Venerdì, 17/05/2019 alle 18:45
Credevo di essere aromantica e invece non ne sono totalmente sicura perché, in realtà, in fondo sono molto arrabbiata visto che io che lo voglia o no potrò solo restare single per colpa del sesso (lo odio visceralmente), ma non solo. E non è tanto un fatto di aver paura di rimanere sola, la solitudine è il mio habitat naturale, mi ci sento totalmente a mio agio, e sono abituata a dovermela cavare alla fine dei conti sempre con le mie forze. Ma sono stanca che sia così, che debba essere sempre così, e che certe cose sia meglio non le dica se non voglio tirarmi dietro l'odio della gente avendo idee poco condivise. Non ho mai avuto dubbi a riguardo, ne ero fiera, ma inizio a odiare il fatto di essere asperger e asessuale, non c'è proprio nulla di bello è solo una condanna di merda, e a peggiorare la situazione dovevo pure essere vegana e cristiana perché se non facevo l'ammucchiata delle minoranze/quelli che vengono bistrattati non mi poteva andare bene. Perchè non sono nata più stupida! Perchè!? Devo sempre soffrire in silenzio io, per me stessa e per gli altri che non vengono considerati perché non fa comodo e/o non possono avere voce in capitolo, in questo mondo marcio fino al midollo straripante di persone superficiali e/o pensano solo al loro tornaconto personale. Non potrò mai fare nulla per tutto il dolore che nascondo dentro se non distrarmi per evitare di pensare a quanto io sia impotente, la mia salvezza sono l'estraniamento dalla realtà, il mio lavoro (fumetto) e i miei animali. Seriamente, se non avessi i miei cani e il mio cavallo non so se sarei ancora qui, almeno io valgo qualcosa per loro, mi amano e mi sono sinceramente fedeli senza che io debba sentire quel disagio di poter sbagliare qualcosa. Per me stiamo tutti sullo stesso livello ma, non ci si può fare nulla, in questo gli animali non umani sono sempre un passo avanti. Eppure la mancanza umana si fa sentire e a volte vorrei soltanto avere qualcuno che venisse da me, mi abbracciasse (nonostante io odi il contatto fisico) e mi dicesse che va tutto bene. Perché dico che sono obbligata a rimanere single? Per molti più motivi che, come si sarà capito, vanno oltre il semplice fare o non fare sesso, in più ho probabilmente delle pretese impossibili a meno che non mi cloni io stessa. La mia famiglia mi sopporta ma dubito lo farebbe qualcun'altro nonostante i miei sforzi per attutire alcune mie fisse. E poi mi vergogno di poter sembrare stupida e/o strana, mi vergogno di mostrarmi debole, ho paura delle conseguenze che potrei avere se dicessi davvero sempre quello che penso (preferendo evitare alcuni discorsi alla radice) e ho paura di crescere perché anche se matura non mi sento poi così adulta. Anche perché non è che abbia tutta questa autonomia seppur il mio unico vero problema siano le relazioni sociali (ma non sono autonoma anche perché non guido e sono una persona introversa e tendenzialmente paurosa). Pare strano visto che sto scrivendo tutto questo rendendolo leggibile a un branco di sconosciuti ma è solo perché è scritto su un pc. In un certo senso così mi sento protetta dalla distanza e dall'anonimato e, comunque, sono cose che vorrei davvero far sapere ma che dal vivo e a persone conosciute non avrei il coraggio d'esternare. Non so che pensare, mi chiedo soltanto perché io debba avere sempre le strade più complicate e a volte mi sento davvero tanto un alieno.

Discussioni attive
RISPONDI
Venerdì, 17/05/2019 alle 19:23
Ciao io sono un asessuale romantico e ho 33 anni e cerco una relazione con una ragazza asessuale come me per poter iniziare una conoscenza sperando di poter intraprendere una relazione seria ?, ho letto il tuo annuncio, non c'è scritto esattamente cosa cerchi però ho delineato che sei asessuale ma non aromantica, a me farebbe piacere conoscerci un po' se vuoi, che ne dici?
