Lunedì, 16/04/2018 alle 16:53
Il discorso che voglio fare è un po' complicata quindi spero di essere chiara. Spesso nei libri per adolescenti (specialmente ragazze) compaiono le protagoniste che sono le cosiddette "verginelle" ovvero quelle caste e pure, anche se non asessuali perché poi alla fine andranno sempre con il figo di turno. Spesso vedo persone sessuali che si lamentano di ciò perché sostengono che questi libri insegnano a dovere le donne in "santa e puttana", e che sei "santa" sei buona e pura e mentre l'altra opzione è il contrario. Ma per ciò che voglio dire questa non è la cosa importante ma la successiva. Questi libri nonostante hanno le protagoniste "Sante" quindi in teoria e all'apparenza sono dalla loro parte, però Pei nei fatti li descrivono come delle scimunite, totalmente passive, prive di personalità; e/o rompipalle, e alla fine la rivale più "libertina" risulta più simpatica, moderna con carattere. E ora finalmente arrivo al punto. Da asessuale a me da fastidio questa univoca rappresentazione delle ragazze caste (che ok non sono asessuali ma di certo sono più vicine loro a quelle più libertine). Perché non può esistere un libro (moderno, young adult) dove esiste una protagonista che non fa sesso o perché asessuale o per altri motivi ma che ha anche una personalità, non è completamente passiva etcc? Non so ma questi romanzi fanno nascere nella mente di molti l'assioma non fa sesso= non è libera e non ha carattere. E ripeto a me da molto fastidio perché non è assolutamente così.

Discussioni attive
RISPONDI
Lunedì, 16/04/2018 alle 19:11
Il personaggio della donna "casta, buona ed arrendevole" è la materializzazione di un ideale che affonda le radici in una cultura di stampo maschilista le cui origini si perdono nella notte dei tempi, e che in varie zone del mondo è tuttora - purtroppo - in voga.
Basta guardarsi un po' attorno: verginità all'altare, abito bianco, velo sulla testa, donna lava-stira-cucina uomo in ufficio eccetera.
La completa sottomissione al maschio, in natura, rappresenta una "garanzia di esclusività" riguardo alla trasmissione del patrimonio genetico, perché fornisce la certezza di paternità biologica nei confronti della prole: la donna dev'essere casta e pura con tutti, tranne che col marito, personaggio che in genere rappresenta qualche forma di potere (principe azzurro, campione della squadra di baseball e via dicendo).
Insomma, certe cose sono nient'altro che l'"evoluzione" (e lo scrivo apposta tra virgolette) di banali meccanismi primitivi propri del mondo animale.
Cenerentola sposa il principe azzurro (che può permettersi di scegliere qualunque donna del regno, tanto da organizzare una specie di concorso di Miss Italia apposta, manco sfogliasse un catalogo Ikea
). In ciascun branco di leoni, il maschio dominante ha il diritto di accoppiarsi con qualsiasi femmina. È la stessa cosa. 
Il personaggio della donna "casta, buona ed arrendevole" è la materializzazione di un ideale che affonda le radici in una cultura di stampo maschilista le cui origini si perdono nella notte dei tempi, e che in varie zone del mondo è tuttora - purtroppo - in voga.
Basta guardarsi un po' attorno: verginità all'altare, abito bianco, velo sulla testa, donna lava-stira-cucina uomo in ufficio eccetera.
La completa sottomissione al maschio, in natura, rappresenta una "garanzia di esclusività" riguardo alla trasmissione del patrimonio genetico, perché fornisce la certezza di paternità biologica nei confronti della prole: la donna dev'essere casta e pura con tutti, tranne che col marito, personaggio che in genere rappresenta qualche forma di potere (principe azzurro, campione della squadra di baseball e via dicendo).
Insomma, certe cose sono nient'altro che l'"evoluzione" (e lo scrivo apposta tra virgolette) di banali meccanismi primitivi propri del mondo animale.
