Sabato, 27/07/2019 alle 15:24
Salve a tutti,
vorrei chiedervi di compilare un sondaggio online. A dire il vero è una sola domanda, non un verso sondaggio. Vi chiedo di descrivere se la vostra asessualità vi ha mai messo in condizioni di disagio oppure è stata da impedimento in alcune situazioni sociali.
Io ad esempio, non ho mai rivelato a nessuno di essere asex, e soffro molto quelle situazioni tra ragazzi, specialmente giovani al lavoro, in cui devo fingere di essere interessato a guardare culi e tette a destra e a manca ^^"
Se volete aiutarmi, il link al modulo, compleatamente anonimo è questo
https://forms.gle/VrWxiAcwPvTq4rWD7
Grazie

Discussioni attive
RISPONDI
Domenica, 28/07/2019 alle 00:05
Fatto il sondaggio
Fatto il sondaggio

Domenica, 28/07/2019 alle 01:42
"L' asessualità è uno spettro grigio e fluido che assume molte forme."
Mi rifiuto.
"L' asessualità è uno spettro grigio e fluido che assume molte forme."
Mi rifiuto.
Domenica, 28/07/2019 alle 11:20
L'ho fatto anch'io,ma a chi vanno le risposte?
L'ho fatto anch'io,ma a chi vanno le risposte?
Domenica, 28/07/2019 alle 14:13
@rossoveneziano. A me, in forma totalmente anonima. Voglio capire quali possono essere i disagi che si provano nell'essere asessuale.
@AnDieWelt ci può stare che la mia idea sia sbagliata. non ho studiato psicologia, e ho mancato di scrivere che per come la vivo io, la mia asessualità, non è ben definibile ma assume uno spettro di sfumature. Di grigio perché si parla di gray-sexuality, anche se sarebbe più bello parlare di colori. Sul fatto che assuma molte forme però non capisco cosa ci sia da ridire, è vero, e ognuno di noi qui lo può confermare.
@rossoveneziano. A me, in forma totalmente anonima. Voglio capire quali possono essere i disagi che si provano nell'essere asessuale.
@AnDieWelt ci può stare che la mia idea sia sbagliata. non ho studiato psicologia, e ho mancato di scrivere che per come la vivo io, la mia asessualità, non è ben definibile ma assume uno spettro di sfumature. Di grigio perché si parla di gray-sexuality, anche se sarebbe più bello parlare di colori. Sul fatto che assuma molte forme però non capisco cosa ci sia da ridire, è vero, e ognuno di noi qui lo può confermare.
Lunedì, 29/07/2019 alle 22:18
Se trattasi di grey, o demi-sessualità, non può trattarsi di a-sessualità, che non può assumere altre forme se non appunto quella di non-sessualità, ossia non uno spettro ma l'estremo di un altro. Fino a prova contraria stando a logica, etimologia, e stando a pressoché qualsiasi autorevole fonte.
Che ognuno qui possa confermarlo, non so da cosa lo evinci.
Se trattasi di grey, o demi-sessualità, non può trattarsi di a-sessualità, che non può assumere altre forme se non appunto quella di non-sessualità, ossia non uno spettro ma l'estremo di un altro. Fino a prova contraria stando a logica, etimologia, e stando a pressoché qualsiasi autorevole fonte.
Che ognuno qui possa confermarlo, non so da cosa lo evinci.
Ospite734
Martedì, 30/07/2019 alle 07:48
Penso che sia utile spiegare che su questo sito, convenzionalmente, si distingue in modo netto tra asessualità e graysessualità/demisessualità. E' una scelta, riflessione, visione di chi gestisce il sito. Su altri siti, in altri contesti, altre comunità di asessuali hanno un'accezione più ampia di asessualità, come un "contenitore" più generico in cui rientrano diversi aspetti tra cui anche la zona grigia. Non credo che ci sia nulla di universalmente definito o verità assolute. E credo che David_Beard si riferisca ad un dato oggettivo: tra le persone iscritte al sito esiste un'incredibile varietà di forme e modi di vivere la propria sessualità.
Leggendo le risposte di AnDieWelt mi sono sorte delle domande:
questa modalità di intervento, netta, che stronca chi ha un'idea diversa, quasi difensiva, porta dei vantaggi? Aiuta una discussione? Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità in genere?
Il sito è diventato quasi esclusivamente un sito di incontri.... Era questo l'obiettivo degli amministratori?
