Lunedì, 28/01/2019 alle 01:30
"L'intimità. Quella particolare vicinanza emotiva che ci pone in relazione in modo autentico con gli altri, facendo circolare emozioni e sentimenti profondi. Che ci fa condividere ciò che siamo, ci fa "sentire a casa" stando insieme. Si può essere intimi con più persone, anche se è soprattutto la coppia a definirsi nell'intimità. Si può condividere il sesso con un'altra persona e non essere intimi.
Si può avere tanti scambi sociali ma non riuscire ad entrare in contatto vero con nessuno. L'intimità vuole profondità, mette in gioco le nostre parti più intense e nascoste. Ci scopre e ci espone, ci rende fragili e vulnerabili. Per questo ne abbiamo paura.
La paura dell'intimità fa parte di tutti. È un tratto universale
È l'angoscia di darsi, aprire porte, scoprire aspetti delicati di noi, "mettersi a nudo" e che l'altro possa approfittarsene, rifiutarci, abbandonarci, ferirci. Ci rende sospettosi, possessivi. A volte ci annulla nell'altro. Ma un altro lato di questo timore è anche quello di sentirsi invasi, travolti, inghiottiti dall'altro, perdere se stessi. Non avere più la propria individualità.
Allora si resiste, ci si ritira, si disinveste. Si ha paura di amare e di farsi amare. Si mettono in atto meccanismi difensivi autoprotettivi complessi, dando vita in molti casi a dinamiche complementari con il partner. Che non permettono un vero incontro oppure portano a rotture irrimediabili. Probabilmente tutti abbiamo lacune significative nella nostra capacità di amare.
Nella possibilità di fare spazio ad un altro dentro di noi. Nella modalità in cui lo desideriamo, trattenendolo o soffocandolo a volte, facendoci invadere troppo oppure relegandolo in ambiti ristretti, tenendolo al confine, non permettendogli di conoscerci veramente.
La paura dell'intimità può tracciare disegni complessi
Ma per alcuni può essere più debilitante. Facendo rifuggire dalle relazioni, tenendo l'amore a distanza, oppure intrattenendo solo relazioni superficiali, attraverso le quali non rischiare niente. Desiderio e paura, se sono forti allo stesso modo, anestetizzano i sentimenti. Fanno alzare muri emotivi dietro i quali ci trinceriamo e sfuggiamo le occasioni più grandi di ampliare la nostra esperienza.
Alcuni studi mostrano che gli uomini, più delle donne, si allontanano dai rapporti profondi per paura di perdere il controllo. Ma non è importante connotare le paure in base al genere.
Piuttosto, le paure possono perdere il loro potere bloccante. Un certo lavoro su di noi è sempre possibile, anche autonomamente. Non è facile, né ci risolve totalmente. Ma riconoscendo quali aspetti dell'amore ci spaventano di più, i modi ricorrenti con i quali ci difendiamo e spingiamo lontano i sentimenti più forti, riusciremo a vederci "da fuori", forse a "manipolare" certi meccanismi e, chissà, anche a disfarcene.
Probabilmente ognuno di noi sa cosa fa per tenere a bada certe emozioni e tenere a distanza gli altri, se riflette bene su se stesso. Di modi ne escogitiamo davvero tanti, consci o inconsci.
Per esempio continuare relazioni che non possono soddisfare le nostre vere esigenze. Tenere molto ad alcune persone ma, guarda caso, essere sempre troppo occupati per approfondirne il rapporto. Amare i propri figli ma finire per concentrarsi sempre sulle cose che ci infastidiscono di loro, invece di sfruttare appieno il tempo passato insieme. Pensare al proprio compagno ma poi tornare dal lavoro talmente distrutti e non avere tempo da dedicargli. Sfilarsi da rapporti che richiedono coinvolgimento, quando ci richiedono di esprimere i nostri sentimenti. Avere difficoltà a lasciarsi andare, a manifestare cosa si prova...
