Sabato, 04/05/2019 alle 13:41
Non so se possa essere considerata giusta la sezione per questa discussione ma non ho mai capito davvero il mio genere, nelle mie info ho messo femmina per abitudine, essendo il genere del mio corpo, ma in realtà la maggior parte delle volte mi è totalmente indifferente. Non mi sento nulla, solo una persona, un semplice essere vivente e fine. Poi però a volte, direi anche per momenti non poi così lunghi, mi posso sentire più maschio o femmina ma in quanto rarità forse stanno più o meno alla pari. Devo dire però che abbia un dubbio su cosa sia davvero io. Non che saperlo cambierebbe molto qualcosa ma certe volte mi sento un alieno. Avendo un aspetto più verso l'androgino/"femmina maschiaccia" direi di non avere veri e propri problemi col mio corpo, anche a causa del mio vestiario abbastanza neutro, e l'avere un taglio di capelli molto corto che probabilmente molte donne non si farebbero manco sotto tortura o non ci andrebbero struccate col rischio di sembrare ragazzini (ma la mia motivazione per quello è semplicemente che sono comodi cosa che si potrebbe anche dire del mio vestiario, molte delle mie scelte sono dettate dalla comodità). Sono una a cui frega ben poco del proprio aspetto fisico, mi importa solo che sia sano e in forma. Anche lo scrivere al femminile è una abitudine ma se mi capita nel parlato mi mette leggermente a disagio, cosa che però succede anche al maschile perché so di avere un corpo da femmina mentre credo di sentirmi totalmente a mio agio con il neutro (forse anche per questo apprezzo molto la lingua inglese). In più pure il mio stesso nome d'arte/nick è stato scelto per avere la neutralità che il mio vero nome non può darmi. Quindi, anche se le probabilità che semplicemente sia non binaria sono alte, ogni tanto ho il dubbio di essere transessuale oppure una donna che non sopportando la figura stereotipata della donna inconsciamente, almeno inizialmente, si sia ribellata. Per dire io volendo mi considererei pure femmina ma poi solitamente è raro che mi ritrovi nelle altre donne odiando a morte qualsiasi cosa che solitamente rientri nella "femminilità" (trucchi, borse, tacchi, vestiti, gonne e simili) perché non mi piacciono, le trovo scomode, a volte anche ridicole (sopratutto se devono andare su di me) e delle inutili perdite di tempo. Tra l'altro odio anche il fatto che si considerino le donne meno forti degli uomini, è una cosa che mi da sui nervi. Da piccola quando giocavo ed interpretavo personaggi li sceglievo quasi sempre maschi e mi ci sentivo totalmente a mio agio (cosa che assolutamente non succedeva quelle rare volte, probabilmente perché mi rendevo conto di fare scelte un po' "strane", tentavo di interpretare femmine) cosa che tutt'ora continuo a fare quando ci si può creare un personaggio nei videogiochi oppure devo creare i personaggi nei miei fumetti (anche se in quest'ultimo caso dipende anche da altri fattori). Ammetto che da una parte è perché mi piace visivamente vedere come "avatar" un uomo che rientri nei miei gusti mentre dall'altra più che avatar li ritengo personaggi, quindi entità che non sono io nonostante li muova io (e poi comunque anche fosse la cosa non sarebbe un problema come si sarà già capito) e al massimo possono condividere alcune piccole somiglianze a livello mentale. Alla fine dei conti forse capire cosa io sia davvero è difficile. Semplicemente per curiosità che ne pensate?

Discussioni attive
NON RISPONDERE
Sabato, 04/05/2019 alle 16:19
"Non mi sento nulla, solo una persona, un semplice essere vivente e fine."
Dunque come mai mi domando, complicarsi la vita fantasticando su ruoli sociali e stereotipi - Che altro non sono che generalizzazioni sebbene si voglia farle passare per regole.
Io mi non ho mai compreso quanto sia rilevante nella vita quotidiana quanto sia importante tenere in considerazione se si è maschi o femmine al di fuori delle questioni sociali - Insomma perché è tanto importante definire il tuo genere per definire il tuo individuo?
Sono forse le aspettative sociali che ti premono oppure una questione intima?
