Giovedì, 05/09/2019 alle 23:17
Ciao a tutti! Io non mi ritengo asessuale, ma ho trovato questo forum e sono felice di potervi chiedere una cosa per dipianare un dubbio. Mi sono lasciata da poco con un ragazzo che ho amato follemente per tre anni e mezzo, e so per certo che anche lui ha amato me. Avevamo diversi problemi e incomprensioni, non penso che sia tutto riconducibile a una sola causa, ma la cosa che mi ha fatto piú male in assoluto è stata la sua mancanza di interesse per me a livello sessuale. Non mi cercava, fisicamente parlando, non prendeva mai l'iniziativa. Avevamo regolarmente rapporti ma ogni volta io avevo l'impressione che per lui fosse uguale, farlo o non farlo, come una specie di "dovere", dovevo sempre prendere io l'iniziativa, lui si eccitava facilmente ma non si "dedicava" a me allo stesso modo, non aveva voglia di baciarmi, guardarmi o spogliarmi, o anche solo di scrivermi cose piccanti... Aveva come "fretta" di arrivare alla penetrazione, anche se non sempre arrivava al coito. Non è sempre stato cosí: nei primissimi tempi (primi mesi) facevamo solo preliminari perchè lui soffriva d'ansia da prestazione, ma ne aveva sempre voglia! Quando finalmente siamo riusciti a superare questa sua difficoltá insieme e ad avere rapporti completi è nato il problema opposto: all'improvviso i preliminari sono diventati una brutta incombenza. Io sono stata malissimo perchè non mi sentivo cercata e desiderata. Ho cercato di parlargli e chiedergli se per caso avesse delle fantasie che si vergognava di ammettere... Ma a detta sua non ne aveva proprio di fantasie. Il sesso con lui era monotono, come se stesse svolgendo un compito, non ha avuto mai voglia di cambiare luogo, posizione o modalitá, mai la voglia di sperimentare. La cosa a lungo andare ha logorato il nostro rapporto, io non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea di avere qualcosa di sbagliato, o di fare schifo (la cosa mi ha segnato talmente tanto che, appena due settimane dopo esserci lasciati, mi sono buttata in un rapporto occasionale, per cercare di curare questa ferita, e in parte ha funzionato). Mi chiedo, secondo voi potrebbe essere asessuale anche se riusciva ad avere dei rapporti (anche completi) con me in modo abbastanza regolare? Semplicemente sembrava non provare interesse per averli...

Discussioni attive
NON RISPONDERE
Venerdì, 06/09/2019 alle 00:07
Benvenuta, Stellamarina!
Probabilmente il tuo ex potrebbe essere asessuale e forse nemmeno saperlo; magari non è a conoscenza di questo mondo, oppure ha cercato di forzare il suo istinto non accettando di non avere interesse per il sesso.
I segnali a mio avviso ci sono tutti: il prendere il sesso come un dovere oppure un lavoro, non avere fantasie, nessun tipo di iniziativa e poi tutti gli altri esempi che hai sopracitato e certo, un asessuale può fare sesso anche se non gli piace anche solo per accontentare il partner. Molte volte un asessuale può avere moltissimo desiderio solo nei preliminari ma non nel fare concretamente sesso e questo riconduce anche al tuo racconto dei primi mesi della vostra storia.
Benvenuta, Stellamarina!
Probabilmente il tuo ex potrebbe essere asessuale e forse nemmeno saperlo; magari non è a conoscenza di questo mondo, oppure ha cercato di forzare il suo istinto non accettando di non avere interesse per il sesso.
I segnali a mio avviso ci sono tutti: il prendere il sesso come un dovere oppure un lavoro, non avere fantasie, nessun tipo di iniziativa e poi tutti gli altri esempi che hai sopracitato e certo, un asessuale può fare sesso anche se non gli piace anche solo per accontentare il partner. Molte volte un asessuale può avere moltissimo desiderio solo nei preliminari ma non nel fare concretamente sesso e questo riconduce anche al tuo racconto dei primi mesi della vostra storia.
