Martedì, 09/10/2018 alle 02:23
Vi siete mai trovati in una situazione in cui in gruppo raccontano le loro esperienze sessuali, divertenti o serie che siano, ma tu non hai nulla da raccontare? Se si, come affrontate ciò? Ho legato ultimamente tanto con un amico che mi racconta spesso delle sue conquiste, piccole avventure... l'idea di non poter raccontare nulla mi dà un po di ansia per il semplice fatto che ritengo il mio essere asessuale una cosa privata e che anche se lo spiegassi non verrebbe capita/presa seriamente. Come vi comportate in situazioni simili?

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Ospite1230
Martedì, 09/10/2018 alle 15:51
Contenuto rimosso dall'Amministrazione.
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Martedì, 09/10/2018 alle 18:04
Si. Ti racconto questa storia terribile (anche se in realta' non mi ha toccato piu' di tanto; sara' che con il tempo sono sempre piu' abile a fregarmene altamente di cosa pensano gli altri...). Comunque, era un capodanno e stavamo facendo uno di quei giochi alcolici dove vengono estratte delle frasi che costringono alcune persone a bere. La frase fu' qualcosa del tipo: "bevano tutti quelli che non sono mai stati fidanzati per almeno due anni". Beh, l'unico che dovette bere fui io...
Comunque tornando a situazioni piu' normali, generalmente una persona capisce se non vuoi parlare di qualcosa e non insiste. Quindi in quelle situazioni semplicemente me ne sto li ad ascoltare e non dico niente. Personalmente con la maggior parte dei miei amici non sento la minima pressione e quelle volte che mi e' stato chiesto direttamente, mi e' bastato dire qualcosa come "Boh, non e' il momento" (che e' una risposta tecnicamente corretta, anche se probabilmente e' un momento che dura tutta la vita). Quelle poche persone che sono state insistenti, che non erano amici, ma conoscenti (tipo colleghi di lavoro gradassi), rispondevo qualcosa del tipo "Ma che cazzo te ne frega a te, fatti i cazzi tuoi". Ma sono casi isolati.
Comunque, secondo me la cura base per questi problemi e' sviluppare la capacita' di fregarsene bellamente di cosa pensano gli altri. Magari ci vuole tempo e fatica, ma credo sia un investimento che si ripaga nel tempo.
Si. Ti racconto questa storia terribile (anche se in realta' non mi ha toccato piu' di tanto; sara' che con il tempo sono sempre piu' abile a fregarmene altamente di cosa pensano gli altri...). Comunque, era un capodanno e stavamo facendo uno di quei giochi alcolici dove vengono estratte delle frasi che costringono alcune persone a bere. La frase fu' qualcosa del tipo: "bevano tutti quelli che non sono mai stati fidanzati per almeno due anni". Beh, l'unico che dovette bere fui io...