Faciliterebbe se non fosse tanto diffusa questa credenza, nel tuo stesso topic perpetuata, che nella definizione del genere si debba tener conto di cose quali tratti caratteriali o fisici - che nello specifico hanno certamente rilevanza statistica ma sono insignificanti nell'individualità del singolo.
Credenza dalla dubbia utilità di separare sesso e genere per poi confonderli nuovamente all'occorrenza.
"Non mi sento nulla, solo una persona, un semplice essere vivente e fine."
Dunque come mai mi domando, complicarsi la vita fantasticando su ruoli sociali e stereotipi - Che altro non sono che generalizzazioni sebbene si voglia farle passare per regole.
Io mi non ho mai compreso quanto sia rilevante nella vita quotidiana quanto sia importante tenere in considerazione se si è maschi o femmine al di fuori delle questioni sociali - Insomma perché è tanto importante definire il tuo genere per definire il tuo individuo?
Sono forse le aspettative sociali che ti premono oppure una questione intima?
Faciliterebbe se non fosse tanto diffusa questa credenza, nel tuo stesso topic perpetuata, che nella definizione del genere si debba tener conto di cose quali tratti caratteriali o fisici - che nello specifico hanno certamente rilevanza statistica ma sono insignificanti nell'individualità del singolo.
Credenza dalla dubbia utilità di separare sesso e genere per poi confonderli nuovamente all'occorrenza.
Sabato, 04/05/2019 alle 16:42
Per primo dico che mi ritrovo in quasi tutto quello che hai detto. Anche io non ho precisamente capito chi sono al 100%.
Sono un maschiaccio, anche se non mi è mai piaciuta questa parola, sembra tipo che solo i maschi possono avere certi comportamenti o solo i maschi possono indossare alcuni indumenti. Cosa che odio, perché per primo siamo persone. E non ci sono regole da seguire.
Non mi piacciono le cose stereotipicamente femminili e preferisco vestirmi in modo neutro, ma allo stesso tempo sto benissimo con il mio corpo. Per questo sono confusa. Ma questa è un'altra storia. Passando a te
Come hai già detto anche tu potresti essere non binary o genderqueer perché da quello che ho letto ho capito che più che altro non ti identichi in nessuno dei due generi. O avvolte anche identicarsi in entrambi, o in nessuno è così via, non cambia la cosa.
Sai cosa ti potrebbe aiutare, vedere dei video su YouTube. Ci sono anche molti Youtuber Italiani che ne parlano di questo argomento. Anche argomenti che girano intorno alla transessualitá, etc.
Se ti può aiutare consono alcuni nomi.
Ps. Hai davvero ragione, la lingua inglese è molto meglio.
Per primo dico che mi ritrovo in quasi tutto quello che hai detto. Anche io non ho precisamente capito chi sono al 100%.
Sono un maschiaccio, anche se non mi è mai piaciuta questa parola, sembra tipo che solo i maschi possono avere certi comportamenti o solo i maschi possono indossare alcuni indumenti. Cosa che odio, perché per primo siamo persone. E non ci sono regole da seguire.
Non mi piacciono le cose stereotipicamente femminili e preferisco vestirmi in modo neutro, ma allo stesso tempo sto benissimo con il mio corpo. Per questo sono confusa. Ma questa è un'altra storia. Passando a te
Come hai già detto anche tu potresti essere non binary o genderqueer perché da quello che ho letto ho capito che più che altro non ti identichi in nessuno dei due generi. O avvolte anche identicarsi in entrambi, o in nessuno è così via, non cambia la cosa.
Sai cosa ti potrebbe aiutare, vedere dei video su YouTube. Ci sono anche molti Youtuber Italiani che ne parlano di questo argomento. Anche argomenti che girano intorno alla transessualitá, etc.
Se ti può aiutare consono alcuni nomi.
Ps. Hai davvero ragione, la lingua inglese è molto meglio.
Sabato, 04/05/2019 alle 17:14
Ma non è una contraddizione che da una parte non ci sono regole, dall'altra c'è la necessità di identificarsi in un genere?
Ma non è una contraddizione che da una parte non ci sono regole, dall'altra c'è la necessità di identificarsi in un genere?