Facciamoci raccontare dalle persone più vicine come ci vedono. Ci trovano disponibili? Sanno come ci sentiamo? E noi sappiamo come loro stanno veramente? La paura dell'intimità si oltrepassa con l'intimità stessa.
Attraverso le relazioni con le persone significative, essendo autentici, possiamo apprendere quelle competenze necessarie per attraversare le nostre difficoltà. Certo, non senza prendersi la responsabilità di definire il proprio valore. Passo fondamentale per non farci invadere, reprimere, dominare e controllare. E reggere un eventuale rifiuto.
Ma per cambiare i nostri modelli disfunzionali dobbiamo "fare palestra" nelle relazioni. Ci sono delle persone chiave nella vita di ognuno di noi. Sfruttiamo questi rapporti, ampliandoli, concedendoci, fidandoci. L'affetto, il sentimento, il bisogno di condividere e stare vicino sono i primi passi per andare oltre la paura."

Discussioni attive
RISPONDI
Ospite734
Lunedì, 28/01/2019 alle 10:47
Interessante, molto. Ci trovo un sacco di spunti per riflettere, e mi riconosco in tanti aspetti. Grazie di averlo condiviso!
Interessante, molto. Ci trovo un sacco di spunti per riflettere, e mi riconosco in tanti aspetti. Grazie di averlo condiviso!
Lunedì, 28/01/2019 alle 17:59
"Alcuni studi mostrano che gli uomini, più delle donne, si allontanano dai rapporti profondi per paura di perdere il controllo"
Più che la paura di perdere il controllo, forse è la "paura" di apparire deboli o con dei lati scoperti. Boh
"Alcuni studi mostrano che gli uomini, più delle donne, si allontanano dai rapporti profondi per paura di perdere il controllo"
Più che la paura di perdere il controllo, forse è la "paura" di apparire deboli o con dei lati scoperti. Boh

Martedì, 29/01/2019 alle 18:19
Sono contenta che ti sia piaciuto Claudia.
Si stargazer, indubbiamente c'è anche quello.. come un altro mare di paure possibili, diciamo che alla fine non conta nemmeno tanto che tipo di paura sia, l importante è affrontarla e non farsi rovinare la vita dalla paura.
Sono contenta che ti sia piaciuto Claudia.
Si stargazer, indubbiamente c'è anche quello.. come un altro mare di paure possibili, diciamo che alla fine non conta nemmeno tanto che tipo di paura sia, l importante è affrontarla e non farsi rovinare la vita dalla paura.
Mercoledì, 30/01/2019 alle 10:07
È un classico che le fobie portino ad evitamento e credo che questo discorso possa riguardare anche persone che si definiscono asessuali quando invece sono solo evitanti.
Il punto è: il sesso è intimità?
"Sì" o "no", dipende dall'individuo.
Se per una persona la risposta è "sì", ma per qualche ragione sente un rigetto e un bisogno di allontanarsene, allora potrebbe essere una fobia dalla quale sta rifuggendo.
Mi viene pensata la serie tv di Dexter, non so se qualcuno l'ha vista.
Mi è capitato di trovare persone nella comunità asex che definivano Dexter come un asessuale trasformato poi in sessuale per esigenze di copione; in realtà non è così e lo si fa anche ben chiaro nella serie: Dexter è un assassino seriale ed all'inizio ha paura che, attraverso l'intimità del contatto sessuale, qualcuno capisca la sua vera natura di killer; iniziando poi a far sesso con la sua ragazza si rende conto che, nonostante l'intimità e il coinvolgimento sessuale, la donna non si accorge di nulla e quindi il suo evitamento del sesso sparisce.
Ok, questo era un killer, ma parlando di persone normali, immagino che sia plausibile che qualcuno eviti l'intimità per non legarsi troppo profondamente a qualcuno, per preservarsi dalle proprie debolezze, per paura di restare ferito se con l'intimità, che può anche coincidere con la sessualità per alcuni, si avvicina troppo all'altro.
È un classico che le fobie portino ad evitamento e credo che questo discorso possa riguardare anche persone che si definiscono asessuali quando invece sono solo evitanti.
Il punto è: il sesso è intimità?