Ciao io sono un asessuale romantico e ho 33 anni e cerco una relazione con una ragazza asessuale come me per poter iniziare una conoscenza sperando di poter intraprendere una relazione seria ?, ho letto il tuo annuncio, non c'è scritto esattamente cosa cerchi però ho delineato che sei asessuale ma non aromantica, a me farebbe piacere conoscerci un po' se vuoi, che ne dici?
Sabato, 18/05/2019 alle 17:44
Ciao Bard. Innanzitutto grazie per aver condiviso pubblicamente dei pensieri tanto personali. Per quanto possano esserci distanza e anonimato, parlare di sensazioni così intime e dolorose non è mai qualcosa di facile.
Pur con tutte le differenze tra le nostre due situazioni, le parole che hai scritto mi sono suonate molto familiari. Anch'io sono sempre stato una persona piuttosto solitaria, e anche se adesso ho imparato a vivere meglio questa condizione rispetto al passato, pensieri simili ai tuoi si sono affacciati molte volte nella mia mente. E ogni tanto, nei momenti in cui tutto sembra andare storto, non nego che continuino a ripresentarsi ancora oggi.
Ormai credo che certe sensazioni non abbiano nulla a che vedere con il fatto di stare bene da soli oppure no. Non è tanto una questione di solitudine fisica, quanto piuttosto di solitudine esistenziale. Sentirsi costantemente a disagio in compagnia della gente a causa di come si viene percepiti, o per le reazioni che si scatenano quando si svela ciò che si é o ciò che si pensa, e sentirsi costretti a tenersi tutto dentro per non scatenare l'ennesimo momento di ostilità o incomprensione, è qualcosa che alla lunga lascia un segno profondo. Ti mette dentro l'idea di non avere un posto nel mondo. E per quanto bassa possa essere la propria opinione del mondo, resta comunque il luogo dove dobbiamo vivere. Sapere di essere circondati da persone, pensieri e atteggiamenti del genere fa comunque male. E con il tempo anche la solitudine inizia pian piano ad apparire sotto una luce diversa, perché non è più (solo) un momento di tranquillità, ma spesso sembra l'unico rifugio possibile, al di fuori di cui non si riesce a trovare uno spazio per sé stessi neanche volendo. Per una persona che va fiera della propria indipendenza, vedere il luogo in cui si trova meglio trasformato dagli altri in una gabbia non fa comunque piacere.
Sinceramente non saprei neppure dire quale sia il modo migliore per affrontare queste sensazioni. Io ne ho fatto una questione di orgoglio e non voglio arrendermi all'idea che certi pensieri pessimisti abbiano ragione, quindi cerco sempre nel mio piccolo di sforzarmi ad uscire dal mio guscio...che quando si è introversi non è affatto facile, e spesso scatena tutte quelle reazioni negative descritte sopra, ma vabbé, almeno alla fine non avrò il rimpianto di non averci provato. E poi se proprio solitudine dovrà essere, almeno spero che lungo la strada mi arrivi quell'illuminazione da anziano eremita che mi farà prendere tutto con serenità
Scemenze a parte, il mio atteggiamento (come tutto ciò che ho detto fin qui) è molto personale, e non credo che possa essere esteso a chiunque. Io posso permettermelo perché sono piuttosto testardo, ma porta incontro a continui fallimenti, quindi per persone con un carattere diverso potrebbe essere più distruttivo che altro.
In ogni caso credo che la cosa importante sia non ritrovarsi a vivere una vita vuota, e fortunatamente non è la quantità di persone con cui condividiamo il nostro cammino a misurare quanto è piena la nostra esistenza. Certo, dei legami speciali sono qualcosa di stupendo e prezioso, ma non sono l'unica cosa che può dare valore alle proprie giornate. C'è molto di più. Ci sono passioni da coltivare, un'infinità di cose nuove da scoprire, tanto tempo per riflettere, e molto altro ancora. E se proprio dovrò avere la sfortuna di ritrovarmi a vivere un futuro solitario, beh, voglio arrivarci preparato, che sia la migliore solitudine possibile.
Ciao Bard. Innanzitutto grazie per aver condiviso pubblicamente dei pensieri tanto personali. Per quanto possano esserci distanza e anonimato, parlare di sensazioni così intime e dolorose non è mai qualcosa di facile.
