Sabato, 15/09/2018 alle 18:42
Nella "categoria "graysessuali rientrano tutta una serie di sfumature (chi sta tra i sessuali e gli asessuali). Insomma un bel calderone. Mi ci infilo anche io avendo difficoltà a rientrare in una definizione specifica. Sessuale no (intesa nella norma delle persone sessuali, che poi non so se esista veramente...), non ho dubbi, asessuale neppure.... in quanto non indifferente rispetto al sesso (fantasie, autoerotismo, ci sono...). La discriminante se ho ben capito è l'attrazione di tipo sessuale rispetto alle persone. Ma non è facile per me capire che cosa sia questa attrazione. Di fatto da molti anni non ho più nessun tipo di rapporto fisico con un partner (neppure sentimentale), ma non lo so se conta solo la paura di fare di nuovo delle brutte esperienze (molto dolorose) o se manchi proprio il desiderio in sé. Di fatto l'aspetto sessuale (inteso in una relazione) da molto tempo è uscito dalla mia vita.
Non è che definirmi mi interessi più di tanto, ma penso che la questione delle "etichette" nel sito abbia un qualche peso. Francamente affermazioni tipo "è inutile che un graysessuale approcci un asessuale perché comunque vuole fare del sesso (magari poco o limitato) mentre l'asessuale no" mi mettono un po' in crisi. Penso che vivrei senza problemi in una relazione senza sesso. E ho la sensazione che alcune persone asessuali siano molto selettive rispetto a queste definizioni. Io invece, partendo dalla mia esperienza, non credo che sia tutto così determinato e che a volte tali rigidità ripropongano degli stereotipi di cui un po' tutti abbiamo fatto esperienza.

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Ospite734
Sabato, 15/09/2018 alle 22:32
Condivido pienamente la tua visione. L'amore è fatto di compromessi e non si sceglie di chi innamorarsi, e un compromesso tra un asessuale e un iposessuale (gray, demi) mi sembra molto più raggiungibile che tra un asex e un sex.
Personalmente anch'io, da iposex (ma impegnato con una iposex, quindi ragiono ipoteticamente) penso che sarei anche in grado di rinunciare del tutto alla sessualità di coppia.
Poi, chi vuole, liberissimo di fare selezioni rigide approfondendo e incontrando eventualmente solo asex (sempre che siano in buona fede e abbiano azzeccato la loro identità, a volte a priori è difficile capire come si è realmente, specie se giovani).
Condivido pienamente la tua visione. L'amore è fatto di compromessi e non si sceglie di chi innamorarsi, e un compromesso tra un asessuale e un iposessuale (gray, demi) mi sembra molto più raggiungibile che tra un asex e un sex.
Personalmente anch'io, da iposex (ma impegnato con una iposex, quindi ragiono ipoteticamente) penso che sarei anche in grado di rinunciare del tutto alla sessualità di coppia.
Poi, chi vuole, liberissimo di fare selezioni rigide approfondendo e incontrando eventualmente solo asex (sempre che siano in buona fede e abbiano azzeccato la loro identità, a volte a priori è difficile capire come si è realmente, specie se giovani).
Domenica, 16/09/2018 alle 20:47
E già, non è facile capire cosa sia quest'attrazione
. Credo di capire anch'io il tuo problema Claudia e converrei su molte delle tue considerazioni per cui anche per me commentare non è semplice. Tanto per cominciar da qualche parte, partendo sul piano di una scarna oggettività, con buona pace di chi ideologicamente vorrebbe pervenire ad uguaglianze totali, un dimorfismo di genere, così come esiste spesso in modo ancor più accentuato in altre specie, esiste anche nella nostra.
Nel maschio in età giovanile l'erezione spontanea associata a determinate rappresentazioni e/o fantasie viene spesso utilizzata anche nella comunicazione sociale come segno inequivoco di drive sessuale. Nella donna la questione è sempre apparsa molto più sfumata. Tra vagina e clitoride esiste un dualismo sul quale sono stati versati fiumi d'inchiostro e, per ciò che riguarda il fallocentrismo maschile, mi sentirei di spezzare una lancia a nostro favore. In fin dei conti , non avendo altro che quello in mezzo alle gambe che altro dovremmo fare? E' spesso un padrone esigente quel coso e l'invidia del pene dev'esser senz'altro un'invenzione di qualche maschio invidioso signora mia
.