Penso che sia utile spiegare che su questo sito, convenzionalmente, si distingue in modo netto tra asessualità e graysessualità/demisessualità. E' una scelta, riflessione, visione di chi gestisce il sito. Su altri siti, in altri contesti, altre comunità di asessuali hanno un'accezione più ampia di asessualità, come un "contenitore" più generico in cui rientrano diversi aspetti tra cui anche la zona grigia. Non credo che ci sia nulla di universalmente definito o verità assolute. E credo che David_Beard si riferisca ad un dato oggettivo: tra le persone iscritte al sito esiste un'incredibile varietà di forme e modi di vivere la propria sessualità.
Leggendo le risposte di AnDieWelt mi sono sorte delle domande:
questa modalità di intervento, netta, che stronca chi ha un'idea diversa, quasi difensiva, porta dei vantaggi? Aiuta una discussione? Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità in genere?
Il sito è diventato quasi esclusivamente un sito di incontri.... Era questo l'obiettivo degli amministratori?
Martedì, 30/07/2019 alle 18:31
Claudia, non ti preoccupare che so di cosa si parla, non sono certo l'ultimo arrivato. Conosco la comunità estesa, le grandi e le piccole realtà, italiane e internazionali. So come sono nate, le ho viste crescere e in alcuni casi degenerare. Se in questo momento mi trovo qui e non altrove non è frutto di un caso. Io ho specificato su cosa baso le mie posizioni, tra questi c'è sì, ciò che è stato "convenzionato" e non è stato scelto sulla base del nulla. Quando e se il paradigma cambierà, vi assicuro che sparirò.
Quello che si dice in altri siti, in altri contesti dove le leggi della logica non si applicano, è del tutto irrilevante o alla base di questo, io ho dei parametri obiettivi per giudicare il vero e il falso, e mi guardo bene dallo star lontano da quegli ambienti di cui parli dove questi non vengono applicati. Non è necessario né possibile che una cosa, qualsiasi, sia universalmente riconosciuta come vera, perché sia vera, nulla lo sarebbe altrimenti. Quanto è vero che le mele non sono banane e che 1+1 fa 2, i fatti sono fatti, o basta che qualcuno nel mondo né dubiti senza fondato motivo per sovvertirli?
"E credo che David_Beard si riferisca ad un dato oggettivo: tra le persone iscritte al sito esiste un'incredibile varietà di forme e modi di vivere la propria sessualità."
No, non si riferisce a questo, o non avrei avuto da ridire. Si metta una A di fronte a sessualità, cambia tutto.
" questa modalità di intervento, netta, che stronca chi ha un'idea diversa, quasi difensiva, porta dei vantaggi? Aiuta una discussione? Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità in genere? "
E' naturale che io difenda le mie posizioni, e difficilmente farei affermazioni che non sarei in grado di difendere, se qualcun altro lo fa non mi obbliga ad accettarlo e rispettarlo, dovremmo farcene una ragione, magari non sono difendibili. Cosa aiuta una discussione? Presumere che tutti hanno ragione perché tutte le opinioni sono uguali? Allora che senso avrebbe discutere. Infatti ho proprio l'impressione che questo modo sia esattamente quello di ammazzarla, una discussione.
Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità? CERTO: cosa aiuta di più altrimenti chi -vuole capire- di cosa si sta parlando? Ammettere che si venga bombardati da centomila definizioni contraddittorie e confusionarie? Per capire cosa, che tutto è relativo e quindi chiunque può essere asessuale? Perché ora come ora, se teniamo in considerazione tutte le opinioni come egualmente valide, letteralmente chiunque può definirsi asessuale.
Chi ne fa le spese? Gli asessuali. E dovresti sapere già bene il perché, sarebbe l'unica categoria tagliata arbitrariamente fuori.
Claudia, non ti preoccupare che so di cosa si parla, non sono certo l'ultimo arrivato. Conosco la comunità estesa, le grandi e le piccole realtà, italiane e internazionali. So come sono nate, le ho viste crescere e in alcuni casi degenerare. Se in questo momento mi trovo qui e non altrove non è frutto di un caso. Io ho specificato su cosa baso le mie posizioni, tra questi c'è sì, ciò che è stato "convenzionato" e non è stato scelto sulla base del nulla. Quando e se il paradigma cambierà, vi assicuro che sparirò.
