Sabato, 01/12/2018 alle 17:41
Volevo condividere con voi ciò che ho letto oggi su alcuni articoli di giornale che riportano un'anticipazione del libro- intervista a Papa Francesco. In poche parole il Papa dice chiaramente che non c'è posto per gli omosessuali all'interno della vita consacrata e sacerdotale. Si dice che " I sacerdoti, i religiosi e le donne omosessuali, devono essere esortati a vivere pienamente il celibato e, soprattutto, ad essere squisitamente responsabili, cercando di non scandalizzare, vivendo una doppia vita, né le loro comunità né il santo popolo fedele di Dio. È meglio che lasciano il ministero o la loro vita consacrata piuttosto che vivere una doppia vita"." Mi pare che si ribadisca il concetto di peccato e malattia legato all'omosessualità. In fondo la doppia vita non potrebbe viverla anche chi è eterosessuale?
Che tristezza! Mi chiedo se la condizione di eterosessualità garantisca veramente una capacità di servizio e relazione autentica da parte di religiosi/religiose. Per quanto questo Papa mi piaccia, alcune cose davvero mi fanno sentire la Chiesa (almeno quella "ufficiale") lontana, lontana...

Discussioni attive
RISPONDI
Ospite734
Sabato, 01/12/2018 alle 19:28
questo papa dice le cose che la chiesa dice da secoli, anche se papa non può sovvertire le regole. Io sono ateo e mi dispiace solo per chi crede a questa banda di pedofili multimiliardari. scusate i francesismi...
questo papa dice le cose che la chiesa dice da secoli, anche se papa non può sovvertire le regole. Io sono ateo e mi dispiace solo per chi crede a questa banda di pedofili multimiliardari. scusate i francesismi...
Sabato, 01/12/2018 alle 20:46
Ma sai Claudia, quello dell'omofobia è un caso particolarmente severo della generale sessuofobia che ha caratterizzato e tuttora caratterizza il cristianesimo cattolico. Il comune denominatore di fondo è il totale rigetto di qualunque aspetto ludico del sesso che si possa considerare come non strettamente correlato all'attività riproduttiva ed in questo senso anche la sessualità etero ufficiale è stata ed è caricata di pesanti gravami che quelli della nostra generazione ancora ben ricordano. Personalmente non mi posso definire cristiano ma chi sentisse la mancanza del cristianesimo potrebbe provare almeno a cambiare setta o a unirsi a quello sparuto gruppo di congiurati in odore di eresia/sospensione a divinis che va sotto il nome di Progetto/Gruppo Gionata che si illudono di poter cambiare le cose dall'interno ^_^.
Ma sai Claudia, quello dell'omofobia è un caso particolarmente severo della generale sessuofobia che ha caratterizzato e tuttora caratterizza il cristianesimo cattolico. Il comune denominatore di fondo è il totale rigetto di qualunque aspetto ludico del sesso che si possa considerare come non strettamente correlato all'attività riproduttiva ed in questo senso anche la sessualità etero ufficiale è stata ed è caricata di pesanti gravami che quelli della nostra generazione ancora ben ricordano. Personalmente non mi posso definire cristiano ma chi sentisse la mancanza del cristianesimo potrebbe provare almeno a cambiare setta o a unirsi a quello sparuto gruppo di congiurati in odore di eresia/sospensione a divinis che va sotto il nome di Progetto/Gruppo Gionata che si illudono di poter cambiare le cose dall'interno ^_^.
Sabato, 01/12/2018 alle 22:33
Io vedo la questione in modo molto semplice e, grossomodo, mi riallaccio al discorso fatto da Agis.
Il cattolocesiomo è un'istituzione religiosa che ha i suoi precetti, in questo caso, il rifiuto dell'omosessualità è solo uno di questi, similmente al celibato per i sacerdoti, per esempio.
Nessuno obbliga nessuno ad essere cattolico, quindi, nessuno obbliga nessuno ad accettare tali precetti.
Se certe cose del cattolicesimo non piacciono, non siate cattolici; si può comunque essere cristiani e vivere da tali in altre istituzioni o gruppi o individualmente.
All'interno dell'ideologia e fede cristiana ci sta il cattolicesimo, che è un'istituzione religiosa, gruppo religioso o setta (come preferite chiamarlo), essa ha giustamente delle leggi, regole e dei precetti guida, chi ne fa parte deve accettarli; per il resto, chiunque è libero di non farne parte e tirarsene fuori, giustamente direi, quindi lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!
Io vedo la questione in modo molto semplice e, grossomodo, mi riallaccio al discorso fatto da Agis.
Il cattolocesiomo è un'istituzione religiosa che ha i suoi precetti, in questo caso, il rifiuto dell'omosessualità è solo uno di questi, similmente al celibato per i sacerdoti, per esempio.
Nessuno obbliga nessuno ad essere cattolico, quindi, nessuno obbliga nessuno ad accettare tali precetti.
Se certe cose del cattolicesimo non piacciono, non siate cattolici; si può comunque essere cristiani e vivere da tali in altre istituzioni o gruppi o individualmente.