Scherzi a parte, mentre tra noi maschietti la dialettica rappresentativa spesso si riduce ad un "quella/o mi fa sangue/mi arrapa/me lo fa venir duro come un bastone perché ha un gran petto, delle gran gambe, un gran culo ecc." voi ragazze come comunicate stereotipicamente tra di voi l'interesse sessuale per un un/a vostra/o potenziale lei/lui?
E già, non è facile capire cosa sia quest'attrazione

Nel maschio in età giovanile l'erezione spontanea associata a determinate rappresentazioni e/o fantasie viene spesso utilizzata anche nella comunicazione sociale come segno inequivoco di drive sessuale. Nella donna la questione è sempre apparsa molto più sfumata. Tra vagina e clitoride esiste un dualismo sul quale sono stati versati fiumi d'inchiostro e, per ciò che riguarda il fallocentrismo maschile, mi sentirei di spezzare una lancia a nostro favore. In fin dei conti , non avendo altro che quello in mezzo alle gambe che altro dovremmo fare? E' spesso un padrone esigente quel coso e l'invidia del pene dev'esser senz'altro un'invenzione di qualche maschio invidioso signora mia

Scherzi a parte, mentre tra noi maschietti la dialettica rappresentativa spesso si riduce ad un "quella/o mi fa sangue/mi arrapa/me lo fa venir duro come un bastone perché ha un gran petto, delle gran gambe, un gran culo ecc." voi ragazze come comunicate stereotipicamente tra di voi l'interesse sessuale per un un/a vostra/o potenziale lei/lui?

Lunedì, 24/09/2018 alle 18:32
Se ci si conosce bene, intendo intrriormente, e se si son fatte tante e diverse esperienze, credo che molte cose si possano sapere di sè e degli altri.
Intanto esustono diversi tipi di attrazione, c'è quella sessuale, quella mentale, quella estetica....a quale ti riferisci?
L'attrazione sessuale è biologicamente verificabile e semplicissima: l'uomo ha un'erezione e la donna si inumidisce.
Se poi parliamo di altri tipi di attrazione allora è più complicata la cosa.
Poi sinceramebte non ci trovo nulla di male a definirsi asex così come uno si definisce gay piuttosto che trans.
Se certe definizioni stanno strette ok uno può non utilizzarle ma nemmeno deve obbligare gli altri a non poter essere o non poter cercare delle persone simili.
Credo che ognuno abbia la libertà di scegliere chi vuole conoscere o frequentare o incontrare senza nulla togliere agli altri.
E se io voglio far parte del gruppo dei bonsai e non del tuning devo sentirmi libera di scegliere. Gli altri possono iscriversi o stare con chi vogliono, bonsai e cars e qualsiasi altro tipo ( è solo un esempio).
Ma io per esempio trovo una rispondenza maggiore con chi è asex. È un problema per qualcuno? Devo per forza accettare proposte da gray o da chi cerca qualcosa che non corrisponde alle mie esigenze? Ovviamente no. È solo una scelta e non una discriminazione.
Se ci si conosce bene, intendo intrriormente, e se si son fatte tante e diverse esperienze, credo che molte cose si possano sapere di sè e degli altri.
Intanto esustono diversi tipi di attrazione, c'è quella sessuale, quella mentale, quella estetica....a quale ti riferisci?
L'attrazione sessuale è biologicamente verificabile e semplicissima: l'uomo ha un'erezione e la donna si inumidisce.
Se poi parliamo di altri tipi di attrazione allora è più complicata la cosa.
Poi sinceramebte non ci trovo nulla di male a definirsi asex così come uno si definisce gay piuttosto che trans.
Se certe definizioni stanno strette ok uno può non utilizzarle ma nemmeno deve obbligare gli altri a non poter essere o non poter cercare delle persone simili.
Credo che ognuno abbia la libertà di scegliere chi vuole conoscere o frequentare o incontrare senza nulla togliere agli altri.
E se io voglio far parte del gruppo dei bonsai e non del tuning devo sentirmi libera di scegliere. Gli altri possono iscriversi o stare con chi vogliono, bonsai e cars e qualsiasi altro tipo ( è solo un esempio).
Ma io per esempio trovo una rispondenza maggiore con chi è asex. È un problema per qualcuno? Devo per forza accettare proposte da gray o da chi cerca qualcosa che non corrisponde alle mie esigenze? Ovviamente no. È solo una scelta e non una discriminazione.