Sabato, 04/05/2019 alle 19:05
Il problema non è identificarsi in un genere o nell'altro... Perché se fosse per me non esisterebbero proprio i generi. Ma capire chi siamo davvero, dentro di noi.
Per alcune persone potrà non sembrare importante ma per altre si.
Pensa solo una persona che si trova male con i pronomi che gli vengono imposti.
E poi capire bene se stessi fa sempre bene. O almeno per me è così.
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di identificarsi come vuole (anche se la vedo dura)
Il problema non è identificarsi in un genere o nell'altro... Perché se fosse per me non esisterebbero proprio i generi. Ma capire chi siamo davvero, dentro di noi.
Per alcune persone potrà non sembrare importante ma per altre si.
Pensa solo una persona che si trova male con i pronomi che gli vengono imposti.
E poi capire bene se stessi fa sempre bene. O almeno per me è così.
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di identificarsi come vuole (anche se la vedo dura)
Domenica, 05/05/2019 alle 17:01
Sì, diciamo che è più una questione di curiosità visto che poi a fatti non cambierebbe un bel nulla. In più sono molto contro la visione cose per maschi e per femmina perché non ha senso a prescindere. Per me esistono i gusti e basta, una cosa che a mio parere dovrebbe essere la norma. Anche se io non ho mai avuto questo problema nella mia famiglia per fortuna.
Sì, diciamo che è più una questione di curiosità visto che poi a fatti non cambierebbe un bel nulla. In più sono molto contro la visione cose per maschi e per femmina perché non ha senso a prescindere. Per me esistono i gusti e basta, una cosa che a mio parere dovrebbe essere la norma. Anche se io non ho mai avuto questo problema nella mia famiglia per fortuna.
Ospite1331
Lunedì, 06/05/2019 alle 17:08
A questo proposito avevo letto uno studio interessante che aveva trovato un'alta percentuale di persone che non si identificavano né con il genere femminile né con il genere maschile all'interno della comunità asessuale. Questa percentuale era significativamente più alta che nelle altre sessualità. L'ipotesi che riportava questo studio è che, nonostante identificazione di genere e orientamento sessuale siano due cose separate, le due cose si influenzino ed intersechino a vicenda. Un altro poi riportava come le persone asessuali (donne) siano meno propense ad attribuire a sé stessi o ad altri stereotipi di genere, e che le donne fossero meno femminili, o meglio, meno sessualizzate (lo studio non prendeva in considerazione la controparte maschile). Questo perché il vestiario sessualizzato (inteso come scollatura, tacchi, trucco, cose simili) sono, anche inconsciamente, in larga parte utilizzati per attirare un possibile partner. O almeno, questa era la possibile spiegazione che dava la ricerca.
Riguardo al bisogno di trovare un'etichetta a qualcosa, specialmente che ci riguarda, è del tutto normale è giustificato. categorizzare è qualcosa che facciamo continuamente ed automaticamente perchè semplifica il mondo attorno a noi. Quando ci troviamo al di fuori di una grande categoria abbiamo bisogno immediatamente di attribuircene un'altra, non solo per il bisogno di appartenere ad un gruppo, e non essere un "escluso" del gruppo maggioritario, ma anche perché abbiamo bisogno di semplificarci sotto un ombrello di etichette che spieghino noi stessi.
Se dovessi spiegare chi io sia direi qualcosa sulla linea di: femmina, studentessa, italiana. Etichette. categorie che potrebbero essere attribuite a milioni di altre persone ma sicuramente più facile e comprensibile di fare un'intima introspezione della mia persona, la mia storia, i miei sentimenti e tendenze.
A questo proposito avevo letto uno studio interessante che aveva trovato un'alta percentuale di persone che non si identificavano né con il genere femminile né con il genere maschile all'interno della comunità asessuale. Questa percentuale era significativamente più alta che nelle altre sessualità. L'ipotesi che riportava questo studio è che, nonostante identificazione di genere e orientamento sessuale siano due cose separate, le due cose si influenzino ed intersechino a vicenda. Un altro poi riportava come le persone asessuali (donne) siano meno propense ad attribuire a sé stessi o ad altri stereotipi di genere, e che le donne fossero meno femminili, o meglio, meno sessualizzate (lo studio non prendeva in considerazione la controparte maschile). Questo perché il vestiario sessualizzato (inteso come scollatura, tacchi, trucco, cose simili) sono, anche inconsciamente, in larga parte utilizzati per attirare un possibile partner. O almeno, questa era la possibile spiegazione che dava la ricerca.
