Domenica, 06/05/2018 alle 21:53
Il popolo conta eccome. Tutto si basa sul nostro consenso e tutto accade per nostra responsabilità e non dei politici. Responsabilità significa anche potere. E parte anche (secondo il mio pensiero) dal cercare la liberazione dentro se stessi piuttosto che festeggiarne una preconfezionata e riscaldata una volta l'anno sul calendario. Il cambiamento prima è individuale, poi collettivo.

Discussioni attive
NON RISPONDERE
Ospite829
Domenica, 06/05/2018 alle 22:04
Bingo! sono d'accordo con te! Ponevo in risalto due momenti diversi per l'Italia, che nella prima repubblica, ai tempi di Pietro Nenni, di cui ho letto parte della biografia, otteneva lo Statuto dei Lavoratori. oggi che abbiamo il jobs act, l'art. 18 abolito??? Forse qualcosa da allora è cambiato?!

Bingo! sono d'accordo con te! Ponevo in risalto due momenti diversi per l'Italia, che nella prima repubblica, ai tempi di Pietro Nenni, di cui ho letto parte della biografia, otteneva lo Statuto dei Lavoratori. oggi che abbiamo il jobs act, l'art. 18 abolito??? Forse qualcosa da allora è cambiato?!

Ospite227
Lunedì, 07/05/2018 alle 07:21
Molto daccordo. I politici che abbiamo ce li siamo scelti noi. Se la politica fa schifo e' perche' noi l'accettiamo cosi'. La grande differenza rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto e' che il loro ideale era la dignita personale. Il nostro e' il macchinone e la maglia n.10
In questo senso sono daccordo sul concetto di feste preconfezionate: diventano tali quando se ne dimentica il significato.
Molto daccordo. I politici che abbiamo ce li siamo scelti noi. Se la politica fa schifo e' perche' noi l'accettiamo cosi'. La grande differenza rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto e' che il loro ideale era la dignita personale. Il nostro e' il macchinone e la maglia n.10
In questo senso sono daccordo sul concetto di feste preconfezionate: diventano tali quando se ne dimentica il significato.
Lunedì, 07/05/2018 alle 13:26
Non siamo una società libera e non ci siamo nemmeno vicini. Per l'appunto la colpa non è tanto di veri o presunti oppressori in quanto la massa non la desidera, non siamo pronti a prenderci le responsabilità che ne deriverebbero.
Non siamo una società libera e non ci siamo nemmeno vicini. Per l'appunto la colpa non è tanto di veri o presunti oppressori in quanto la massa non la desidera, non siamo pronti a prenderci le responsabilità che ne deriverebbero.
Lunedì, 07/05/2018 alle 22:48
Infostagno, forse capisco cosa vuoi dire.
Io penso questo:
Le generazioni precedenti non avevano più valori delle generazioni di oggi, avevano valori diversi. E se hanno fatto due guerre mondiali non credo che avessero chissà quali valori da invidiare. Inoltre le generazioni nuove sono anche il risultato di quelle precedenti. Oggi c'è molta superficialità anche perché siamo pieni di oggetti superflui che riteniamo indispensabili e che rappresentano potere sociale. In mezzo a tutto questo caos ci sono molti giovani che i valori li hanno eccome ma sono meno rumorosi del gregge. Oggi c'è molta l'ipocrisia e retorica che annebbia l'oggettività. Una voce fuori dal coro scatena i patolosensibili che giustamente vogliono dormire. E l'ipocrisia come la retorica è noiosa, quindi per adesso il palcoscenico è in mano ai portatori di pensiero unico. Ma sono fiducioso e dico che le cose stanno cambiando in meglio, ci vuole pazienza.
Per quanto mi riguarda, le ricorrenze che dici tu infostagno, non è che hanno perso di significato, semplicemente molte di esse non ne hanno mai avuto uno che rispecchiasse il loro nome
Infostagno, forse capisco cosa vuoi dire.
Io penso questo:
Le generazioni precedenti non avevano più valori delle generazioni di oggi, avevano valori diversi. E se hanno fatto due guerre mondiali non credo che avessero chissà quali valori da invidiare. Inoltre le generazioni nuove sono anche il risultato di quelle precedenti. Oggi c'è molta superficialità anche perché siamo pieni di oggetti superflui che riteniamo indispensabili e che rappresentano potere sociale. In mezzo a tutto questo caos ci sono molti giovani che i valori li hanno eccome ma sono meno rumorosi del gregge. Oggi c'è molta l'ipocrisia e retorica che annebbia l'oggettività. Una voce fuori dal coro scatena i patolosensibili che giustamente vogliono dormire. E l'ipocrisia come la retorica è noiosa, quindi per adesso il palcoscenico è in mano ai portatori di pensiero unico. Ma sono fiducioso e dico che le cose stanno cambiando in meglio, ci vuole pazienza.
Per quanto mi riguarda, le ricorrenze che dici tu infostagno, non è che hanno perso di significato, semplicemente molte di esse non ne hanno mai avuto uno che rispecchiasse il loro nome

Ospite829
Giovedì, 10/05/2018 alle 21:53
complessivamente d'accordo con te!
complessivamente d'accordo con te!

Ospite227
Venerdì, 11/05/2018 alle 07:27
Humm...no. Non è ciò che volevo significare.
Sono in completo disaccordo con la frase " se hanno fatto due guerre mondiali non credo che avessero chissà quali valori da invidiare" e insisto sul significato delle ricorrenze. Il fatto che oggi ci sputiamo sopra non implica che non avessero importanza e significato.
Dopodichè potremmo andare avanti all'infinito a disquisire su cosa sia un valore, un ideale.
Diciamo che quantomeno le generazioni precedenti erano orientate al "noi", le generazioni attuali sono orientate all' "io".
Comunque basta così, non ho piu voglia di continuare
Humm...no. Non è ciò che volevo significare.
Sono in completo disaccordo con la frase " se hanno fatto due guerre mondiali non credo che avessero chissà quali valori da invidiare" e insisto sul significato delle ricorrenze. Il fatto che oggi ci sputiamo sopra non implica che non avessero importanza e significato.
Dopodichè potremmo andare avanti all'infinito a disquisire su cosa sia un valore, un ideale.
Diciamo che quantomeno le generazioni precedenti erano orientate al "noi", le generazioni attuali sono orientate all' "io".
Comunque basta così, non ho piu voglia di continuare

NON RISPONDERE