Quello che si dice in altri siti, in altri contesti dove le leggi della logica non si applicano, è del tutto irrilevante o alla base di questo, io ho dei parametri obiettivi per giudicare il vero e il falso, e mi guardo bene dallo star lontano da quegli ambienti di cui parli dove questi non vengono applicati. Non è necessario né possibile che una cosa, qualsiasi, sia universalmente riconosciuta come vera, perché sia vera, nulla lo sarebbe altrimenti. Quanto è vero che le mele non sono banane e che 1+1 fa 2, i fatti sono fatti, o basta che qualcuno nel mondo né dubiti senza fondato motivo per sovvertirli?
"E credo che David_Beard si riferisca ad un dato oggettivo: tra le persone iscritte al sito esiste un'incredibile varietà di forme e modi di vivere la propria sessualità."
No, non si riferisce a questo, o non avrei avuto da ridire. Si metta una A di fronte a sessualità, cambia tutto.
" questa modalità di intervento, netta, che stronca chi ha un'idea diversa, quasi difensiva, porta dei vantaggi? Aiuta una discussione? Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità in genere? "
E' naturale che io difenda le mie posizioni, e difficilmente farei affermazioni che non sarei in grado di difendere, se qualcun altro lo fa non mi obbliga ad accettarlo e rispettarlo, dovremmo farcene una ragione, magari non sono difendibili. Cosa aiuta una discussione? Presumere che tutti hanno ragione perché tutte le opinioni sono uguali? Allora che senso avrebbe discutere. Infatti ho proprio l'impressione che questo modo sia esattamente quello di ammazzarla, una discussione.
Favorisce chi sta cercando di capire se stesso e l'asessualità? CERTO: cosa aiuta di più altrimenti chi -vuole capire- di cosa si sta parlando? Ammettere che si venga bombardati da centomila definizioni contraddittorie e confusionarie? Per capire cosa, che tutto è relativo e quindi chiunque può essere asessuale? Perché ora come ora, se teniamo in considerazione tutte le opinioni come egualmente valide, letteralmente chiunque può definirsi asessuale.
Chi ne fa le spese? Gli asessuali. E dovresti sapere già bene il perché, sarebbe l'unica categoria tagliata arbitrariamente fuori.
Martedì, 30/07/2019 alle 21:24
Per me essere asessuale e aromantico è una situazione estremamente positiva. Vivere felicemente single è raro quanto meraviglioso. Non mi interessa piacere fisicamente altre persone e questa è una liberta impagabile.
Per me essere asessuale e aromantico è una situazione estremamente positiva. Vivere felicemente single è raro quanto meraviglioso. Non mi interessa piacere fisicamente altre persone e questa è una liberta impagabile.
Ospite734
Martedì, 30/07/2019 alle 21:38
AnDieWelt: Non metto in dubbio la tua esperienza, conoscenza, competenza in questo ambito. Non era quello il mio intento.
Mi trovi perplessa rispetto alla certezza di essere nel "giusto" per quel che riguarda la definizione di asessualità. O meglio, mi trovi un po' indifferente, nel senso che per me non è una questione prioritaria. Vogliamo definirla in termini "restrittivi" va bene, vogliamo in accordo far rientrare anche demisessualità e graysessualità... va bene comunque. Penso che ciò che conta sia comunicare in modo più efficace possibile. Non credo che allo stato attuale qualcuno possa dirsi portatore di verità, per quel che riguarda l'asessualità. Penso che molti aspetti siano ancora da chiarire, che in fondo ci sia ancora un grosso bisogno di studiare e approfondire, che per le singole persone tutto sia ancora legato a delle auto definizioni. Se queste poi rientrano o meno in una definizione teorica, poco importa, penso. Capisco il bisogno di mettere dei punti di riferimento, altrimenti anche il confronto diventa impossibile.
Non condivido il tuo modo di applicare i ragionamenti logici ad aspetti complessi che hanno a che fare con una moltitudine di fattori che si intersecano, dando vita a molte possibilità diverse. Quando hai a che fare con le persone, non puoi utilizzare ragionamenti lineari. Non funzionano, secondo me. La tua definizione rimane qualcosa di astratto che non aiuta l'incontro con gli altri. E dall'incontro secondo me si sviluppano le idee, si costruiscono insieme, ognuno ha nella sua diversità un pezzetto di "verità". Che non vuol dire che tutti hanno ragione su tutto, ma che nessuno detiene il giusto ed il vero in toto sì.