Pur con tutte le differenze tra le nostre due situazioni, le parole che hai scritto mi sono suonate molto familiari. Anch'io sono sempre stato una persona piuttosto solitaria, e anche se adesso ho imparato a vivere meglio questa condizione rispetto al passato, pensieri simili ai tuoi si sono affacciati molte volte nella mia mente. E ogni tanto, nei momenti in cui tutto sembra andare storto, non nego che continuino a ripresentarsi ancora oggi.
Ormai credo che certe sensazioni non abbiano nulla a che vedere con il fatto di stare bene da soli oppure no. Non è tanto una questione di solitudine fisica, quanto piuttosto di solitudine esistenziale. Sentirsi costantemente a disagio in compagnia della gente a causa di come si viene percepiti, o per le reazioni che si scatenano quando si svela ciò che si é o ciò che si pensa, e sentirsi costretti a tenersi tutto dentro per non scatenare l'ennesimo momento di ostilità o incomprensione, è qualcosa che alla lunga lascia un segno profondo. Ti mette dentro l'idea di non avere un posto nel mondo. E per quanto bassa possa essere la propria opinione del mondo, resta comunque il luogo dove dobbiamo vivere. Sapere di essere circondati da persone, pensieri e atteggiamenti del genere fa comunque male. E con il tempo anche la solitudine inizia pian piano ad apparire sotto una luce diversa, perché non è più (solo) un momento di tranquillità, ma spesso sembra l'unico rifugio possibile, al di fuori di cui non si riesce a trovare uno spazio per sé stessi neanche volendo. Per una persona che va fiera della propria indipendenza, vedere il luogo in cui si trova meglio trasformato dagli altri in una gabbia non fa comunque piacere.
Sinceramente non saprei neppure dire quale sia il modo migliore per affrontare queste sensazioni. Io ne ho fatto una questione di orgoglio e non voglio arrendermi all'idea che certi pensieri pessimisti abbiano ragione, quindi cerco sempre nel mio piccolo di sforzarmi ad uscire dal mio guscio...che quando si è introversi non è affatto facile, e spesso scatena tutte quelle reazioni negative descritte sopra, ma vabbé, almeno alla fine non avrò il rimpianto di non averci provato. E poi se proprio solitudine dovrà essere, almeno spero che lungo la strada mi arrivi quell'illuminazione da anziano eremita che mi farà prendere tutto con serenità

Scemenze a parte, il mio atteggiamento (come tutto ciò che ho detto fin qui) è molto personale, e non credo che possa essere esteso a chiunque. Io posso permettermelo perché sono piuttosto testardo, ma porta incontro a continui fallimenti, quindi per persone con un carattere diverso potrebbe essere più distruttivo che altro.
In ogni caso credo che la cosa importante sia non ritrovarsi a vivere una vita vuota, e fortunatamente non è la quantità di persone con cui condividiamo il nostro cammino a misurare quanto è piena la nostra esistenza. Certo, dei legami speciali sono qualcosa di stupendo e prezioso, ma non sono l'unica cosa che può dare valore alle proprie giornate. C'è molto di più. Ci sono passioni da coltivare, un'infinità di cose nuove da scoprire, tanto tempo per riflettere, e molto altro ancora. E se proprio dovrò avere la sfortuna di ritrovarmi a vivere un futuro solitario, beh, voglio arrivarci preparato, che sia la migliore solitudine possibile.