Venerdì, 06/09/2019 alle 01:28
Grazie mille per avermi risposto! Devo dire che quando avevamo rapporti, comunque, non sembrava che gli dispiacesse o che mi facesse un piacere (anche se raramente arrivava al coito), anzi... Semplicemente non era quasi mai lui a cercarli. I primi tempi non solo aveva sempre voglia di fare preliminari, ma mi ricordo che mi cercava molto di piú, anche in luoghi e situazioni inopportune, insomma era piuttosto "entusiasta"... Ma la cosa è finita quando siamo riusciti ad avere rapporti completi, da lí lui si è proprio "adagiato", ha smesso di cercarmi e di prendere iniziative. Le volte che ne parlavamo mi diceva che lui semplicemente è fatto cosí: da una relazione vuole comprensione, tenerezza, coccole (e io non gli ho mai fatto mancare niente di tutto questo, tranne nell'ultimo periodo, in cui le cose si sono logorate) e solo "dopo" pensa al sesso. Forse il fatto che abbia sofferto di ansia da prestazione per anni ha influito in qualche modo? Fatico a spiegarmi peró quel suo "sprint" iniziale, insomma, io lo eccitavo proprio tanto in quei primi tempi, appetito ce n'era! Non saprei se considerarlo meglio o peggio... Almeno, sapendo che è asessuale saprei che non c'era nulla di sbagliato in me, che non ero io ad essere inadeguata... Non lo so, è una situazione difficile da accettare perchè ci siamo amati tanto. Una frase che mi ha detto dopo che ci siamo lasciati, dicendomi che non voleva che ci riprovassimo è stata "non posso darti quello di cui hai bisogno"... Pensavo parlasse del sentimento, ma ora a ripensarci forse intendeva proprio il desiderio, perchè sa quanto io ci sia stata male.
Grazie mille per avermi risposto! Devo dire che quando avevamo rapporti, comunque, non sembrava che gli dispiacesse o che mi facesse un piacere (anche se raramente arrivava al coito), anzi... Semplicemente non era quasi mai lui a cercarli. I primi tempi non solo aveva sempre voglia di fare preliminari, ma mi ricordo che mi cercava molto di piú, anche in luoghi e situazioni inopportune, insomma era piuttosto "entusiasta"... Ma la cosa è finita quando siamo riusciti ad avere rapporti completi, da lí lui si è proprio "adagiato", ha smesso di cercarmi e di prendere iniziative. Le volte che ne parlavamo mi diceva che lui semplicemente è fatto cosí: da una relazione vuole comprensione, tenerezza, coccole (e io non gli ho mai fatto mancare niente di tutto questo, tranne nell'ultimo periodo, in cui le cose si sono logorate) e solo "dopo" pensa al sesso. Forse il fatto che abbia sofferto di ansia da prestazione per anni ha influito in qualche modo? Fatico a spiegarmi peró quel suo "sprint" iniziale, insomma, io lo eccitavo proprio tanto in quei primi tempi, appetito ce n'era! Non saprei se considerarlo meglio o peggio... Almeno, sapendo che è asessuale saprei che non c'era nulla di sbagliato in me, che non ero io ad essere inadeguata... Non lo so, è una situazione difficile da accettare perchè ci siamo amati tanto. Una frase che mi ha detto dopo che ci siamo lasciati, dicendomi che non voleva che ci riprovassimo è stata "non posso darti quello di cui hai bisogno"... Pensavo parlasse del sentimento, ma ora a ripensarci forse intendeva proprio il desiderio, perchè sa quanto io ci sia stata male.
Venerdì, 06/09/2019 alle 07:49
Dalla descrizione che hai dato direi di sì. Magari lo faceva solo per darti piacere, però in cuore suo non lo voleva veramente fare. Molte persone non fanno coming out per paura di essere lasciate in quanto "non capaci di soddisfare i bisogni del partner". Probabilmente è stato così. Mi dispiace che sia finita.