Comunque tornando a situazioni piu' normali, generalmente una persona capisce se non vuoi parlare di qualcosa e non insiste. Quindi in quelle situazioni semplicemente me ne sto li ad ascoltare e non dico niente. Personalmente con la maggior parte dei miei amici non sento la minima pressione e quelle volte che mi e' stato chiesto direttamente, mi e' bastato dire qualcosa come "Boh, non e' il momento" (che e' una risposta tecnicamente corretta, anche se probabilmente e' un momento che dura tutta la vita). Quelle poche persone che sono state insistenti, che non erano amici, ma conoscenti (tipo colleghi di lavoro gradassi), rispondevo qualcosa del tipo "Ma che cazzo te ne frega a te, fatti i cazzi tuoi". Ma sono casi isolati.
Comunque, secondo me la cura base per questi problemi e' sviluppare la capacita' di fregarsene bellamente di cosa pensano gli altri. Magari ci vuole tempo e fatica, ma credo sia un investimento che si ripaga nel tempo.
Martedì, 09/10/2018 alle 18:50
>> era un capodanno e stavamo facendo uno di quei giochi alcolici dove vengono estratte delle frasi che costringono alcune persone a bere
Tu quoque? Anche a me è capitata la stessa cosa, la domanda non era la stessa ma era circa imbarazzante uguale come situazione.
Comunque concordo, "basta" imparare a fregarsene di quello che dicono o pensano gli altri.
>> era un capodanno e stavamo facendo uno di quei giochi alcolici dove vengono estratte delle frasi che costringono alcune persone a bere
Tu quoque? Anche a me è capitata la stessa cosa, la domanda non era la stessa ma era circa imbarazzante uguale come situazione.
Comunque concordo, "basta" imparare a fregarsene di quello che dicono o pensano gli altri.
Martedì, 09/10/2018 alle 18:59
In effetti anche io col tempo ho imparato a fregarmene ma, in un gruppo di ragazzi principalmente maschi, è facile almeno per me provare un certo imbarazzo. Potrei apertamente parlarne con questo mio amico, che definirei un fratello, ma per assurdo quelle poche volte che ne ho parlato con amici stretti credevo fossi poi visto con occhi diversi e etichettato come strano, quando invece quello a cambiare nei loro confronti sono stato io. Non so spiegarmi il perchè, ma è cosi. Detto ciò, mi consigliate di parlarne con chi voglio davvero bene? O semplicemente sto al gioco e alle conversazioni di quel tipo?
In effetti anche io col tempo ho imparato a fregarmene ma, in un gruppo di ragazzi principalmente maschi, è facile almeno per me provare un certo imbarazzo. Potrei apertamente parlarne con questo mio amico, che definirei un fratello, ma per assurdo quelle poche volte che ne ho parlato con amici stretti credevo fossi poi visto con occhi diversi e etichettato come strano, quando invece quello a cambiare nei loro confronti sono stato io. Non so spiegarmi il perchè, ma è cosi. Detto ciò, mi consigliate di parlarne con chi voglio davvero bene? O semplicemente sto al gioco e alle conversazioni di quel tipo?
Martedì, 09/10/2018 alle 20:03
>> Tu quoque? ...



>> Detto ciò, mi consigliate di parlarne con chi voglio davvero bene? O semplicemente sto al gioco e alle conversazioni di quel tipo?
Boh. Fai te quello che preferisci... Personalmente stare al gioco lo trovo tedioso, impegnativo e oltretutto mi fa sentire un'idiota. Quindi non sto al gioco. Allo stesso tempo non ne ho mai veramente parlato con amici o parenti (solo alla sciagurata che ho conosciuto recentemente; ma l'ho fatto piu' per rispetto nei suoi confronti). Comunque prima di fare outing dovrei innanzitutto fare maggiore chiarezza con me stesso e visto quanto sono scettico, mi ci vorranno almeno altri dieci anni

>> Tu quoque? ...



>> Detto ciò, mi consigliate di parlarne con chi voglio davvero bene? O semplicemente sto al gioco e alle conversazioni di quel tipo?
Boh. Fai te quello che preferisci... Personalmente stare al gioco lo trovo tedioso, impegnativo e oltretutto mi fa sentire un'idiota. Quindi non sto al gioco. Allo stesso tempo non ne ho mai veramente parlato con amici o parenti (solo alla sciagurata che ho conosciuto recentemente; ma l'ho fatto piu' per rispetto nei suoi confronti). Comunque prima di fare outing dovrei innanzitutto fare maggiore chiarezza con me stesso e visto quanto sono scettico, mi ci vorranno almeno altri dieci anni


