Ciao,
Mi chiamo Evelyn, ho 20 anni e sono di Bergamo. Ho tre gatti, una forte attrazione verso gli show televisivi e un'amore per il disegno. Nella vita non faccio molto, sto ancora decidendo che strada voglio fare ora che ho preso questo sentito diploma, e sto valutando con calma le opzioni. Con molta calma

Non posso negare che provo una leggera ansia a scrivere su questo sito, che tengo d'occhio ormai da anni ma a cui non ho mai contribuito in alcun modo.
Non so perché mi sono decisa solo ora a iscrivermi... forse è il sentimento che gira intorno all'ultimo giorno dell'anno? È stato un anno di cambiamenti, dopotutto.
Mi vien difficile definirmi asessuale. Nonostante sia una cosa che sento da quando avevo circa 15 anni, per qualche ragione me ne vergogno quasi. In più di due anni di relazione, dai 17 ai 19 anni circa, ho dovuto negare questa mancanza in più occasioni - è quello che succede, penso, quando si ama una persona che ha bisogno di qualcosa che a te manca: ci si sforza. Non è mai stato brutto, ma è sempre stato di troppo. Si è sempre cercato di fare una specie di prova del nove infinita, "è solo ansia," "magari è demisessualità," "bisogna provare per essere sicuri".
Dopo la rottura ho ricominciato a riflettere più a fondo su ciò che sono e su ciò che provo. Voglio dire, è dal "boom" dell'adolescenza che so di potermi innamorare di qualsiasi persona indipendentemente dal suo sesso, ma il disinteresse totale al sesso è una realizzazione che ha colpito dopo, e l'accettazione totale è ancora un lavoro in corso.
Può sembrare stupido, ma la vergogna e le paranoie che mi hanno afflitto per anni sono diminuite drasticamente dopo la quarta stagione di Bojack Horseman, rilasciata su Netflix qualche mese fa. Uno dei personaggi principali in questo show si rivela asessuale, e parecchi momenti sono dedicati alla sua auto-accettazione, fino al "coming out".
A quanto pare, alla mia psiche questa rappresentazione ha fatto bene. È stato più facile parlarne, dopo, dato che molte persone che conosco guardano quel telefilm. Ci si sente meno negativamente strani e più positivamente diversi

Non saprei cosa altro dire, e mi pare di aver già annoiato e allungato il tutto fin troppo. Grazie per aver letto e grazie per questo sito, ora è il momento per me di dare un'occhiata in giro