Riguardo al bisogno di trovare un'etichetta a qualcosa, specialmente che ci riguarda, è del tutto normale è giustificato. categorizzare è qualcosa che facciamo continuamente ed automaticamente perchè semplifica il mondo attorno a noi. Quando ci troviamo al di fuori di una grande categoria abbiamo bisogno immediatamente di attribuircene un'altra, non solo per il bisogno di appartenere ad un gruppo, e non essere un "escluso" del gruppo maggioritario, ma anche perché abbiamo bisogno di semplificarci sotto un ombrello di etichette che spieghino noi stessi.
Se dovessi spiegare chi io sia direi qualcosa sulla linea di: femmina, studentessa, italiana. Etichette. categorie che potrebbero essere attribuite a milioni di altre persone ma sicuramente più facile e comprensibile di fare un'intima introspezione della mia persona, la mia storia, i miei sentimenti e tendenze.
Martedì, 07/05/2019 alle 01:24
Ma io non sono contrario alle etichette, se servono ad identificare qualità precise e determinate possono essere indubbiamente utili.
Il problema è che per etichettare bisogna prima definire - altrimenti si fa un sacco di confusione, proprio come è successo per gli asessuali. Fai sparire il significato obiettivo di un'etichetta, fai sparire la sua utilità.
Femmina, studentessa, italiana: Potrei dedurre che tu sia dotata di cromosomi XX, iscritta ad una qualche istituzione didattica, di cittadinanza Italiana.
Utilissimo, perché con 3 parole avresti sintetizzato quel che avresti impiegato molto di più per spiegarci; Tuttavia se improvvisamente venissi a sapere che sei nata cresciuta e residente in inghilterra ma al té preferisci il caffé, perciò sei diciamo più italiana, avremmo innanzitutto un problema di comunicazione, ma quel punto l'etichetta non mi semplifica la vita, non mi aiuta a comprendere me stesso, ma piuttosto andrei in confusione perché non saprei più se sono italiano oppure inglese, perché magari mi piace il té ma anche la pizza.
A me pare piuttosto una contraddizione essere "molto contro la visione cose per maschi e per femmina" per poi identificare maschi e femmine sulla base di queste "cose"...
Ma se così fosse, allora qualcuno dovrebbe spiegare anche a me quale sia il criterio.
Ma io non sono contrario alle etichette, se servono ad identificare qualità precise e determinate possono essere indubbiamente utili.
Il problema è che per etichettare bisogna prima definire - altrimenti si fa un sacco di confusione, proprio come è successo per gli asessuali. Fai sparire il significato obiettivo di un'etichetta, fai sparire la sua utilità.
Femmina, studentessa, italiana: Potrei dedurre che tu sia dotata di cromosomi XX, iscritta ad una qualche istituzione didattica, di cittadinanza Italiana.
Utilissimo, perché con 3 parole avresti sintetizzato quel che avresti impiegato molto di più per spiegarci; Tuttavia se improvvisamente venissi a sapere che sei nata cresciuta e residente in inghilterra ma al té preferisci il caffé, perciò sei diciamo più italiana, avremmo innanzitutto un problema di comunicazione, ma quel punto l'etichetta non mi semplifica la vita, non mi aiuta a comprendere me stesso, ma piuttosto andrei in confusione perché non saprei più se sono italiano oppure inglese, perché magari mi piace il té ma anche la pizza.
A me pare piuttosto una contraddizione essere "molto contro la visione cose per maschi e per femmina" per poi identificare maschi e femmine sulla base di queste "cose"...
Ma se così fosse, allora qualcuno dovrebbe spiegare anche a me quale sia il criterio.
Giovedì, 09/05/2019 alle 21:50
Secondo me la soluzione a quest'apparente contraddizione origina nelle aspettative sociali. Una persona nel suo intimo potrebbe benissimo concludere che non sente il bisogno di definirsi in nessun modo, tuttavia, ad una certa, dovrà interfaccairsi con le persone e a quel punto sentirà la pressione di definirsi in qualche modo per rientrare negli standard della società.
