Sabato, 17/06/2017 alle 00:20
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Ospite101
Sabato, 17/06/2017 alle 08:36
Ciao Astrale, mi è piaciuto molto ciò che hai scritto e si ricollega un po' ad un discorso che mi frulla in testa da un paio di settimane. Comunque è importante sapersi accettare e sentirsi diversi non è sbagliato, purtroppo la società finisce con il farci sentire non solo diversi ma anche sbagliati e purtroppo non tutti hanno le capacità per superare questi ostacoli.
Ciao Astrale, mi è piaciuto molto ciò che hai scritto e si ricollega un po' ad un discorso che mi frulla in testa da un paio di settimane. Comunque è importante sapersi accettare e sentirsi diversi non è sbagliato, purtroppo la società finisce con il farci sentire non solo diversi ma anche sbagliati e purtroppo non tutti hanno le capacità per superare questi ostacoli.
Sabato, 17/06/2017 alle 11:02
Ciao Astrale, benvenuta!
Complimenti per la grande forza con cui porti avanti i tuoi ideali
sono certo che le tue parole saranno di grande sostegno a chi si avvicinerà all'asessualità in preda ai dubbi, sentendosi sbagliato e inadeguato per colpa delle pressioni ricevute dalla società.
Personalmente trovo che il modo in cui guardiamo le cose sia molto influenzato dal linguaggio con cui impariamo a pensare ad esse, ad esprimerle, a comunicarle. In un certo senso i concetti che usiamo formano i confini del nostro mondo, e limitarsi ad averne pochi e superficiali finisce per costruire addosso alle persone una mentalità molto ristretta.
L'amore è uno degli aspetti della nostra vita che più viene schiacciato da limiti di questo tipo. Noi non riceviamo mai nella vita una vera e propria educazione sentimentale che ci insegni come vivere in modo sano una relazione. L'unico messaggio con cui veniamo ossessivamente bombardati è quello per cui il sesso è il modo in cui gli adulti esprimono l'amore. Fine. Tutto il resto - baci, abbracci, coccole - sono rappresentati come qualcosa di infantile, o come la fase preliminare (o successiva) ad un rapporto sessuale. I sentimenti stessi spesso sono raccontati come qualcosa che nasce dopo il sesso, come qualcosa che gli fa da contorno, e non invece il contrario come dovrebbe essere in una relazione più profonda.
Tutto questo porta le persone ad approcciarsi all'amore in preda ad una sorta di "analfabetismo sentimentale". Non sanno come affrontare una relazione, non sanno come esprimere i loro sentimenti, ma sanno che il sesso è il modo con cui possono sfogarli (e anche su come sfogarli l'educazione lascia a desiderare).
Quando si trovano di fronte a qualcuno che invece vive l'amore in modo diverso, più spirituale, avviene qualcosa di equivalente ad uno shock culturale. E cosa succede di solito quando ci si accorge che esiste un mondo più ampio di quello che conosciamo? In pochi sono disposti a conoscere quel mondo, a esplorarlo, a meno che non si ritrovino costretti a farlo. La maggior parte delle persone lo considera qualcosa di completamente estraneo e preferisce rintanarsi nelle idee che gli sono più familiari come forma di difesa, per non mettersi in discussione.
Anche per questo gli asessuali vengono sentimentalmente emarginati: perché in apparenza esprimono l'amore attraverso un linguaggio diverso, che le altre persone non sono disposte ad imparare. Però io sono convinto che gli altri non debbano imparare nulla in più rispetto a noi, ma devono semplicemente ricordare. Ricordare come vivevano i sentimenti prima che gli ormoni li travolgessero, e come dovranno viverli una volta che il loro effetto si spegnerà.
Scusa il monologo, forse sono andato fuori tema, però le tue riflessioni mi hanno aiutato a dare forma a queste idee che mi giravano per la testa da un po'.
Di nuovo benvenuta e buona permanenza!
Ciao Astrale, benvenuta!
Complimenti per la grande forza con cui porti avanti i tuoi ideali