All'interno dell'ideologia e fede cristiana ci sta il cattolicesimo, che è un'istituzione religiosa, gruppo religioso o setta (come preferite chiamarlo), essa ha giustamente delle leggi, regole e dei precetti guida, chi ne fa parte deve accettarli; per il resto, chiunque è libero di non farne parte e tirarsene fuori, giustamente direi, quindi lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!

Ospite734
Sabato, 01/12/2018 alle 23:22
"Se certe cose del cattolicesimo non piacciono, non siate cattolici;lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!" Quindi Delirio non ha senso esprimere un proprio disappunto? Un 'idea contraria?
E' chiaro che non mi riconosco in questa Chiesa, ma penso di poter anche dire qualcosa a proposito ( se non altro in quanto battezzata e avendone fatto parte per molto tempo). Pensa solo alla ripercussione culturale che hanno certe affermazioni che la chiesa fa...Sono comunque molti i cristiano-cattolici nel mondo. Pensa alla sofferenza che ha provocato e che ancora provoca in alcune persone che si riconosco nel messaggio evangelico ma vengono esclusi dalla comunità cristiana.
E' vero che da sempre ci sono alcuni dogmi, ma nel tempo c'è stata anche un'evoluzione, altrimenti ci sarebbe ancora la Santa Inquisizione e brucerebbero le streghe...
Agis, non sapevo che esistesse il progetto Gionata. Immagino che per alcune persone credenti sia molto doloroso essere esclusi e scartati per il proprio orientamento sessuale. Ribadisco che lo trovo triste. Molto.
"Se certe cose del cattolicesimo non piacciono, non siate cattolici;lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!" Quindi Delirio non ha senso esprimere un proprio disappunto? Un 'idea contraria?
E' chiaro che non mi riconosco in questa Chiesa, ma penso di poter anche dire qualcosa a proposito ( se non altro in quanto battezzata e avendone fatto parte per molto tempo). Pensa solo alla ripercussione culturale che hanno certe affermazioni che la chiesa fa...Sono comunque molti i cristiano-cattolici nel mondo. Pensa alla sofferenza che ha provocato e che ancora provoca in alcune persone che si riconosco nel messaggio evangelico ma vengono esclusi dalla comunità cristiana.
E' vero che da sempre ci sono alcuni dogmi, ma nel tempo c'è stata anche un'evoluzione, altrimenti ci sarebbe ancora la Santa Inquisizione e brucerebbero le streghe...
Agis, non sapevo che esistesse il progetto Gionata. Immagino che per alcune persone credenti sia molto doloroso essere esclusi e scartati per il proprio orientamento sessuale. Ribadisco che lo trovo triste. Molto.
Sabato, 01/12/2018 alle 23:33
La santa inquisizione c'era quando il cattolicesimo era un obbligo. Mi pare di essermi già espressa sul fatto che la libertà di non appartenere alla Chiesa sia oltremodo giusta. Tra l'altro, mi pare che "non uccidere" fosse fra i comandamenti e non credo che quei geniacci che bruciavano gente sui roghi lo rispettassero molto.
Per il resto, Claudia, prova a non prendere male e a modo tuo le mie affermazioni: non ti ho detto che non puoi criticare, tu sei libera di fare tutto quello che ti pare, così come io sono libera di dire che "lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!".
La santa inquisizione c'era quando il cattolicesimo era un obbligo. Mi pare di essermi già espressa sul fatto che la libertà di non appartenere alla Chiesa sia oltremodo giusta. Tra l'altro, mi pare che "non uccidere" fosse fra i comandamenti e non credo che quei geniacci che bruciavano gente sui roghi lo rispettassero molto.
Per il resto, Claudia, prova a non prendere male e a modo tuo le mie affermazioni: non ti ho detto che non puoi criticare, tu sei libera di fare tutto quello che ti pare, così come io sono libera di dire che "lamentarsi di un ordinamento non imposto e delle sue regole mi pare superfluo, proprio perché nessuno ci obbliga a far parte di esso!".

Domenica, 02/12/2018 alle 15:55
Claudia wrote: Agis, non sapevo che esistesse il progetto Gionata. Immagino che per alcune persone credenti sia molto doloroso essere esclusi e scartati per il proprio orientamento sessuale. Ribadisco che lo trovo triste. Molto.
Sì Claudia d'accordo. E' caso che si può considerar triste ma chi si pensi appartenente ad una qualsiasi setta religiosa cristiana o genericamente religiosa che, in quanto tale, è fondata su una dogmatica, non si rende conto, a mio avviso, di cadere in contraddizione nel momento stesso in cui ne metta in discussione il dogmatismo fondativo e, purtroppo, né in termini scientifici né tanto meno, come in questo caso, in termini normativi è consentito contraddirsi. Visto che ascolto molto spesso le ragioni e le argomentazioni dei miei principali oppositori politico/ideologici tipo la Silvana De Mari, ricordo anni fa di aver ascoltato via radio una catechesi di padre Livio Fanzaga (quello di Radio Maria per intenderci) con la quale non potei evitare di concordare su un piano logico. Lì non si parlava neppure di omosessualità ma dell'obbligo tipicamente cattolico di castità pre-matrimoniale dei futuri coniugi etero. Lui diceva sostanzialmente una cosa tipo:" cari ragazzi, volete far sesso prima del matrimonio? D'accordo, affari vostri. In questo caso potete essere protestanti ma non siete cattolici; potete essere atei ma non siete cattolici; potete essere buddhisti ma non siete cattolici ecc. ecc.