Domenica, 19/05/2019 alle 01:07
Ciao Bard, sono Valentina, ho 23 anni e ti capisco dannatamente bene. Io sono asessuale e sono abbastanza convinta di essere aromantica ma è una cosa nuova per me, nonostante io l'abbia sempre saputo infondo, l'ammetterlo è nuovo e anche il cercare di conoscermi. Quando dico che ti capisco in particolare lo faccio per alcune cose. Anch'io mi sento sola, nonostante la mia famiglia mi voglia bene, mi sento sola. È una cosa con cui convivo da anni, come immagino sarà la mia vita è in solitudine, piena di cani e magari viaggi all'estero di quelli che ti unisci a gruppi o ci vai da sola. Sono introversa anche se cerco sempre davanti ad altri di non esserlo, di fare uno sforzo per sembrare felice, entusiasta, ma ho così tante insicurezze che è sempre per poco che riesco a fingere, soprattutto appunto se non puoi dire niente, se fai fatica a comunicare con le persone, se non ami il contatto visivo o se sei convinta di non avere niente di speciale. A volte anch'io vorrei che qualcuno mi notasse, venisse da me e cercasse di abbattere i miei muri. A me piacciono gli abbracci ma tutto ciò che non lo è mi lascia una sensazione stranita, come se non potessi gestirlo, anche se ad esempio qualcuno mi tocca la testa per una carezza, non lo odio ma per me è strano. Mi piace la compagnia, le serate fuori, il cinema, i giochi (sembro più una bambina di dieci anni che un'adulta di 23), passare il tempo con qualcuno ma non succede molto spesso perché ho paura di relazione con gli altri, che pensino male di me, ho paura del silenzio, magari di far perdere tempo a qualcuno. Quindi come te ho sempre pensato e penso ancora che rimarrò single. Prima di tutto per la questione asessualità, semmai riuscissi ad andare oltre con qualcuno non saprei come dirgli: ehi, sono asessuale, fattene una ragione. E poi perché trovo il mio carattere difficile e sono insicura da morire. E infine, come te, mi sento un alieno. Ti ringrazio per aver condiviso le tue parole e i tuoi pensieri, faccio il tifo per te.
Ciao Bard, sono Valentina, ho 23 anni e ti capisco dannatamente bene. Io sono asessuale e sono abbastanza convinta di essere aromantica ma è una cosa nuova per me, nonostante io l'abbia sempre saputo infondo, l'ammetterlo è nuovo e anche il cercare di conoscermi. Quando dico che ti capisco in particolare lo faccio per alcune cose. Anch'io mi sento sola, nonostante la mia famiglia mi voglia bene, mi sento sola. È una cosa con cui convivo da anni, come immagino sarà la mia vita è in solitudine, piena di cani e magari viaggi all'estero di quelli che ti unisci a gruppi o ci vai da sola. Sono introversa anche se cerco sempre davanti ad altri di non esserlo, di fare uno sforzo per sembrare felice, entusiasta, ma ho così tante insicurezze che è sempre per poco che riesco a fingere, soprattutto appunto se non puoi dire niente, se fai fatica a comunicare con le persone, se non ami il contatto visivo o se sei convinta di non avere niente di speciale. A volte anch'io vorrei che qualcuno mi notasse, venisse da me e cercasse di abbattere i miei muri. A me piacciono gli abbracci ma tutto ciò che non lo è mi lascia una sensazione stranita, come se non potessi gestirlo, anche se ad esempio qualcuno mi tocca la testa per una carezza, non lo odio ma per me è strano. Mi piace la compagnia, le serate fuori, il cinema, i giochi (sembro più una bambina di dieci anni che un'adulta di 23), passare il tempo con qualcuno ma non succede molto spesso perché ho paura di relazione con gli altri, che pensino male di me, ho paura del silenzio, magari di far perdere tempo a qualcuno. Quindi come te ho sempre pensato e penso ancora che rimarrò single. Prima di tutto per la questione asessualità, semmai riuscissi ad andare oltre con qualcuno non saprei come dirgli: ehi, sono asessuale, fattene una ragione. E poi perché trovo il mio carattere difficile e sono insicura da morire. E infine, come te, mi sento un alieno. Ti ringrazio per aver condiviso le tue parole e i tuoi pensieri, faccio il tifo per te.