Dalla descrizione che hai dato direi di sì. Magari lo faceva solo per darti piacere, però in cuore suo non lo voleva veramente fare. Molte persone non fanno coming out per paura di essere lasciate in quanto "non capaci di soddisfare i bisogni del partner". Probabilmente è stato così. Mi dispiace che sia finita.
Venerdì, 06/09/2019 alle 09:24
Ciao HatedGirl, grazie per avermi risposto! Per me è stata una persona importantissima, in un certo senso so che lo ameró sempre. Avendo io una sessualitá "normale" peró, ammetto che è stato molto pesante da sopportare. Mi chiedo se davvero non si possa fare niente... Siamo destinati, al massimo, ad avere solo un'amicizia (io ora non sono pronta perchè lo amo ancora, ma forse in futuro lo saró)?
Ciao HatedGirl, grazie per avermi risposto! Per me è stata una persona importantissima, in un certo senso so che lo ameró sempre. Avendo io una sessualitá "normale" peró, ammetto che è stato molto pesante da sopportare. Mi chiedo se davvero non si possa fare niente... Siamo destinati, al massimo, ad avere solo un'amicizia (io ora non sono pronta perchè lo amo ancora, ma forse in futuro lo saró)?
Venerdì, 06/09/2019 alle 10:30
Ciao Stellamarina,
Ti capisco. Anche a me è capitato. Anzi forse la sto tuttora vivendo. E' il motivo che mi ha spinto ad iscrivermi a questo forum. Ho il forte sentore che il ragazzo con cui sto da un anno e mezzo sia asessuale: non abbiamo mai fatto sesso e pare che lui non abbia alcun desiderio sessuale nei miei confronti. Fino a maggio di quest'anno ho avuto i tuoi stessi pensieri e le tue stesse frustrazioni, divenute sempre più pesanti vedendo che lui non voleva minimamente toccare l'argomento. Ci siamo lasciati e ripresi 3 volte. Vedendo, dopo alcuni miei primi tentativi di dialogo ipertranquillo, che lui non voleva toccare assolutamente l'argomento, mi è capitato di tirare fuori il tema "sesso" in modo molto forte, agitato e forte. Insomma stavo malissimo.
Da giugno ci stiamo rifrequentando, ma la prendo in maniera più distaccata (gli ho detto ovviamente che ancora non mi sento pronta a reinstaurare una relazione stabile con lui, come avevamo prima e che ho bisogno di tempo). Questo mi permette di farci vivere la relazione più serenamente e di non farmi sentire ingabbiata all'idea di avere un partner a vita con non farò mai l'amore (che era un'idea che mi mandava ai matti prima e mi faceva prendere tutto in maniera molto più nervosa). Ho deciso di non chiudere definitivamente perché non me la sento, perché provo ancora tanto per lui e non so ancora se si tratti solo di un blocco o se sia semplicemente asessuale, dato che non ha gran voglia di parlare della cosa e non penso nemmeno nel caso che sia conscio di essere asessuale o meno. Quindi sto aspettando il momento in cui riusciremo a parlarne serenamente. Questa è la soluzione che ho adottato io che non riesco a lasciare andare le relazioni che "non ho esaurito", in cui provo ancora del sentimento.
Ciao Stellamarina,
Ti capisco. Anche a me è capitato. Anzi forse la sto tuttora vivendo. E' il motivo che mi ha spinto ad iscrivermi a questo forum. Ho il forte sentore che il ragazzo con cui sto da un anno e mezzo sia asessuale: non abbiamo mai fatto sesso e pare che lui non abbia alcun desiderio sessuale nei miei confronti. Fino a maggio di quest'anno ho avuto i tuoi stessi pensieri e le tue stesse frustrazioni, divenute sempre più pesanti vedendo che lui non voleva minimamente toccare l'argomento. Ci siamo lasciati e ripresi 3 volte. Vedendo, dopo alcuni miei primi tentativi di dialogo ipertranquillo, che lui non voleva toccare assolutamente l'argomento, mi è capitato di tirare fuori il tema "sesso" in modo molto forte, agitato e forte. Insomma stavo malissimo.