Non so perchè la società abbia un influenza così forte su di noi
. Forse perchè siamo animali sociali e abbiamo evoluto una forte sensibilità al giudizio della collettività e questo avrebbe senso perchè impedirebbe dei comportamenti antisociali; a questo proposito avevo letto una bella teoria di fantabiologia che sostiene che il gossip, fenomeno che esiste da sempre, sia un meccanismo evoluto appunto per sputtanare persone che hanno comportamenti antisociali e che quindi verrebberò ghettizzate e così educate al vivere in società. Comunque, questo secondo me vale per molte cose, non solo per la sessualità. Ad esempio, qualcuno (tipo me
), potrebbe nel suo intimo concludere che fare un percorso lavorativo che non segue lo schema classico del fare carriera in un settore, non sia un problema. Tuttavia quando questo qualcuno si confonterà con la gente, sentirà il peso di non star facendo il percorso normale, e che c'è qualcosa di sbagliato di cui dovrebbe vergognarsi; fortunatamente questo qualcuno ha anche la facoltà di sbattersene le palle
. Ritornando alla sessualità, personalmente, molte crisi d'identità, originavano spesso dall'interazione con gli altri, quando la mia consapevole e beata ignoranza di ciò che fossi, si scontrava con gente che cercava di definirmi in qualche modo, "costringendomi" a rientrare in qualche standard stereotipato. Per fortuna adesso che ho scoperto il trucco ci casco sempre meno 
Secondo me la soluzione a quest'apparente contraddizione origina nelle aspettative sociali. Una persona nel suo intimo potrebbe benissimo concludere che non sente il bisogno di definirsi in nessun modo, tuttavia, ad una certa, dovrà interfaccairsi con le persone e a quel punto sentirà la pressione di definirsi in qualche modo per rientrare negli standard della società.
Non so perchè la società abbia un influenza così forte su di noi




Sabato, 11/05/2019 alle 22:32
A me detto onestamente basterebbe non avere le tette, ma principalmente perchè per il mio modo di vestire e di essere centrano ben poco (oltre ad essere scomode e a far male durante il ciclo).
Come te uso il femminile per comodità perchè mi hanno sempre identificata così, ma se mi ci devo fermare a pensare non troverei comunque una risposta.
In passato la cosa mi stressava parecchio perchè non mi sarebbe dispiaciuto capire di fossi, ma ora come ora è l'ultimo dei miei problemi e in fin dei conti mi va bene così.
Non sento mie parole come "ragazza" "donna" "femmina" e simili, ma appunto sono solo parola e con il tempo hanno cessato di avere un significato.
C'è da dire però che in tutti i videogiochi i miei avatar sono sempre uomini, ma solo perchè fisicamente mi ci ritroverei più a mio agio.
Alla fine credo di essere un misto di entrambi, anche se sono più incline al genere maschile.
Alle etichette non riesco a dare la giusta importanza, sono troppe, confusionarie e il mio piccolo cervellino non riesce ad immagazzinarle tutte e a ricordarle.
A me detto onestamente basterebbe non avere le tette, ma principalmente perchè per il mio modo di vestire e di essere centrano ben poco (oltre ad essere scomode e a far male durante il ciclo).
Come te uso il femminile per comodità perchè mi hanno sempre identificata così, ma se mi ci devo fermare a pensare non troverei comunque una risposta.
In passato la cosa mi stressava parecchio perchè non mi sarebbe dispiaciuto capire di fossi, ma ora come ora è l'ultimo dei miei problemi e in fin dei conti mi va bene così.
Non sento mie parole come "ragazza" "donna" "femmina" e simili, ma appunto sono solo parola e con il tempo hanno cessato di avere un significato.
C'è da dire però che in tutti i videogiochi i miei avatar sono sempre uomini, ma solo perchè fisicamente mi ci ritroverei più a mio agio.
Alla fine credo di essere un misto di entrambi, anche se sono più incline al genere maschile.
Alle etichette non riesco a dare la giusta importanza, sono troppe, confusionarie e il mio piccolo cervellino non riesce ad immagazzinarle tutte e a ricordarle.
NON RISPONDERE