Domenica, 19/05/2019 alle 15:43
Ciao Bard, ho apprezzato molto il tuo post, e anche quelli che hai avuto in risposta, è veramente bello vedere un'estrema sincerità, un'assoluta mancanza di ipocrisia in quello che è stato detto, passare le vacanze da soli, o essere costretti ad unirti a gruppi di persone che non conosci, passare le domeniche da soli, sono temi ricorrenti in chi non ha una relazione affettiva, come me, e sono tanti i momenti in cui si pensa che sarà così per tutta la vita, ovviamente credo che questo capiti e anche molto spesso anche ai sessuali, anche se il totale o parziale disinteresse verso la sessualità, dai 20 ai 30 anni, può essere non compreso o non accettato dalla stragrande maggioranza dei propri coetanei. Per fortuna intanto c'è questo forum, dove sicuramente invece ti puoi esprimere liberamente, e magari focalizzarti su altri aspetti della conoscenza con una persona. Per quanto mi riguarda in tutti questi anni proprio tramite i miei interessi e un nocciolo di amici storici, oltre anche alle persone che conosci per lavoro, sono riuscito a sopperire alla mancanza di una relazione profonda, quindi sicuramente ti invito a coltivare e ad impegnarti in tutto ciò che indipendentemente dalla sessualità possa metterti in relazione con altre persone, anche di diverse età, spesso le persone più mature, sia perchè naturalmente c'è un minor interesse verso la sessualità, sia perchè cambiano proprio gli argomenti di discussione, probailmente possono "comprenderti" meglio, e sentirai meno giudizio nei tuoi confronti. Da parte tua credo, ma già scrivere su questo forum è un segno evidente, ci debba essere la volontà e il desiderio di cambiare la tua situazione.
Ciao Bard, ho apprezzato molto il tuo post, e anche quelli che hai avuto in risposta, è veramente bello vedere un'estrema sincerità, un'assoluta mancanza di ipocrisia in quello che è stato detto, passare le vacanze da soli, o essere costretti ad unirti a gruppi di persone che non conosci, passare le domeniche da soli, sono temi ricorrenti in chi non ha una relazione affettiva, come me, e sono tanti i momenti in cui si pensa che sarà così per tutta la vita, ovviamente credo che questo capiti e anche molto spesso anche ai sessuali, anche se il totale o parziale disinteresse verso la sessualità, dai 20 ai 30 anni, può essere non compreso o non accettato dalla stragrande maggioranza dei propri coetanei. Per fortuna intanto c'è questo forum, dove sicuramente invece ti puoi esprimere liberamente, e magari focalizzarti su altri aspetti della conoscenza con una persona. Per quanto mi riguarda in tutti questi anni proprio tramite i miei interessi e un nocciolo di amici storici, oltre anche alle persone che conosci per lavoro, sono riuscito a sopperire alla mancanza di una relazione profonda, quindi sicuramente ti invito a coltivare e ad impegnarti in tutto ciò che indipendentemente dalla sessualità possa metterti in relazione con altre persone, anche di diverse età, spesso le persone più mature, sia perchè naturalmente c'è un minor interesse verso la sessualità, sia perchè cambiano proprio gli argomenti di discussione, probailmente possono "comprenderti" meglio, e sentirai meno giudizio nei tuoi confronti. Da parte tua credo, ma già scrivere su questo forum è un segno evidente, ci debba essere la volontà e il desiderio di cambiare la tua situazione.
Domenica, 19/05/2019 alle 18:00
Massima empatia.
Nel mio caso mi definirei asessuale romantico, il che è il culmine della frustrazione
Massima empatia.
Nel mio caso mi definirei asessuale romantico, il che è il culmine della frustrazione

Lunedì, 20/05/2019 alle 05:41
Grazie per le vostre risposte ed esperienze. Io davvero non ce la faccio più, la gente vuole il diritto di uccidere bambini e animali come se nulla fosse, e mi sento impotente potendoci soltanto soffrire. E poi uno si chiede perché si inizi ad odiare il mondo e gli esseri disumani che lo popolano... Quanto al rimanere single a vita è al 98% sicuro perché non potrei mai accettare una relazione di quel tipo con qualcuno che non condivide determinate cose con me. E visto che è già complicata normalmente così diventa praticamente impossibile. Ma già se non mi ritrovassi spesso a essere quella controcorrente sarebbe già tanto meglio. Io di sforzi sociali posso farne pochi perché se una cosa non mi interessa non mi interessa averci a che fare o non ho niente da dire, o proprio il nulla totale in testa, riesco a parlare solo se ho qualcosa da dire. Se non avessi i cani e il cavallo non uscirei manco da casa a parte alcune eccezioni (tipo andare a casa della mia unica amica o alle fiere del fumetto). Tral'altro sono ambiziosissima per quanto riguarda il mio fumetto ma i presupposti iniziali sono pessimi perché, ma guarda caso, attira poco. E io non accetto l'idea di farlo per hobby, non ho nulla contro chi lo fa per hobby ma io NON VOGLIO farlo per hobby, piuttosto preferirei smettere del tutto... sarebbe meno fallimentare piuttosto che ricordarmi ogni giorno che qualche idiota con disegni meno cartoonosi e con più effettini lavora anmmirato da un sacco di gente. Ma che vivo a fare se deve tutto andarmi così? Non ci riesco più a essere positiva, ormai mi è quasi morto anche qualsiasi briciolo di speranza.
