Giovedì, 02/05/2019 alle 13:36
Chi apprezza queste pratiche che, potranno pure non essere strettamente genitali, ma si basano su una deviazione della sessualità canonica e funzionale, spostandola di fatto in ambiti non inerenti che vengono sessualizzati, risulta parafilico.
Non trovo nemmeno io il senso di associare delle deviazioni della sessualità all'assenza della sessualità (asessualità).
Qui nessuno parla di patologia, quindi non intendere "deviazione" in senso negativo o patologico.

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