Ciao, mi chiamo Gloria ho 27 anni e seri trascorsi con la depressione. E' bello avere la possibilità di dirlo (o scriverlo) da qualche parte senza temere le conseguenze dello stigma sociale. Qualche cosa seria: vengo da una famiglia benestante, i miei genitori hanno cercato di crescermi al meglio delle loro possibilità, ma a causa dei loro trascorsi personali hanno spesso fallito. Mia madre, in particolare, era molto abusiva verbalmente (e, anche se più raramente, fisicamente) e ha finito per isolarmi socialmente, distruggendo la mia autostima durante gli anni dello sviluppo in cui, in più occasioni, sono stata vittima di bullismo da parte dei miei coetanei. Per varie ragioni (in particolare quella economica) vivo ancora con loro. Per concludere su una nota più positiva: nel corso degli anni sono riuscita in parte a riconciliarmi con il passato, anche se ne porto ancora le cicatrici.
Non ho mai provato attrazione sessuale verso una persona. Per buona parte della mia infanzia/adolescenza sono stata convinta che l'attrazione sessuale fosse qualcosa che un po' tutti fingessero di provare, quando mi sono accorta che così non era ho iniziato a considerarmi "rotta". Non provando ugualmente attrazione per uomini o donne e trovando al contrempo entrambi esteticamente attraenti, ho iniziato a etichettarmi (almeno nella mia testa) come bisessuale, questo quando avevo circa 19 anni. Una frase che spesso mi sono sentita ripetere durante la mia vita è stata "devi solo conoscere la persona giusta", ma col passare degli anni questo mantra ha finito per diventare un cancro che ha acuito il mio sentimento di "avere qualcosa di sbagliato". Nonostante la mia capacità di cogliere innuendo sociali all'interno dei media, sono del tutto incapace di comprenderli nella vita reale: credo di aver causato e di continuare a causare più di un equivoco.
Dal 2009 circa ho iniziato a venire timidamente in contatto con il termine "asessuale" attraverso social media di stampo artistico come tumblr, ma nonostante, come si dice, "rang a bell" mi pareva di essere comunque una voce fuori dal coro anche in questo contesto. Soltanto dal momento in cui ho iniziato a leggere persone asessuali raccontarsi, la familiarità delle loro esperienze mi ha veramente colpita.
Da qualche anno sono venuta a termini con la mia asessualità e sono una persona più serena grazie a questo, tuttavia il mio limitarmi ad essere aperta riguardo al mio orientamento solo con la mia famiglia inizia a starmi stretto. Desidero mettermi maggiormente in gioco, ripristando in parte quella rete sociale che la depressione ha contribuito a disintegrare in passato, e vivere me stessa con più leggerezza, confrontandomi con persone con trascorsi in parte simili.
In generale il mio desiderio, iscrivendomi a questo forum, è quello di farmi degli amici e di essere più coinvolta nella comunità.
Due note brevi: 1) La depressione non ha e non aveva niente a che fare con il mio orientamento sessualle;
2) Poichè mi sembra solo di parlare in termini seriosi e drammatici della mia vita, ecco a voi qualche cosa fessa: sono totalmente nerd. Mi infiammo a parlare di cose come: la serie originale di Star Trek, fumetti in generale e tecniche di disegno manga e digitale (se mai voleste un simposio sulla storia del fumetto americano e/o sull'editoria giapponese sapete ora a chi chiedere), elementi di narratologia e, più recentemente la guerra di indipendenza americana. Ho tre gatti, che adoro. Mi laureo questa primavera con una tesi sul fumetto. Sono molto legata a mia sorella maggiore. Sono convinta che la pizza con l'ananas sia un affronto punibile legalmente, ma non abbastanza per rompere un'amicizia
