Annieee, ti ringrazio per l'attenzione rivolta a ciò che ho scritto e mi fa piacere risponderti.
Quando ho avuto le mie ragazze ero giovane (ok, lo sono tutt'ora sono sempre rimasta un'eterna ragazza

Le ho cresciute come fossero mie sorelle più piccole, non le ho mai trattate da bambine ma sempre da piccole donne e quando è arrivato il momento di parlare loro di sesso, gliene ho parlato in modo molto naturale estraniandomi completamente da quella voce interiore che mi sussurrava "Di' loro che è tutto orribile e che non gli piacerà mai!"; facile a dirsi ma difficilissimo da mettere in pratica. Non so poi come sia riuscita a non provocare traumi esistenziali alle ragazze; a volte è capitato che quando iniziavano a raccontarmi di un ragazzo che faceva il marpione con loro io esordissi con "tranquilla sono tutti così gli interessa solo quello" e che loro, con l'incanto delle prime cotte, mi rispondessero che non era vero; da quel momento cercai sempre di andarci con i piedi di piombo con le mie battute al vetriolo.
Un bel giorno però l'incanto sparì e fu proprio una delle due a dirmi "Mamma c'avevi proprio ragione, so' tutti porci, pensano sempre e solo a scopa'" e da lì compresi che finalmente avrei potuto condividere liberamente le mie battute al vetriolo senza troppi complessi!

Al momento non penso che le mie figlie siano asessuali, con loro non ho fatto coming out (lo farò quando lo sentirò) perché ho pensato non fosse giusto imporre ciò che provo nella loro crescita personale, lasciandole libere di essere ciò che vogliono senza il mio condizionamento.
