Salve a tutti, è da un bel po' di tempo ormai che mi scervello su questo punto e spulciando questo forum mi è sembrato di leggere di tante persone profondamente empatiche, intelligenti e aperte al dialogo, per questo ho deciso di scrivere qui per avere un qualche tipo di parere esterno.
So che non è fondamentale darsi etichette per stare bene con se stessi, eppure il provare un costante senso di frustrazione verso una specifica area della propria vita che non si riesce ben ad inquadrare prima o poi ti porta a sentire l'esigenza di capire se anche una mera etichetta possa magari aiutarti a sbrigliare i fili ingarbugliati della situazione.
In pratica io sono una ragazza ( o meglio donna ormai) di 26 anni che ha avuto un'unica relazione amorosa alle sue spalle. Nel corso degli anni ho conosciuto varie persone ( non così tante in verità) verso le quali mi sono sentita anche attratta, ma con le quali nel concreto non sono mai riuscita ad andare al sodo per una mia "incapacità" insomma. Il punto è che informandomi sul tema demisessualità ho letto che la caratteristica base è una mancanza totale di attrazione fisica verso chiunque, che sovviene soltanto nel momento in cui si sviluppa una forte e profonda connessione emotiva e mentale. E quindi veniamo a me. Io penso di provare questa attrazione, tant'è che ho avuto varie cotte nella vita, dove io immaginavo sempre un possibile futuro con la persona, mi batteva il cuore e cose così, ma a conti fatti non avevo mai alcun desiderio sessuale verso di queste, perché per me restavano sempre e comunque degli sconosciuti/amici e l'idea di avere contatti fisici ravvicinati mi infastidiva molto. Infatti quando queste provavano a baciarmi le mie reazioni erano quasi nulle, non provavo coinvolgimento e l'atto del bacio era per me una mera azione meccanica e niente più.
Per questo motivo non sono mai riuscita ad addentrarmi seriamente in una relazione, perché o ponevo fine io alla cosa, dal momento che quella fisicità desiderata dall'altra parte a me non suscitava niente se non molto disagio, oppure l'altra parte pensava che io non la ricambiassi (quando io invece stavo ancora cercando di elaborare i miei sentimenti e capire se riuscivo a guardarle in Quel senso) e quindi rivolgeva la sua attenzione altrove. L'unica relazione l'ho avuta con una persona con cui ho instaurato una profonda amicizia e solo dopo vari mesi ho iniziato a provare io personalmente desiderio sessuale, anche se quando poi ci fu il primo bacio sentii comunque un senso di fastidio e quasi disgusto. Dopo un po' di tempo però il mio desiderio sessuale si accentuò sempre di più fino appunto a diventare sessualmente attiva e ad essere io stessa a ricercare molto frequentemente i contatti. Dunque tutte queste cose mi hanno portato a rispecchiarmi nel concetto di demisessualità, ma mi sono sempre scontrata col punto riguardo l'attrazione fisica, perché io la sperimento molto e magari provo anche ad immaginare di baciare la persona, avere fantasie riguardo a questa, ma quando poi si presenta la possibilità è come se tutto quel desiderio sparisse e io non provassi più nulla se non fastidio. So solo che dentro di me sento che se solo potessi conoscere quella persona più profondamente e intimamente magari inizierei a ricambiare e provare anche concretamente desiderio sessuale, ma il fatto che mi richieda molto tempo in automatico stronca tutti i possibili rapporti.
Scusatemi molto se mi sono dilungata, ma spero davvero che qualcuno abbia la bontà di leggere tutto questo e darmi qualche parere. Ringrazio in ogni caso.