Da giugno ci stiamo rifrequentando, ma la prendo in maniera più distaccata (gli ho detto ovviamente che ancora non mi sento pronta a reinstaurare una relazione stabile con lui, come avevamo prima e che ho bisogno di tempo). Questo mi permette di farci vivere la relazione più serenamente e di non farmi sentire ingabbiata all'idea di avere un partner a vita con non farò mai l'amore (che era un'idea che mi mandava ai matti prima e mi faceva prendere tutto in maniera molto più nervosa). Ho deciso di non chiudere definitivamente perché non me la sento, perché provo ancora tanto per lui e non so ancora se si tratti solo di un blocco o se sia semplicemente asessuale, dato che non ha gran voglia di parlare della cosa e non penso nemmeno nel caso che sia conscio di essere asessuale o meno. Quindi sto aspettando il momento in cui riusciremo a parlarne serenamente. Questa è la soluzione che ho adottato io che non riesco a lasciare andare le relazioni che "non ho esaurito", in cui provo ancora del sentimento.
Venerdì, 06/09/2019 alle 17:31
Quando ne abbiamo parlato mi ha detto che secondo lui è una cosa che si porta a dietro dall'adolescenza, in un periodo molto brutto in cui sua madre, per motivi vari, gli aveva negato affetto e comprensione... Secondo lui questa cosa l'ha segnato al punto che ora in una ragazza cerca appunto l'affetto e la comprensione che gli mancavano, e non il sesso. Potrebbe essere quindi asessuale, o si tratta piuttosto di un "blocco" psicologico?
Quando ne abbiamo parlato mi ha detto che secondo lui è una cosa che si porta a dietro dall'adolescenza, in un periodo molto brutto in cui sua madre, per motivi vari, gli aveva negato affetto e comprensione... Secondo lui questa cosa l'ha segnato al punto che ora in una ragazza cerca appunto l'affetto e la comprensione che gli mancavano, e non il sesso. Potrebbe essere quindi asessuale, o si tratta piuttosto di un "blocco" psicologico?
Sabato, 07/09/2019 alle 17:20
Ad un primo impatto ti direi che è una risposta che devia il punto centrale del discorso, nel senso che affetto, coccole e comprensione non vanno in contrapposizione. Per molte persone anzi si alimentano a vicenda, anche per me. Per esempio, anche io e mio fratello, vuoi per predisposizione o per il fatto che i nostri genitori per lavoro non stessero molto con noi o per il fatto che nostro padre fosse abbastanza "austero", siamo piuttosto "coccolosi" nelle relazioni.
D'altro canto è anche vero che viviamo in un contesto sociale che ha due messaggi preminenti contrapposti: da una parte il concetto moralizzatore dell'amore puro senza sesso, dall'altra il "sesso a tutti i costi" (spesso anche in questo forum si è parlato di ipersessualizzazione appunto). Quindi sembrerebbe esserci una connessione, anche se dettata da un condizionamento sociale e non da altro.
In ogni caso, non ho bene una risposta alla tua domanda. In una visione più generale, è quello che sto cercando di capire anche io: come si giunge alla conclusione di essere asessuali ed essere sicuri che non si tratti solo di una "poca confidenza" nei confronti della sessualità e di trattenersi dal viverla serenamente.
L'unica cosa che posso dirti è che mi sembra una "non risposta". Magari, potrebbe essere utile capire come si sente o come si è sentito durante l'atto sessuale. Se lo vive pienamente, augurandosi che risponda sinceramente senza mettere su difese.
Ad un primo impatto ti direi che è una risposta che devia il punto centrale del discorso, nel senso che affetto, coccole e comprensione non vanno in contrapposizione. Per molte persone anzi si alimentano a vicenda, anche per me. Per esempio, anche io e mio fratello, vuoi per predisposizione o per il fatto che i nostri genitori per lavoro non stessero molto con noi o per il fatto che nostro padre fosse abbastanza "austero", siamo piuttosto "coccolosi" nelle relazioni.