"Sì" o "no", dipende dall'individuo.
Se per una persona la risposta è "sì", ma per qualche ragione sente un rigetto e un bisogno di allontanarsene, allora potrebbe essere una fobia dalla quale sta rifuggendo.
Mi viene pensata la serie tv di Dexter, non so se qualcuno l'ha vista.
Mi è capitato di trovare persone nella comunità asex che definivano Dexter come un asessuale trasformato poi in sessuale per esigenze di copione; in realtà non è così e lo si fa anche ben chiaro nella serie: Dexter è un assassino seriale ed all'inizio ha paura che, attraverso l'intimità del contatto sessuale, qualcuno capisca la sua vera natura di killer; iniziando poi a far sesso con la sua ragazza si rende conto che, nonostante l'intimità e il coinvolgimento sessuale, la donna non si accorge di nulla e quindi il suo evitamento del sesso sparisce.
Ok, questo era un killer, ma parlando di persone normali, immagino che sia plausibile che qualcuno eviti l'intimità per non legarsi troppo profondamente a qualcuno, per preservarsi dalle proprie debolezze, per paura di restare ferito se con l'intimità, che può anche coincidere con la sessualità per alcuni, si avvicina troppo all'altro.
Mercoledì, 30/01/2019 alle 15:01
A me diciamo che è successa la cosa opposta: ogni volta che ho avuto momenti di "intimità" con qualcuno i "sentimenti" che credevo di provare per quella persona sono svaniti. Non credo di aver paura dell'intimità, non me ne vergogno neppure, ma trovo imbarazzante e per niente piacevole l'idea del contatto tra due corpi nudi. Per rispondere alla domanda "Il sesso è intimità?", direi che nel mio caso è molto più intimo un semplice bacio, ma posso comprendere che per le altre persone il sesso sia intimo, come per me, ad esempio, lo è l'autoerotismo.
A me diciamo che è successa la cosa opposta: ogni volta che ho avuto momenti di "intimità" con qualcuno i "sentimenti" che credevo di provare per quella persona sono svaniti. Non credo di aver paura dell'intimità, non me ne vergogno neppure, ma trovo imbarazzante e per niente piacevole l'idea del contatto tra due corpi nudi. Per rispondere alla domanda "Il sesso è intimità?", direi che nel mio caso è molto più intimo un semplice bacio, ma posso comprendere che per le altre persone il sesso sia intimo, come per me, ad esempio, lo è l'autoerotismo.
Lunedì, 04/02/2019 alle 00:53
Delirio hai colto quello che intendevo, ho letto tanti messaggi di tante persone, che più che asessuali sono palesemente evitanti purtroppo per loro. Certo questo non significa che tutti gli asessuali in realtà rientrino in questa casistica.
Mi è piaciuto un sacco il riferimento a dexter che mi ero ripromessa di vedere e alla fine non ho visto.
Il mio sicuramente non era un discorso per incitare tutti ad affrontare i proprio fantasmi e risvegliarsi non asessuali, per me per esempio l'initmità è una cosa importante ma che suscita interesse in modo inferiore rispetto alla maggior parte del genere umano, soprattutto in modo discontinuo ed altalenante.
Carousel io di asessualitá sicuramente non me ne intendo, ma trovo particolare e interessante la tua reazione alla cosa.. mi chiedo se la vivessi come una forzatura da parte dell'altra persona perchè arrivare addirittura a ricredersi sull'altro è una reazione bella forte alla cosa.
Delirio hai colto quello che intendevo, ho letto tanti messaggi di tante persone, che più che asessuali sono palesemente evitanti purtroppo per loro. Certo questo non significa che tutti gli asessuali in realtà rientrino in questa casistica.
Mi è piaciuto un sacco il riferimento a dexter che mi ero ripromessa di vedere e alla fine non ho visto.
Il mio sicuramente non era un discorso per incitare tutti ad affrontare i proprio fantasmi e risvegliarsi non asessuali, per me per esempio l'initmità è una cosa importante ma che suscita interesse in modo inferiore rispetto alla maggior parte del genere umano, soprattutto in modo discontinuo ed altalenante.
