Giovedì, 15/11/2018 alle 21:12
non so, io credo che l'amore (romantico) sia una specie di ossessione, non si fa che pensare a quella persona, ad un certo punto ci rimane impressa nell'inconscio una certa immagine di una persona e continuiamo ad andare avanti con quella (anche se questa persona cambia o si comporta male noi continuiamo a giustificarla e vederla sempre allo stesso modo in base alla prima immagine impressa; essendo un'ossessione (un disco incantanto sempre sullo stesso punto) non è aderente alla realtà, viaggia per conto suo, e quindi ci porta fuori rotta;
proprio l'altro giorno ho letto un articolo sulla stimolazione magnetica transcranica, che è in grado di rimuovere i blocchi, le ossessioni, le dipendenze affettive, non chè altri tipi di dipendenze (droga, alcol, gioco, sesso ecc.), insomma il cervello verrebbe come dire, disinceppato, per riprendere a funzionare in modo normale; quindi per fare un es. se io oggi fossi pazza di una persona, domani mi sottopongo a questo procedimento,
dopodomani posso vivere tranquillamente e serenamente anche da sola, o incontrare tranquillamente e serenamente altre persone;
a cosa si riduce l'amore romantico ?
altra faccenda è l'attrazione fisica, che induce a frequentarsi spesso e quindi dopo un po' di tempo comporta un'abitudine, un attaccamento (anche qui in base a delle impressioni, dei ricordi, ma non a livello di ossessioni), la costruzione di una famiglia, una casa, una rete di parenti e amici, e quindi la convinzione di non poter vivere senza l'altro; si tratta però di una convinzione più aderente alla realtà;
(sempre secondo me, ovvio)
Viandante
Età: 31
Località: BO, Emilia-Romagna

Giovedì, 15/11/2018 alle 21:44
A proposito... Giusto recentemente, mentre studiavo dal testo di neurobiologia, mi sono letto un capitolo intitolato: "The science of love (or, love as a drug)". In sintesi, l'amore porta ad attivare aree cerebrali collegate a meccanismi di ricompensa e di rinforzo, le stesse aree che sono associate alla dipendenza da droghe. Poi si specula sul fatto che l'amore abbia un ruolo funzionale nel garantire l'esclusivita' nell'accoppiamento e un aumento nella cooperazione per crescere la prole. Infine, l'autore chiosa con una nota dolente per gli asessuali aromantici, dicendo che l'amore puo' si essere considerato simile ad una droga, ma nella migliore delle eccezioni, dato che trovare l'amore puo' essere un'esperienza altamente terapeutica.
Venerdì, 16/11/2018 alle 09:03
mah, intanto più ne sappiamo e meno soffriamo, cerchiamo di prevenire e di sanare, e questo penso sia già una buona cosa, Viandante, per il resto se uno si trova bene con se stesso e/o con un'altra persona, c'è anche un po' di gioia, almeno per un certo tempo