mai nessuno adatto a me come ha detto Laura. In ogni caso per me la concezione dell'amore resta quella spirituale o meglio quella mentale, é con l'affinità mentale che ci si ama non con quella fisica.
Concludo il mio pensare poco ordinato con un'ultima riflessione che forse meriterebbe un altro topic a parte. La televisione e internet hanno dato una visione del sesso completamente distorta, mi viene difficile pensare che il sesso sia tanto fondamentale quanto da loro mostrato e finiscono per creare insoddisfazioni e complessi. Diciamocela tutta, il mio primo pensiero fu: Tutto qui? Tutto questo casino per così poco?
Giovedì, 24/08/2017 alle 11:17
Neppure nella mia famiglia se n'è mai parlato, anche semplicemente in termini educativi. Quando ho saputo che dietro ai bei ideali di amore, matrimonio e famiglia in cui credono i miei c'è ovviamente e tacitamente anche la componente sessuale mi sono sentita "tradita". Infatti ancora oggi, da adulta, quando vedo una coppia affiatata che sta bene insieme rifletto incredula sul fatto che il loro rapporto possa prevedere anche una componente sessuale.
I miei sono di quei bacchettoni che se in tv c'era una scena romantica cambiavano canale, quindi ci vedo anche un po' di ipocrisia e stupidità a crescere in questo modo.
Perciò come White capita che mi chieda quanto l'ambiente circostante abbia influito a rendermi come sono oggi.
Neppure nella mia famiglia se n'è mai parlato, anche semplicemente in termini educativi. Quando ho saputo che dietro ai bei ideali di amore, matrimonio e famiglia in cui credono i miei c'è ovviamente e tacitamente anche la componente sessuale mi sono sentita "tradita". Infatti ancora oggi, da adulta, quando vedo una coppia affiatata che sta bene insieme rifletto incredula sul fatto che il loro rapporto possa prevedere anche una componente sessuale.
I miei sono di quei bacchettoni che se in tv c'era una scena romantica cambiavano canale, quindi ci vedo anche un po' di ipocrisia e stupidità a crescere in questo modo.
Perciò come White capita che mi chieda quanto l'ambiente circostante abbia influito a rendermi come sono oggi.
NON RISPONDERE