Per questo rimango così sorpresa dal modo con cui spesso affronti le discussioni sul forum: capisco sostenere le proprie idee, ma la sensazione è che tu ti senta a volte attaccato e che stia difendendo qualche cosa che gli altri vorrebbero minacciare.
Penso che nelle discussioni ci sia modo e modo per affrontarle, e che i toni, le parole usate facciano una bella differenza.
L'idea della minaccia la avverto anche nelle parole del tuo post "se teniamo in considerazione tutte le opinioni come egualmente valide, letteralmente chiunque può definirsi asessuale.
Chi ne fa le spese? Gli asessuali. E dovresti sapere già bene il perché, sarebbe l'unica categoria tagliata arbitrariamente fuori."
Quali conseguenze negative ti immagini dal fatto che alcune persone si definiscano asessuali, anche se tu ritieni che non lo siano? Che cosa potrebbe succedere? Si è già parlato del rischio che qualcuno si impadronisca di una definizione che non gli spetta... ma per me è poco comprensibile questo aspetto... Non riesco a cogliere l'entità del problema.
Mi pare molto più "pericoloso" il fatto di creare un gruppo chiuso, arroccato, che fatica a confrontarsi, che si concentra più sulle differenze piuttosto che sugli aspetti che lo accomunano ad altre persone. Ecco, un gruppo così mi pare senza prospettiva.
AnDieWelt: Non metto in dubbio la tua esperienza, conoscenza, competenza in questo ambito. Non era quello il mio intento.
Mi trovi perplessa rispetto alla certezza di essere nel "giusto" per quel che riguarda la definizione di asessualità. O meglio, mi trovi un po' indifferente, nel senso che per me non è una questione prioritaria. Vogliamo definirla in termini "restrittivi" va bene, vogliamo in accordo far rientrare anche demisessualità e graysessualità... va bene comunque. Penso che ciò che conta sia comunicare in modo più efficace possibile. Non credo che allo stato attuale qualcuno possa dirsi portatore di verità, per quel che riguarda l'asessualità. Penso che molti aspetti siano ancora da chiarire, che in fondo ci sia ancora un grosso bisogno di studiare e approfondire, che per le singole persone tutto sia ancora legato a delle auto definizioni. Se queste poi rientrano o meno in una definizione teorica, poco importa, penso. Capisco il bisogno di mettere dei punti di riferimento, altrimenti anche il confronto diventa impossibile.
Non condivido il tuo modo di applicare i ragionamenti logici ad aspetti complessi che hanno a che fare con una moltitudine di fattori che si intersecano, dando vita a molte possibilità diverse. Quando hai a che fare con le persone, non puoi utilizzare ragionamenti lineari. Non funzionano, secondo me. La tua definizione rimane qualcosa di astratto che non aiuta l'incontro con gli altri. E dall'incontro secondo me si sviluppano le idee, si costruiscono insieme, ognuno ha nella sua diversità un pezzetto di "verità". Che non vuol dire che tutti hanno ragione su tutto, ma che nessuno detiene il giusto ed il vero in toto sì.
Per questo rimango così sorpresa dal modo con cui spesso affronti le discussioni sul forum: capisco sostenere le proprie idee, ma la sensazione è che tu ti senta a volte attaccato e che stia difendendo qualche cosa che gli altri vorrebbero minacciare.
Penso che nelle discussioni ci sia modo e modo per affrontarle, e che i toni, le parole usate facciano una bella differenza.
L'idea della minaccia la avverto anche nelle parole del tuo post "se teniamo in considerazione tutte le opinioni come egualmente valide, letteralmente chiunque può definirsi asessuale.
Chi ne fa le spese? Gli asessuali. E dovresti sapere già bene il perché, sarebbe l'unica categoria tagliata arbitrariamente fuori."
Quali conseguenze negative ti immagini dal fatto che alcune persone si definiscano asessuali, anche se tu ritieni che non lo siano? Che cosa potrebbe succedere? Si è già parlato del rischio che qualcuno si impadronisca di una definizione che non gli spetta... ma per me è poco comprensibile questo aspetto... Non riesco a cogliere l'entità del problema.
Mi pare molto più "pericoloso" il fatto di creare un gruppo chiuso, arroccato, che fatica a confrontarsi, che si concentra più sulle differenze piuttosto che sugli aspetti che lo accomunano ad altre persone. Ecco, un gruppo così mi pare senza prospettiva.
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