Grazie per le vostre risposte ed esperienze. Io davvero non ce la faccio più, la gente vuole il diritto di uccidere bambini e animali come se nulla fosse, e mi sento impotente potendoci soltanto soffrire. E poi uno si chiede perché si inizi ad odiare il mondo e gli esseri disumani che lo popolano... Quanto al rimanere single a vita è al 98% sicuro perché non potrei mai accettare una relazione di quel tipo con qualcuno che non condivide determinate cose con me. E visto che è già complicata normalmente così diventa praticamente impossibile. Ma già se non mi ritrovassi spesso a essere quella controcorrente sarebbe già tanto meglio. Io di sforzi sociali posso farne pochi perché se una cosa non mi interessa non mi interessa averci a che fare o non ho niente da dire, o proprio il nulla totale in testa, riesco a parlare solo se ho qualcosa da dire. Se non avessi i cani e il cavallo non uscirei manco da casa a parte alcune eccezioni (tipo andare a casa della mia unica amica o alle fiere del fumetto). Tral'altro sono ambiziosissima per quanto riguarda il mio fumetto ma i presupposti iniziali sono pessimi perché, ma guarda caso, attira poco. E io non accetto l'idea di farlo per hobby, non ho nulla contro chi lo fa per hobby ma io NON VOGLIO farlo per hobby, piuttosto preferirei smettere del tutto... sarebbe meno fallimentare piuttosto che ricordarmi ogni giorno che qualche idiota con disegni meno cartoonosi e con più effettini lavora anmmirato da un sacco di gente. Ma che vivo a fare se deve tutto andarmi così? Non ci riesco più a essere positiva, ormai mi è quasi morto anche qualsiasi briciolo di speranza.
Ospite1617
Lunedì, 20/05/2019 alle 20:29
Uhm...in mezzo a tanti messaggi di solidarietà provo a scrivertene uno di critica io, così, giusto per andare in controtendenza
Innanzitutto la domanda "perchè non sono nata più stupida o che fa sesso come tutti gli altri?" ha veramente poco senso: giusto qualche giorno fa ho sentito di un collega che ha perso compagna e figlia perchè si era "invaghito" di una ragazza più giovane di lui di dieci anni. Tradotto in parole povere: la compagna l'aveva beccato mentre se la scopava e ha deciso di lasciarlo, portandosi via anche la figlia. E questo è un caso qualsiasi, sto volutamente tralasciando i casi più estremi come lo stalking e le violenze fisiche, giusto per farti capire che le persone "normalmente sessuali" hanno i loro problemi così come li abbiamo noi. Magari meno, ma non è che là fuori c'è un modo di persone che si accoppiano e sposano cavalcando unicorni sotto cieli pieni di arcobaleni e dall'altra parte ci sei tu con i tuoi problemi...i problemi ce li abbiamo tutti, di natura diversa sicuramente, ma a quelli non sfugge nessuno.
Secondariamente trovo che appiccicare in testa alle persone le etichette "cristiano" o "vegano" per giudicarle non abbia veramente alcun senso. Ho visto con i miei occhi persone non mangiare carne ma poi guidare di notte tirando sotto qualche animale per strada e fregarsene ampiamente, lasciandolo lì agonizzante per chissà quanto prima di morire. Così come ho visto gente baciare il crocifisso (tipo Salvini) e andare in chiesa e poi commettere le peggiori azioni. La verità è che l'uomo è un essere vivente ESTREMAMENTE complesso e giudicarlo da queste etichette non ti porta veramente a nulla di concreto. Per capire se una persona è brava o no ci devi parlare e passare del tempo, non sarà certo non essere d'accordo per mezz'ora al giorno quando mangiate insieme che ti fa capire se una compagnia è benevola per te oppure no.