D'altro canto è anche vero che viviamo in un contesto sociale che ha due messaggi preminenti contrapposti: da una parte il concetto moralizzatore dell'amore puro senza sesso, dall'altra il "sesso a tutti i costi" (spesso anche in questo forum si è parlato di ipersessualizzazione appunto). Quindi sembrerebbe esserci una connessione, anche se dettata da un condizionamento sociale e non da altro.
In ogni caso, non ho bene una risposta alla tua domanda. In una visione più generale, è quello che sto cercando di capire anche io: come si giunge alla conclusione di essere asessuali ed essere sicuri che non si tratti solo di una "poca confidenza" nei confronti della sessualità e di trattenersi dal viverla serenamente.
L'unica cosa che posso dirti è che mi sembra una "non risposta". Magari, potrebbe essere utile capire come si sente o come si è sentito durante l'atto sessuale. Se lo vive pienamente, augurandosi che risponda sinceramente senza mettere su difese.
Martedì, 24/12/2019 alle 14:38
Ciao Stellamarina
Ho appena letto questa tua discussione
Trovo molto strano che un ragazzo k soffre d'ansia da prestazione fatica a raggiungere il coito
Brutalmente mi verrebbe da pensare k dal suo punto di vista, dopo k avete avuto rapporti, ha capito k non eravate compatibili sessualmente e il suo desiderio si è spento
Ciao Stellamarina
Ho appena letto questa tua discussione
Trovo molto strano che un ragazzo k soffre d'ansia da prestazione fatica a raggiungere il coito
Brutalmente mi verrebbe da pensare k dal suo punto di vista, dopo k avete avuto rapporti, ha capito k non eravate compatibili sessualmente e il suo desiderio si è spento
Mercoledì, 11/03/2020 alle 12:48
Essere sessuale o asessuale,con tutte le sfumature di grigio,gradazioni intermedie ed estremi possibili,sono maniere tutte legittime di vivere la propria sessualità,fintanto che non pregiudicano la libertà altrui. Pertanto è importante non fare una colpa a noi stessi o al nostro partner se la si vive in modo diverso,nè tantomeno sperare ci siano blocchi ;cui prodest nel caso? Avere un blocco significa avere un disagio mentre l'asessualità non crea di per sè disagio nel non avere rapporti ma forse millantare un bloccoo un trauma fa sentire meglio chi spera ci sia un desiderio sessuale latente o che le cose cambino,magari "curando" il partner in questione,il cui modo di vivere questa sfera vale nè più nè meno del nostro.
Questo però,pur potendovi coesistere per carità, non ha nulla a che vedere con l'amore in cui si accetta e apprezza l'altro per come è,ma è un'istanza emotiva egocentrica e normocentrica.
Per quanto mi riguarda le mie partners sessuali sanno che fin dall'inizio possono fare sesso liberamente al di fuori della coppia e/o con me,ma,nel caso,prendendo le cose come sono senza lamentarsi perchè da parte mia manca il trasporto istintivo.
Essere sessuale o asessuale,con tutte le sfumature di grigio,gradazioni intermedie ed estremi possibili,sono maniere tutte legittime di vivere la propria sessualità,fintanto che non pregiudicano la libertà altrui. Pertanto è importante non fare una colpa a noi stessi o al nostro partner se la si vive in modo diverso,nè tantomeno sperare ci siano blocchi ;cui prodest nel caso? Avere un blocco significa avere un disagio mentre l'asessualità non crea di per sè disagio nel non avere rapporti ma forse millantare un bloccoo un trauma fa sentire meglio chi spera ci sia un desiderio sessuale latente o che le cose cambino,magari "curando" il partner in questione,il cui modo di vivere questa sfera vale nè più nè meno del nostro.
Questo però,pur potendovi coesistere per carità, non ha nulla a che vedere con l'amore in cui si accetta e apprezza l'altro per come è,ma è un'istanza emotiva egocentrica e normocentrica.
Per quanto mi riguarda le mie partners sessuali sanno che fin dall'inizio possono fare sesso liberamente al di fuori della coppia e/o con me,ma,nel caso,prendendo le cose come sono senza lamentarsi perchè da parte mia manca il trasporto istintivo.
NON RISPONDERE