Mercoledì, 10/10/2018 alle 20:46
Sì sono d'accordo, non dovresti provare a stare al gioco lo stesso, perché sembreresti anche falso. Capisco che crea imbarazzo (anche io con la mia compagnia di amici mi sento allo stesso modo), però puoi sempre evitare di rispondere e "sorridere annuire", magari dopo un po' capiscono da soli.
Eviterei di spiegare per filo e per segno, sia perché in fondo sono fatti tuoi, sia perché potresti esser guardato come un marziano. E non è vero che chi ti vuole bene ti capisce, almeno non subito. Qualcuno potrebbe comunque metterci un po' di tempo.
Sì sono d'accordo, non dovresti provare a stare al gioco lo stesso, perché sembreresti anche falso. Capisco che crea imbarazzo (anche io con la mia compagnia di amici mi sento allo stesso modo), però puoi sempre evitare di rispondere e "sorridere annuire", magari dopo un po' capiscono da soli.
Eviterei di spiegare per filo e per segno, sia perché in fondo sono fatti tuoi, sia perché potresti esser guardato come un marziano. E non è vero che chi ti vuole bene ti capisce, almeno non subito. Qualcuno potrebbe comunque metterci un po' di tempo.
Ospite1177
Giovedì, 11/10/2018 alle 08:46
Piuttosto che stare al gioco e inventare stupidaggini, puoi semplicemente dire che per te alcune cose sono private e non ti va di sbandierarle ai quattro venti senza un motivo.
Di certo se sono amici, non ti giudicheranno per questo.
Piuttosto che stare al gioco e inventare stupidaggini, puoi semplicemente dire che per te alcune cose sono private e non ti va di sbandierarle ai quattro venti senza un motivo.
Di certo se sono amici, non ti giudicheranno per questo.
Giovedì, 11/10/2018 alle 09:51
Sono d'accordo con chi, prima di me, ha scritto di presentare la questione come una cosa intima e quindi privata.
La cosa fondamentale è non farsi vedere in imbarazzo o a disagio, perché in quel caso gli interlocutori potrebbero diventare insistenti o ridicolizzanti.
Basta restare tranquilli e risoluti, in modo da veicolare il messaggio che non c'è alcun problema nella sfera sessuale, ma solo giusta riservatezza.
Sono d'accordo con chi, prima di me, ha scritto di presentare la questione come una cosa intima e quindi privata.
La cosa fondamentale è non farsi vedere in imbarazzo o a disagio, perché in quel caso gli interlocutori potrebbero diventare insistenti o ridicolizzanti.
Basta restare tranquilli e risoluti, in modo da veicolare il messaggio che non c'è alcun problema nella sfera sessuale, ma solo giusta riservatezza.

Domenica, 14/10/2018 alle 13:46
Io sinceramente avendo un carattere riservato a prescindere, di certe cose evito di parlarne ma è sin dall'adolescenza che sono così. Le esperienze le ho avute ma mai mai parlato delle mie fidanzate/frequentazioni nei momenti intimi. La trovo una cosa di basso livello aldilà dell'asessualità anche se ce ne sono molti che hanno questa abitudine di raccontarti le loro cose intime una volta che si instaura un certo livello di amicizia, a volte anche conoscenza e magari pensano sia una cosa normale che tu faccia lo stesso con loro. Per cui se posso soprassedere glisso sulla cosa, quando proprio qualcuno mi chiede espressamente, altrettanto espressamente rispondo che certe cose si chiamano private per un motivo..c'è chi la prende un po male (fondamentalmente sono i morbosi e quelli che vivono di pettegolezzi pruriginosi) ma anche chi non va oltre e finisce lì, amici come prima. E' una questione di rispetto di quando uno inizia a conoscerti..a me per esempio la gente che dopo un po mi inquadra sa che non son il tipo da certi discorsi, compagnone quanto vuoi ma certe esternazioni non sono nel mio carattere.
In generale comunque concordo con Delirio e chi prima di lei, non farti vedere in imbarazzo altrimenti rischi di attirare l'attenzione. Calma e gesso, non stai facendo niente di male nel non voler parlare di tue cose private.
Io sinceramente avendo un carattere riservato a prescindere, di certe cose evito di parlarne ma è sin dall'adolescenza che sono così. Le esperienze le ho avute ma mai mai parlato delle mie fidanzate/frequentazioni nei momenti intimi. La trovo una cosa di basso livello aldilà dell'asessualità anche se ce ne sono molti che hanno questa abitudine di raccontarti le loro cose intime una volta che si instaura un certo livello di amicizia, a volte anche conoscenza e magari pensano sia una cosa normale che tu faccia lo stesso con loro. Per cui se posso soprassedere glisso sulla cosa, quando proprio qualcuno mi chiede espressamente, altrettanto espressamente rispondo che certe cose si chiamano private per un motivo..c'è chi la prende un po male (fondamentalmente sono i morbosi e quelli che vivono di pettegolezzi pruriginosi) ma anche chi non va oltre e finisce lì, amici come prima. E' una questione di rispetto di quando uno inizia a conoscerti..a me per esempio la gente che dopo un po mi inquadra sa che non son il tipo da certi discorsi, compagnone quanto vuoi ma certe esternazioni non sono nel mio carattere.
In generale comunque concordo con Delirio e chi prima di lei, non farti vedere in imbarazzo altrimenti rischi di attirare l'attenzione. Calma e gesso, non stai facendo niente di male nel non voler parlare di tue cose private.
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