Personalmente trovo che il modo in cui guardiamo le cose sia molto influenzato dal linguaggio con cui impariamo a pensare ad esse, ad esprimerle, a comunicarle. In un certo senso i concetti che usiamo formano i confini del nostro mondo, e limitarsi ad averne pochi e superficiali finisce per costruire addosso alle persone una mentalità molto ristretta.
L'amore è uno degli aspetti della nostra vita che più viene schiacciato da limiti di questo tipo. Noi non riceviamo mai nella vita una vera e propria educazione sentimentale che ci insegni come vivere in modo sano una relazione. L'unico messaggio con cui veniamo ossessivamente bombardati è quello per cui il sesso è il modo in cui gli adulti esprimono l'amore. Fine. Tutto il resto - baci, abbracci, coccole - sono rappresentati come qualcosa di infantile, o come la fase preliminare (o successiva) ad un rapporto sessuale. I sentimenti stessi spesso sono raccontati come qualcosa che nasce dopo il sesso, come qualcosa che gli fa da contorno, e non invece il contrario come dovrebbe essere in una relazione più profonda.
Tutto questo porta le persone ad approcciarsi all'amore in preda ad una sorta di "analfabetismo sentimentale". Non sanno come affrontare una relazione, non sanno come esprimere i loro sentimenti, ma sanno che il sesso è il modo con cui possono sfogarli (e anche su come sfogarli l'educazione lascia a desiderare).
Quando si trovano di fronte a qualcuno che invece vive l'amore in modo diverso, più spirituale, avviene qualcosa di equivalente ad uno shock culturale. E cosa succede di solito quando ci si accorge che esiste un mondo più ampio di quello che conosciamo? In pochi sono disposti a conoscere quel mondo, a esplorarlo, a meno che non si ritrovino costretti a farlo. La maggior parte delle persone lo considera qualcosa di completamente estraneo e preferisce rintanarsi nelle idee che gli sono più familiari come forma di difesa, per non mettersi in discussione.
Anche per questo gli asessuali vengono sentimentalmente emarginati: perché in apparenza esprimono l'amore attraverso un linguaggio diverso, che le altre persone non sono disposte ad imparare. Però io sono convinto che gli altri non debbano imparare nulla in più rispetto a noi, ma devono semplicemente ricordare. Ricordare come vivevano i sentimenti prima che gli ormoni li travolgessero, e come dovranno viverli una volta che il loro effetto si spegnerà.
Scusa il monologo, forse sono andato fuori tema, però le tue riflessioni mi hanno aiutato a dare forma a queste idee che mi giravano per la testa da un po'.
Di nuovo benvenuta e buona permanenza!

Staff
Sabato, 17/06/2017 alle 12:16
Benvenuta, Astrale!
Complimenti per la tua presentazione, i concetti che esprimi sono molto vicini al mio personale modo di vedere le cose, credo anch'io che la tendenza a considerare la realtà materiale come l'unica esistente sia frutto di un enorme equivoco d'origine primitiva...
Sono sempre stato convinto che sesso e sentimento siano due cose totalmente distinte, ma si ha la tendenza a considerarle un'entità unica per tutta una serie di motivi che spesso, ahimè, hanno a che fare anche con questioni relative ad interessi di tipo socioeconomico...
Personalmente, credo che le persone poco inclini alle attività sessuali siano molte di più rispetto a quanto si creda perché, proprio come dici tu, molta gente tende spesso a forzare la propria natura, violentandosi, per allinearsi alla maggioranza, che secondo i dogmi sociali rappresenta sempre la concretizzazione del concetto di "giusto".
Condivido pienamente anche il discorso di Nubes: la prospettiva d'osservazione dell'esperienza sentimentale in relazione alle fasi biologiche dell'esistenza è interessantissima e, purtroppo, quasi sempre ignorata nella fretta di "vivere il momento" tipica di questa società materialista e arrivista.
Benvenuta, Astrale!

Complimenti per la tua presentazione, i concetti che esprimi sono molto vicini al mio personale modo di vedere le cose, credo anch'io che la tendenza a considerare la realtà materiale come l'unica esistente sia frutto di un enorme equivoco d'origine primitiva...
Sono sempre stato convinto che sesso e sentimento siano due cose totalmente distinte, ma si ha la tendenza a considerarle un'entità unica per tutta una serie di motivi che spesso, ahimè, hanno a che fare anche con questioni relative ad interessi di tipo socioeconomico...
Personalmente, credo che le persone poco inclini alle attività sessuali siano molte di più rispetto a quanto si creda perché, proprio come dici tu, molta gente tende spesso a forzare la propria natura, violentandosi, per allinearsi alla maggioranza, che secondo i dogmi sociali rappresenta sempre la concretizzazione del concetto di "giusto".
Condivido pienamente anche il discorso di Nubes: la prospettiva d'osservazione dell'esperienza sentimentale in relazione alle fasi biologiche dell'esistenza è interessantissima e, purtroppo, quasi sempre ignorata nella fretta di "vivere il momento" tipica di questa società materialista e arrivista.
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