Carousel io di asessualitá sicuramente non me ne intendo, ma trovo particolare e interessante la tua reazione alla cosa.. mi chiedo se la vivessi come una forzatura da parte dell'altra persona perchè arrivare addirittura a ricredersi sull'altro è una reazione bella forte alla cosa.
Ospite734
Lunedì, 04/02/2019 alle 11:14
A me questo articolo è piaciuto perchè parla di intimità a 360 gradi, come capacità e desiderio di instaurare relazioni profonde ed autentiche, non solo all'interno della coppia ma in generale (si parla anche di amore verso i figli...). L'intimità comprende molti aspetti : emotivo, mentale, fisico, sessuale, e ritengo che non sempre tutte le componenti siano in "armonia" tra di loro. L'esempio di persone che fanno sesso pur non essendo in una relazione di intimità penso che sia abbastanza comune. Il desiderio di intimità e allo stesso tempo la paura di essa sono dovute, credo, al fatto che sono strettamente legate con il nostro essere veramente per quello che siamo e pertanto da un lato il bisogno di essere amati ed amare in modo autentico e dall'altro la vulnerabilità che ne consegue.
Per quel che riguarda l'evitamento direi che non accade solamente per l'intimità sessuale, ma per tutte le forme di intimità.
Parlando di intimità sessuale trovo molto difficile distinguere ciò che è evitamento da ciò che è qualcosa che non piace, non fa parte di... In quanto prima o poi le persone possono vivere purtroppo alcune esperienze molto dolorose, che naturalmente cercano di non ripetere. Se salgo sulle montagne russe e poi sto male per due ore, nessuno mi convincerà a tornarci perchè ritiene che sia molto bello. Per me non lo è... E' una fobia o sono io che vivo male questa cosa?
Voglio dire che è abbastanza difficile incasellare le persone in evitanti (pertanto fobici) e asessuali. Almeno questo è il mio pensiero. Poi sono convinta che sempre si debba rimanere "elastici" e possibilisti, forse proprio perchè ciò che riteniamo di dover evitare, potrebbe presentarsi sotto forma diversa o in situazioni diverse, o potremmo essere cambiati noi stessi...
A me questo articolo è piaciuto perchè parla di intimità a 360 gradi, come capacità e desiderio di instaurare relazioni profonde ed autentiche, non solo all'interno della coppia ma in generale (si parla anche di amore verso i figli...). L'intimità comprende molti aspetti : emotivo, mentale, fisico, sessuale, e ritengo che non sempre tutte le componenti siano in "armonia" tra di loro. L'esempio di persone che fanno sesso pur non essendo in una relazione di intimità penso che sia abbastanza comune. Il desiderio di intimità e allo stesso tempo la paura di essa sono dovute, credo, al fatto che sono strettamente legate con il nostro essere veramente per quello che siamo e pertanto da un lato il bisogno di essere amati ed amare in modo autentico e dall'altro la vulnerabilità che ne consegue.
Per quel che riguarda l'evitamento direi che non accade solamente per l'intimità sessuale, ma per tutte le forme di intimità.
Parlando di intimità sessuale trovo molto difficile distinguere ciò che è evitamento da ciò che è qualcosa che non piace, non fa parte di... In quanto prima o poi le persone possono vivere purtroppo alcune esperienze molto dolorose, che naturalmente cercano di non ripetere. Se salgo sulle montagne russe e poi sto male per due ore, nessuno mi convincerà a tornarci perchè ritiene che sia molto bello. Per me non lo è... E' una fobia o sono io che vivo male questa cosa?
Voglio dire che è abbastanza difficile incasellare le persone in evitanti (pertanto fobici) e asessuali. Almeno questo è il mio pensiero. Poi sono convinta che sempre si debba rimanere "elastici" e possibilisti, forse proprio perchè ciò che riteniamo di dover evitare, potrebbe presentarsi sotto forma diversa o in situazioni diverse, o potremmo essere cambiati noi stessi...
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