E naturalmente non è che potessi coglierlo in difetto di logica in quel contesto. Ovvio poi che da qui il discorso andrebbe allargato con il chiedersi perché si debba abbracciare un atteggiamento dogmatico e diventare adepti di una religione che non crea mai una chiesa se non è totalitaria sui suoi dogmi a scapito di altri possibili atteggiamenti
Claudia wrote: Agis, non sapevo che esistesse il progetto Gionata. Immagino che per alcune persone credenti sia molto doloroso essere esclusi e scartati per il proprio orientamento sessuale. Ribadisco che lo trovo triste. Molto.
Sì Claudia d'accordo. E' caso che si può considerar triste ma chi si pensi appartenente ad una qualsiasi setta religiosa cristiana o genericamente religiosa che, in quanto tale, è fondata su una dogmatica, non si rende conto, a mio avviso, di cadere in contraddizione nel momento stesso in cui ne metta in discussione il dogmatismo fondativo e, purtroppo, né in termini scientifici né tanto meno, come in questo caso, in termini normativi è consentito contraddirsi. Visto che ascolto molto spesso le ragioni e le argomentazioni dei miei principali oppositori politico/ideologici tipo la Silvana De Mari, ricordo anni fa di aver ascoltato via radio una catechesi di padre Livio Fanzaga (quello di Radio Maria per intenderci) con la quale non potei evitare di concordare su un piano logico. Lì non si parlava neppure di omosessualità ma dell'obbligo tipicamente cattolico di castità pre-matrimoniale dei futuri coniugi etero. Lui diceva sostanzialmente una cosa tipo:" cari ragazzi, volete far sesso prima del matrimonio? D'accordo, affari vostri. In questo caso potete essere protestanti ma non siete cattolici; potete essere atei ma non siete cattolici; potete essere buddhisti ma non siete cattolici ecc. ecc.
E naturalmente non è che potessi coglierlo in difetto di logica in quel contesto. Ovvio poi che da qui il discorso andrebbe allargato con il chiedersi perché si debba abbracciare un atteggiamento dogmatico e diventare adepti di una religione che non crea mai una chiesa se non è totalitaria sui suoi dogmi a scapito di altri possibili atteggiamenti

Ospite734
Domenica, 02/12/2018 alle 16:30
Capisco la possibilità di aderire o meno a delle prescrizioni, essere più o meno in linea e quindi essere giustamente dentro o fuori rispetto a ciò che è previsto in modo dogmatico. Ciò che mi irrita è l'esclusione in base ad un modo di essere. L'orientamento sessuale non è una scelta, e quindi la chiesa emette un giudizio di esclusione a prescindere dall'aderire o meno alle norme prescritte...Se sei omosessuale sei "sbagliato". E' un giudizio sulla persona. Io lo trovo grave. Forse è scontato, ma a me questo provoca molto fastidio.
Capisco la possibilità di aderire o meno a delle prescrizioni, essere più o meno in linea e quindi essere giustamente dentro o fuori rispetto a ciò che è previsto in modo dogmatico. Ciò che mi irrita è l'esclusione in base ad un modo di essere. L'orientamento sessuale non è una scelta, e quindi la chiesa emette un giudizio di esclusione a prescindere dall'aderire o meno alle norme prescritte...Se sei omosessuale sei "sbagliato". E' un giudizio sulla persona. Io lo trovo grave. Forse è scontato, ma a me questo provoca molto fastidio.
Domenica, 02/12/2018 alle 16:48
No Claudia, il giudizio non è sulla persona, è sempre sul comportamento (sesso con finalità non-riproduttive)
No Claudia, il giudizio non è sulla persona, è sempre sul comportamento (sesso con finalità non-riproduttive)
Ospite734
Domenica, 02/12/2018 alle 17:52
Considerato che si parla di religiosi e religiose, pertanto obbligati al celibato, che differenza fa essere omosessuali o eterosessuali? La differenza sta nell'indicare i primi come "sbagliati" e i secondi come normali, secondo me. Poi posso capire tutte le implicazioni legate all'amore omosessuale nei seminari, dove ci sono solo uomini...O nelle congragazioni femminili dove ci sono solo donne, ma questa è un'altra cosa.
Considerato che si parla di religiosi e religiose, pertanto obbligati al celibato, che differenza fa essere omosessuali o eterosessuali? La differenza sta nell'indicare i primi come "sbagliati" e i secondi come normali, secondo me. Poi posso capire tutte le implicazioni legate all'amore omosessuale nei seminari, dove ci sono solo uomini...O nelle congragazioni femminili dove ci sono solo donne, ma questa è un'altra cosa.
RISPONDI