Ospite734
Lunedì, 24/09/2018 alle 20:04
Premetto che non voglio obbligare nessuno a fare nulla. E' chiaro che ognuno è libero di scegliere ciò che ritiene più opportuno per sè, ed io penso di essere altrettanto libera di esprimere un mio pensiero. Non condivido il principio, più volte presentato assieme alle definizioni, per cui un iposessuale non è compatibile con un asessuale (nella relazione di coppia). Alla base secondo me ci sta un ragionamento astratto, rigido (asessuale=non sessuale; iposessuale= sessuale pertanto non compatibili) che non tiene conto della varietà delle situazioni. Ci sono iposessuali molto vicini all'asessualità. Penso che questo concetto presentato a persone che si affacciano al sito per capire e conoscere, potrebbe creare delle idee sbagliate. Dico questo perchè ho notato che sul sito si cerca di fare chiarezza ed ordine, ma ritengo che un concetto simile non corrisponda ad un qualche criterio di oggettività. Tutto qua.
Non c'è nulla di male a definirsi asex, se si ritiene di esserlo... Io non penso di esserlo. Non ho del tutto chiaro ancora ciò che sono, e non me ne vergogno.
Ciò che tu indichi come segnale dell'attrazione sessuale nella donna, è per me un vago ricordo. Penso che presupponga comuque una certa confidenza fisica e un legame affettivo che non sperimento da molti anni, per cui il dubbio mi rimane. Penso anche che riconoscere l'attrazione sessuale sia un po' più complicato rispetto a ciò che dici tu, anche perchè sono convinta che tutto abbia origine prima a livello mentale e poi fisico. Almeno io credo di funzionare così.
Premetto che non voglio obbligare nessuno a fare nulla. E' chiaro che ognuno è libero di scegliere ciò che ritiene più opportuno per sè, ed io penso di essere altrettanto libera di esprimere un mio pensiero. Non condivido il principio, più volte presentato assieme alle definizioni, per cui un iposessuale non è compatibile con un asessuale (nella relazione di coppia). Alla base secondo me ci sta un ragionamento astratto, rigido (asessuale=non sessuale; iposessuale= sessuale pertanto non compatibili) che non tiene conto della varietà delle situazioni. Ci sono iposessuali molto vicini all'asessualità. Penso che questo concetto presentato a persone che si affacciano al sito per capire e conoscere, potrebbe creare delle idee sbagliate. Dico questo perchè ho notato che sul sito si cerca di fare chiarezza ed ordine, ma ritengo che un concetto simile non corrisponda ad un qualche criterio di oggettività. Tutto qua.
Non c'è nulla di male a definirsi asex, se si ritiene di esserlo... Io non penso di esserlo. Non ho del tutto chiaro ancora ciò che sono, e non me ne vergogno.
Ciò che tu indichi come segnale dell'attrazione sessuale nella donna, è per me un vago ricordo. Penso che presupponga comuque una certa confidenza fisica e un legame affettivo che non sperimento da molti anni, per cui il dubbio mi rimane. Penso anche che riconoscere l'attrazione sessuale sia un po' più complicato rispetto a ciò che dici tu, anche perchè sono convinta che tutto abbia origine prima a livello mentale e poi fisico. Almeno io credo di funzionare così.
Ospite1081
Lunedì, 24/09/2018 alle 22:18
ciao Claudia, io penso che l'attrazione dipenda dall'interesse e dal bisogno; una volta c'erano poche cose ma si gustavano di più, e interessavano di più; oggi c'è troppo, troppo, troppo di tutto, e subentra la nausea e l'indifferenza, oppure scatta la curiosità per lo svirgolo, l'eccentrico, lo strambo; ho letto un po' di articoli sul bordello delle bambole di Torino che ha già registrato il tutto esaurito, che dire ...
ci sono poi i modelli irragiungibili proposti dalla pubblicità e dai mass media che hanno un effetto altamente deprimente su pensieri e sentimenti (ma non sui consumi come ben sanno produttori e venditori)
ciao Claudia, io penso che l'attrazione dipenda dall'interesse e dal bisogno; una volta c'erano poche cose ma si gustavano di più, e interessavano di più; oggi c'è troppo, troppo, troppo di tutto, e subentra la nausea e l'indifferenza, oppure scatta la curiosità per lo svirgolo, l'eccentrico, lo strambo; ho letto un po' di articoli sul bordello delle bambole di Torino che ha già registrato il tutto esaurito, che dire ...
ci sono poi i modelli irragiungibili proposti dalla pubblicità e dai mass media che hanno un effetto altamente deprimente su pensieri e sentimenti (ma non sui consumi come ben sanno produttori e venditori)
NON RISPONDERE