Cenerentola sposa il principe azzurro (che può permettersi di scegliere qualunque donna del regno, tanto da organizzare una specie di concorso di Miss Italia apposta, manco sfogliasse un catalogo Ikea


Ospite227
Lunedì, 16/04/2018 alle 19:38
Secondo me Il problema è che si è smesso di leggere la letteratura classica - anzi generalmente si è smesso proprio di leggere - perchè considerata, appunto, noiosa, retrograda. E invece è una letteratura ricca di tutte le sfumature umane, con personaggi tutt'altro che passivi, a saper leggere tra le righe. Io però credo che i danni maggiori non li producano i libri di cui tu parli ma la quotidianità, l'esempio negativo e continuo dei media (dalle pubblicità delle automobili, agli show genere "amici" alle serie televisive stile "sex and the city") carichi di aggressività, spregiudicatezza, dissolutezza e corroborati da esempi concreti in personalità di spicco della vita pubblica, che impongono la filosofia del "malandrino è meglio".
Disonestà, malcostume, arroganza, insomma la stronzaggine, sono considerati l'equivalente di un carattere forte e deciso, e visti anche con un pò di invidia e simpatia. Archetipi di una persona di successo che "Sa quello che vuole", che "non deve chiedere mai". Di conseguenza In una tale melma di valori al contrario, la sensibilità, l'umiltà, la morigeratezza si perdono e sono percepiti come debolezza, ingenuità, monotonia, tedio. Questo pregiudizio non è limitato alle sole donne. Anche l'uomo subisce le stesse pressioni. Anzi, forse anche di piu, visto che è tenuto a dimostrare la propria virilità.
Purtroppo è a tuo carico smentire l'assioma "non fa sesso = non è libera e non ha carattere". Magari sottolineando che il carattere manca proprio ha chi non ha il coraggio di essere se stesso.

Secondo me Il problema è che si è smesso di leggere la letteratura classica - anzi generalmente si è smesso proprio di leggere - perchè considerata, appunto, noiosa, retrograda. E invece è una letteratura ricca di tutte le sfumature umane, con personaggi tutt'altro che passivi, a saper leggere tra le righe. Io però credo che i danni maggiori non li producano i libri di cui tu parli ma la quotidianità, l'esempio negativo e continuo dei media (dalle pubblicità delle automobili, agli show genere "amici" alle serie televisive stile "sex and the city") carichi di aggressività, spregiudicatezza, dissolutezza e corroborati da esempi concreti in personalità di spicco della vita pubblica, che impongono la filosofia del "malandrino è meglio".
Disonestà, malcostume, arroganza, insomma la stronzaggine, sono considerati l'equivalente di un carattere forte e deciso, e visti anche con un pò di invidia e simpatia. Archetipi di una persona di successo che "Sa quello che vuole", che "non deve chiedere mai". Di conseguenza In una tale melma di valori al contrario, la sensibilità, l'umiltà, la morigeratezza si perdono e sono percepiti come debolezza, ingenuità, monotonia, tedio. Questo pregiudizio non è limitato alle sole donne. Anche l'uomo subisce le stesse pressioni. Anzi, forse anche di piu, visto che è tenuto a dimostrare la propria virilità.
Purtroppo è a tuo carico smentire l'assioma "non fa sesso = non è libera e non ha carattere". Magari sottolineando che il carattere manca proprio ha chi non ha il coraggio di essere se stesso.

Lunedì, 16/04/2018 alle 22:16
Hai ragione infostagno, i danni non li causano solo i libri che intendo io ma proprio questa mentalità di stronza = figo/ maschio o donna alpha che non si fa mettere in piedi in testa. Forse invece sarebbe ora di capire che le due cose sono differenti.
Hai ragione infostagno, i danni non li causano solo i libri che intendo io ma proprio questa mentalità di stronza = figo/ maschio o donna alpha che non si fa mettere in piedi in testa. Forse invece sarebbe ora di capire che le due cose sono differenti.