Ah e un'ultima cosa: sia che tu quella persona la mandi a quel paese oppure no, quella rimane così com'è...non è che allontanandoti da una persona perchè mangia carne o bestemmia quella allora smette di fare quelle cose. Le farà comunque, solo che tu hai perso una persona da frequentare.
Così, giusto per dirtele tutte
Uhm...in mezzo a tanti messaggi di solidarietà provo a scrivertene uno di critica io, così, giusto per andare in controtendenza

Innanzitutto la domanda "perchè non sono nata più stupida o che fa sesso come tutti gli altri?" ha veramente poco senso: giusto qualche giorno fa ho sentito di un collega che ha perso compagna e figlia perchè si era "invaghito" di una ragazza più giovane di lui di dieci anni. Tradotto in parole povere: la compagna l'aveva beccato mentre se la scopava e ha deciso di lasciarlo, portandosi via anche la figlia. E questo è un caso qualsiasi, sto volutamente tralasciando i casi più estremi come lo stalking e le violenze fisiche, giusto per farti capire che le persone "normalmente sessuali" hanno i loro problemi così come li abbiamo noi. Magari meno, ma non è che là fuori c'è un modo di persone che si accoppiano e sposano cavalcando unicorni sotto cieli pieni di arcobaleni e dall'altra parte ci sei tu con i tuoi problemi...i problemi ce li abbiamo tutti, di natura diversa sicuramente, ma a quelli non sfugge nessuno.
Secondariamente trovo che appiccicare in testa alle persone le etichette "cristiano" o "vegano" per giudicarle non abbia veramente alcun senso. Ho visto con i miei occhi persone non mangiare carne ma poi guidare di notte tirando sotto qualche animale per strada e fregarsene ampiamente, lasciandolo lì agonizzante per chissà quanto prima di morire. Così come ho visto gente baciare il crocifisso (tipo Salvini) e andare in chiesa e poi commettere le peggiori azioni. La verità è che l'uomo è un essere vivente ESTREMAMENTE complesso e giudicarlo da queste etichette non ti porta veramente a nulla di concreto. Per capire se una persona è brava o no ci devi parlare e passare del tempo, non sarà certo non essere d'accordo per mezz'ora al giorno quando mangiate insieme che ti fa capire se una compagnia è benevola per te oppure no.
Ah e un'ultima cosa: sia che tu quella persona la mandi a quel paese oppure no, quella rimane così com'è...non è che allontanandoti da una persona perchè mangia carne o bestemmia quella allora smette di fare quelle cose. Le farà comunque, solo che tu hai perso una persona da frequentare.
Così, giusto per dirtele tutte

Lunedì, 20/05/2019 alle 20:48
anche io credo di essere asessuale romantico, condizione non facile
se aggiungi che ormai ho raggiunto un'eta' poco lontana dalla vecchiaia, e' stato particolarmente difficile convivere con questa "cosa strana", perche' solo recentemente se ne parla, mentre fino a "ieri" non rientrando tra sessuali, omosessuali & co , le ho pensate (e parzialmente anche provate) tutte. Psicologi, svariati specialisti, innumerevoli prodotti farmaceutici..le mie lunghe storie sono finite sempre in malo modo dopo diversi anni incredibilmente intensi ma altrettanto difficili. Sono sempre stato consapevole del fatto che ogni donna dotata di normale sessualita' e di bell'aspetto mi avrebbe un giorno mandato al diavolo senza pieta' , accusandomi di essere una sorta di mostro, colpevole della sua infelicita'. Come posso esprimerlo ? L'ultima volta sono stato "abbandonato" di nuovo senza avvisaglie, senza particolari eventi scatenanti, non dopo una "violenta lite durante la quale sono volate parole inaccettabili" .. no, dopo un periodo di scontrosita' gratuita, abbandonato "una sera che eravamo rientrati da uno dei ristoranti che ci piaceva frequentare", aveva cercato lo scontro tutta le sera a dispetto della mia voglia di lasciar perdere comportandomi come se non mi stesse provocando e offendendo. Arrivati a casa metto della musica (quella sera Pearl Jam) vado un attimo in bagno, sento che lei urla qualcosa e la porta che sbatte. Rivista solo una volta, quando si fece consegnare tutte le sue cose per strada, per mesi non mi ha neppure risposto al telefono e fino alla fine, durante quelle rare email e un paio di telefonate, mi ha detto di "voler stare da sola e che la nostra era stata una storia pazzesca, emozionante, intensa..ma non si puo' essere innamorati per tutta la vita" ha aggiunto dei pezzi estratti da "The Love Song of J. Alfred Prufrock di Elliot" e detto anche "ora che sono passati mesi da quella quella sera, ti voglio ringraziare per tutto quel che hai fatto per me in questi anni". Ho saputo anni dopo da amici ex comuni che circa un anno dopo quella sera ha avuto un figlio.
