Mercoledì, 20/12/2017 alle 11:46
Ho 37 anni e non ho mai avuto una attrazione chimica e mentale verso alcuna donna. Sono sicuro di essere etero, sono sicuro che la figura femminile mi attrae, ma non ho mai provato un coinvolgimento tale da poter definirlo attrazione. Mi attrarrebbe forse una plurilaureata con il massimo dei voti, odio le ragazze che scrivono o parlano mettendo in risalto i loro limiti grammaticali, per non parlare dei limiti culturali. Se fossi solo "sofisticato"? Se fossi asex? La cosa certa è che non sento la necessità di stare con una donna perché non sento l'esigenza di corteggiare (o non lo so fare!), non sento l'esigenza di avere una relazione con la prima che passa, non sento l'esigenza di procreare. Perché alla fine di organi di riproduzione stiamo parlando, discussioni naturali sulla riproduzione della specie. Esistono persone che si riproducono per non rimanere sole e trovare un qualcosa che le unisca. E io una vita del genere non la auguro a nessun figlio. E sono arcisicuro che di figli nati da questi intrecci diabolici ce ne sono tanti in giro, figli di schemi mentali malati. Questa è la vera gente malata, quella che vuol far credere di essere normale, perché la Chiesa ci dice che è normale. Quando e se arriverà quella persona che farà esplodere in me una reazione chimica da paura saprò cosa fare perché la natura ci ha creati perfetti, ma fino ad allora (o fino alla morte) non sto affatto vivendo con la paura di rimaner solo o di essere o meno qualcuno o qualcosa. Vivo ciò che mi è possibile vivere, vivo nella mia semplicità, vivo i miei interessi, le mie passioni, vivo le mie idee. Da solo perché per starmi accanto devi essere come la natura ti ha disegnato, tutto il resto va bene per altri ma non per me. Siamo tutti normali e siamo tutti individui che dovremmo cercare di collaborare e non di essere divisi da questi schemi mentali dettati da una società che ci vuole divisi su tutto. Questo succede quando non ci vogliamo mettere tutti sullo stesso piano e confrontarci per arricchirci a vicenda. Ad maiora.

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