Giovedì, 10/05/2018 alle 21:50
Hai ragione. Tra l'altro mi pare ci sia un'altra corrente di pensiero che emerge in alcuni libri che fa passare la donna-uomo che non ha rapporti come una persona sostanzialmente triste, che non si sa divertire, noioso perché non ha vizi (a parte il fatto che ci sono numerosi altri vizi nel mondo
) ecc. Cosa assolutamente falsa a mio avviso.
Hai ragione. Tra l'altro mi pare ci sia un'altra corrente di pensiero che emerge in alcuni libri che fa passare la donna-uomo che non ha rapporti come una persona sostanzialmente triste, che non si sa divertire, noioso perché non ha vizi (a parte il fatto che ci sono numerosi altri vizi nel mondo

Ospite899
Giovedì, 10/05/2018 alle 22:04
a me personalmente frega nulla di cio che fanno passare libri eccetera delle figure femminili... liberta ' assoluta di pensiero e di agire nel rispetto ovviamente qui e ora nel presente!!! .. non e ' una novita' che le societa' siano sempre state maschiliste ... ma ognuna di noi nel suo mondo si rapporti come meglio crede senza doversi sentire giudicata in positivo o in negativo.. per me cio' che altri possono dire su me conta meno di zero .. che mi diano della santa o della puttana ci rido su...
a me personalmente frega nulla di cio che fanno passare libri eccetera delle figure femminili... liberta ' assoluta di pensiero e di agire nel rispetto ovviamente qui e ora nel presente!!! .. non e ' una novita' che le societa' siano sempre state maschiliste ... ma ognuna di noi nel suo mondo si rapporti come meglio crede senza doversi sentire giudicata in positivo o in negativo.. per me cio' che altri possono dire su me conta meno di zero .. che mi diano della santa o della puttana ci rido su...

Venerdì, 11/05/2018 alle 13:51
Immagino sia così perché così sono la maggior parte delle loro lettrici. Così possono identificarsi ed illudersi che nonostante siano prive di valore saranno elette dal vampiro lucente di turno.
Fosse altrimenti significherebbe provocare invidia e senso di inferiorità.
Immagino sia così perché così sono la maggior parte delle loro lettrici. Così possono identificarsi ed illudersi che nonostante siano prive di valore saranno elette dal vampiro lucente di turno.
Fosse altrimenti significherebbe provocare invidia e senso di inferiorità.
Ospite159
Lunedì, 14/05/2018 alle 15:54
Lo sapete che mi piace essere una voce fuori dal coro. Purtroppo le statistiche smentiscono la maggior parte di queste discorsi sull'omologazione del genere.
Se è vero che donna forte = uomo figo, allora non è vero quanto rivelano alcune statistiche, già perchè pare proprio che alla donna non corrisponda affatto un uomo forte. Siamo ancora legati al nostro lato primordiale, prima che al lato mediatico. Ed ecco quindi che alla donna forte non corrisponde proprio un uomo, perchè soprattutto nell'aspetto dell'indipendenza e della evidenziata intelligenza, il maschio ne prende cautamente le distanze. Non c'è tutto questo fascino da novel romantic comedy. L'uomo ha paura di avere come rivale una donna, forte tanto quanto lui. Quindi ancora una volta sebbene capovolto nel suo significato, ci illudiamo di vedere delle donne/ragazze forti indipendenti che corrispondono al modello del super-uomo. Il tutto si limita all'aspetto fisico e alla sottomissione della femmina verso il suo maschio. Che cosa rende forte una donna/ragazza in questa comunicazione: l'essere libera. Ma libera da cosa realmente? Libera dalle regole. Ma vivere di sregolatezze non è essere forti. E' essere deboli! E' essere alla mercè di tutti. La donna è forte quando è consapevole di ciò che fa, ed è qui che diventa un nemico dell'uomo. Prendete l'esempio di bionda bella (ma stupida) che si presenta ad un uomo per un giro in moto, dove lei si farà accompagnare saranno tutti sorrisini moine atteggiamenti. Prendete l'esempio di bionda bella (ma intraprendente) che si presenta ad un uomo per un giro in moto, dove sarà lei a condurre la moto. Per l'uomo sarà una sorpresa ma nello stesso tempo una sconfitta. La statistica dunque afferma che la donna forte, sebbene bella ed emancipata, non ha uomo o al più si accontenterà di avere un buon rapporto con un uomo semplice, ma non certo figo o super.
