Domenica, 01/07/2018 alle 19:09
Ciao a tutti, sono un ragazzo di 21 anni felice di aver finalmente capito qualcosa della sua vita. Dopo anni persi nell'incertezza di cosa volessi e di cosa non volessi, finalmente leggendo cosa fosse l'asessualità mi sono sentito capito. Purtroppo la mia paura più grande è quella di rimanere solo , per questo motivo mi sono iscritto. Credo che condividere la vita con una persona vada oltre il rapporto sessuale. Su di me posso dirvi che sono un normalissimo studente universitario innamorato del calcio. Ciao!

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Ospite734
Domenica, 01/07/2018 alle 22:49
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Lunedì, 02/07/2018 alle 00:19
Ciao Frank. Ad essere sinceri anche molti che asessuali non si definiscono condividono la tua idea che una relazione non si limiti al sesso. Neppure a Rocco Siffredi o alle varie porno-star credo sia mai passata per l'anticamera del cervello l'idea di far sesso 24 ore su 24 per un banale principio di realtà: nemo ad impossibilia tenetur. Direi invece che chi, a vario titolo, si trovi a vivere una condizione di asessualità, sarà portato a vivere più intensamente altri aspetti della relazione. E questo non richiede neppure a mio avviso particolari valorizzazioni preventive. Né in positivo né in negativo. In fin dei conti una relazione umana, a prescindere da ulteriori elaborazioni, non richiede che il rispetto di due semplici leggi:
1) bisogna essere (almeno) in due
2) bisogna che piaccia ad entrambi o meglio che tutte le parti possano apprezzarne più il carattere di opportunità che non quello di condizionamento.
Ciao Frank. Ad essere sinceri anche molti che asessuali non si definiscono condividono la tua idea che una relazione non si limiti al sesso. Neppure a Rocco Siffredi o alle varie porno-star credo sia mai passata per l'anticamera del cervello l'idea di far sesso 24 ore su 24 per un banale principio di realtà: nemo ad impossibilia tenetur. Direi invece che chi, a vario titolo, si trovi a vivere una condizione di asessualità, sarà portato a vivere più intensamente altri aspetti della relazione. E questo non richiede neppure a mio avviso particolari valorizzazioni preventive. Né in positivo né in negativo. In fin dei conti una relazione umana, a prescindere da ulteriori elaborazioni, non richiede che il rispetto di due semplici leggi:
1) bisogna essere (almeno) in due
2) bisogna che piaccia ad entrambi o meglio che tutte le parti possano apprezzarne più il carattere di opportunità che non quello di condizionamento.

Lunedì, 02/07/2018 alle 14:14
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