Altro che "The Love Song of J. Alfred Prufrock" , altro che "voglio stare sola, dopo tanti insieme a te ho bisogno di guardare dentro me stessa"
Magari e' capitato tre volte con identiche dinamiche e analoghe bugie solo a me.
Ma io queste cose le ho vissute ed e' stato come uno spettacolo visto e rivisto.
anche io credo di essere asessuale romantico, condizione non facile

se aggiungi che ormai ho raggiunto un'eta' poco lontana dalla vecchiaia, e' stato particolarmente difficile convivere con questa "cosa strana", perche' solo recentemente se ne parla, mentre fino a "ieri" non rientrando tra sessuali, omosessuali & co , le ho pensate (e parzialmente anche provate) tutte. Psicologi, svariati specialisti, innumerevoli prodotti farmaceutici..le mie lunghe storie sono finite sempre in malo modo dopo diversi anni incredibilmente intensi ma altrettanto difficili. Sono sempre stato consapevole del fatto che ogni donna dotata di normale sessualita' e di bell'aspetto mi avrebbe un giorno mandato al diavolo senza pieta' , accusandomi di essere una sorta di mostro, colpevole della sua infelicita'. Come posso esprimerlo ? L'ultima volta sono stato "abbandonato" di nuovo senza avvisaglie, senza particolari eventi scatenanti, non dopo una "violenta lite durante la quale sono volate parole inaccettabili" .. no, dopo un periodo di scontrosita' gratuita, abbandonato "una sera che eravamo rientrati da uno dei ristoranti che ci piaceva frequentare", aveva cercato lo scontro tutta le sera a dispetto della mia voglia di lasciar perdere comportandomi come se non mi stesse provocando e offendendo. Arrivati a casa metto della musica (quella sera Pearl Jam) vado un attimo in bagno, sento che lei urla qualcosa e la porta che sbatte. Rivista solo una volta, quando si fece consegnare tutte le sue cose per strada, per mesi non mi ha neppure risposto al telefono e fino alla fine, durante quelle rare email e un paio di telefonate, mi ha detto di "voler stare da sola e che la nostra era stata una storia pazzesca, emozionante, intensa..ma non si puo' essere innamorati per tutta la vita" ha aggiunto dei pezzi estratti da "The Love Song of J. Alfred Prufrock di Elliot" e detto anche "ora che sono passati mesi da quella quella sera, ti voglio ringraziare per tutto quel che hai fatto per me in questi anni". Ho saputo anni dopo da amici ex comuni che circa un anno dopo quella sera ha avuto un figlio.
Altro che "The Love Song of J. Alfred Prufrock" , altro che "voglio stare sola, dopo tanti insieme a te ho bisogno di guardare dentro me stessa"
Magari e' capitato tre volte con identiche dinamiche e analoghe bugie solo a me.
Ma io queste cose le ho vissute ed e' stato come uno spettacolo visto e rivisto.
Lunedì, 20/05/2019 alle 21:16
"la compagna l'aveva beccato mentre se la scopava e ha deciso di lasciarlo, portandosi via anche la figlia."
Troppe fortune tutte insieme...
Dovrebbe provare a giocare al Superenalotto cavalcando l'onda 
"la compagna l'aveva beccato mentre se la scopava e ha deciso di lasciarlo, portandosi via anche la figlia."
Troppe fortune tutte insieme...


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