Guardate tutte le coppie vips, quando si cade nella banalità del super figo le coppie scoppiano. Quando uno dei due cede il passo all'altro allora funzionano. Due teste forti non possono coesistere per natura. Uno deve comunque essere più debole, o quantomeno accettare la superiorità dell'altro. Siamo "animali" prima di essere romantici.
Lo sapete che mi piace essere una voce fuori dal coro. Purtroppo le statistiche smentiscono la maggior parte di queste discorsi sull'omologazione del genere.
Se è vero che donna forte = uomo figo, allora non è vero quanto rivelano alcune statistiche, già perchè pare proprio che alla donna non corrisponda affatto un uomo forte. Siamo ancora legati al nostro lato primordiale, prima che al lato mediatico. Ed ecco quindi che alla donna forte non corrisponde proprio un uomo, perchè soprattutto nell'aspetto dell'indipendenza e della evidenziata intelligenza, il maschio ne prende cautamente le distanze. Non c'è tutto questo fascino da novel romantic comedy. L'uomo ha paura di avere come rivale una donna, forte tanto quanto lui. Quindi ancora una volta sebbene capovolto nel suo significato, ci illudiamo di vedere delle donne/ragazze forti indipendenti che corrispondono al modello del super-uomo. Il tutto si limita all'aspetto fisico e alla sottomissione della femmina verso il suo maschio. Che cosa rende forte una donna/ragazza in questa comunicazione: l'essere libera. Ma libera da cosa realmente? Libera dalle regole. Ma vivere di sregolatezze non è essere forti. E' essere deboli! E' essere alla mercè di tutti. La donna è forte quando è consapevole di ciò che fa, ed è qui che diventa un nemico dell'uomo. Prendete l'esempio di bionda bella (ma stupida) che si presenta ad un uomo per un giro in moto, dove lei si farà accompagnare saranno tutti sorrisini moine atteggiamenti. Prendete l'esempio di bionda bella (ma intraprendente) che si presenta ad un uomo per un giro in moto, dove sarà lei a condurre la moto. Per l'uomo sarà una sorpresa ma nello stesso tempo una sconfitta. La statistica dunque afferma che la donna forte, sebbene bella ed emancipata, non ha uomo o al più si accontenterà di avere un buon rapporto con un uomo semplice, ma non certo figo o super.
Guardate tutte le coppie vips, quando si cade nella banalità del super figo le coppie scoppiano. Quando uno dei due cede il passo all'altro allora funzionano. Due teste forti non possono coesistere per natura. Uno deve comunque essere più debole, o quantomeno accettare la superiorità dell'altro. Siamo "animali" prima di essere romantici.
Ospite899
Lunedì, 14/05/2018 alle 17:32
cerchiamo di evitare luoghi comuni e fare tutto di una erba un fascio.... le relazioni e o amicizie vanno vissute soggettivamente ... non e' tutto uguale x tutti... ognuno si rapporta agli altri in modo del tutto personale ... poi siamo animali .?! .. gli animali danno il buon esempio alla gente .. sarebbe offensivo il contrario.. noi non diamo nessuno buono esempio brava gente ...
cerchiamo di evitare luoghi comuni e fare tutto di una erba un fascio.... le relazioni e o amicizie vanno vissute soggettivamente ... non e' tutto uguale x tutti... ognuno si rapporta agli altri in modo del tutto personale ... poi siamo animali .?! .. gli animali danno il buon esempio alla gente .. sarebbe offensivo il contrario.. noi non diamo nessuno buono esempio brava gente ...
Lunedì, 14/05/2018 alle 17:37
Di che statistiche parli?
Di che statistiche parli?
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