Lunedì, 04/12/2017 alle 11:03
Vorrei farvi una domanda partendo dalla mia esperienza. Come ho già accennato, quando ero ragazzina e ho cominciato a capire di essere diversa dalle mie coetanee nei confronti dei rapporti coi ragazzi, non c'era modo di capire di cosa si trattasse. Non sapevo a cosa attribuire la mia mancanza di interesse nei confronti delle relazioni e del sesso in particolare. Sentivo in qualche modo di non avere niente di sbagliato, di non essere io il problema. La mia sensazione era che fossero gli altri ad essere, non so come, sbagliati. Non capivo il loro interesse, non capivo l'ossessione dei ragazzi per il sesso, non capivo l'entusiasmo delle mie amiche per l'inizio di una storia e la loro disperazione per la fine. Cercavo di dare motivazioni di ogni tipo al loro comportamento e al mio, dando per lo più la colpa agli altri. L'amica piangeva disperata per essere stata lasciata? Era solo una stupida superficiale che aveva dato troppa importanza al ragazzo di turno. Il ragazzino mi corteggiava e a me non suscitava niente? Era lui che non era abbastanza interessante. Domanda: quando vi siete resi conto di tutto ciò, che motivazioni vi siete dati?

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Ospite101
Lunedì, 04/12/2017 alle 12:08
Contenuto rimosso dall'Amministrazione.
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Lunedì, 04/12/2017 alle 13:57
Ecco, hai detto una cosa giusta. Sono stati sempre più gli altri a dirmi o a farmi dubitare di essere io ad essere sbagliata, mentre io questa cosa non riuscivo a capirla. Io mi sentivo serena con me stessa e con le mie passioni, mentre vedevo intorno una girandola di emozioni esagerate, esasperate. Da ragazzina, durante le superiori, ho persino cercato di adattarmi, di fare ciò che facevano loro. Risultato: disagio pazzesco.
Ecco, hai detto una cosa giusta. Sono stati sempre più gli altri a dirmi o a farmi dubitare di essere io ad essere sbagliata, mentre io questa cosa non riuscivo a capirla. Io mi sentivo serena con me stessa e con le mie passioni, mentre vedevo intorno una girandola di emozioni esagerate, esasperate. Da ragazzina, durante le superiori, ho persino cercato di adattarmi, di fare ciò che facevano loro. Risultato: disagio pazzesco.
Lunedì, 04/12/2017 alle 14:43
Io pensavo e penso tutt'ora che ai tempi (intendo nella fascia d'età compresa tra gli 11-15 anni) ero semplicemente più matura delle mie coetanee su alcune cose, mentre ero più ingenua per moltissime altre.
Faccio un esempio banale, io fin dalle medie ho sempre messo lo studio e la mia crescita personale al primo posto, quindi bypassavo tranquillamente alcune dinamiche sociali per non "perdere tempo". Anche quando i compiti li finivo, mi mettevo a imparare qualcosa da autodidatta perché ne sentivo proprio il bisogno. Quindi, quando vedevo le mie amiche/coetanee che si struggevano per un ragazzo, io non pensavo né che fossero 'stupide' e né che esagerassero, tutt'al più ritenevo che prima o poi sarebbe capitato anche a me di provare dei sentimenti analoghi e di perdere la "bussola" come succedeva a loro.
Quando poi mi sono accorta che i miei limiti non erano dettati dalla mia ingenuità/inesperienza, riguardanti la questione "ragazzi", ma da qualcos'altro, ho elaborato tre teorie (che scrivo nel burino style perché rende al meglio com'è stato il mio stream of consciousness):
1) "A Sybè te piacciono le ragazze, svejete"
2) "Sei troppo esigente/fredda e probabilmente Sybè diventerai 'na zitellona co' 300 gatti"
3) "A Sybé ma se c'avessi priorità differenti? Perché te devi complicàà aa vita, ma smettela e vai ripassà che domani c'hai l'esami. C'hai tutto er tempo der mondo pe trovatte er tuo bello, ma domani c'hai l'esameeeeeeeeeeeee"
Le ragazze non mi piacevano, i gatti sì
ma da sola fino alla fine dei miei giorni non mi ci vedevo proprio. A che serviva tutto il resto se poi non avevo qualcuno con cui condividerlo (e a cui rompere le scatole) ? 
Quindi era la terza opzione ed effettivamente non faceva una piega.
Io pensavo e penso tutt'ora che ai tempi (intendo nella fascia d'età compresa tra gli 11-15 anni) ero semplicemente più matura delle mie coetanee su alcune cose, mentre ero più ingenua per moltissime altre.
Faccio un esempio banale, io fin dalle medie ho sempre messo lo studio e la mia crescita personale al primo posto, quindi bypassavo tranquillamente alcune dinamiche sociali per non "perdere tempo". Anche quando i compiti li finivo, mi mettevo a imparare qualcosa da autodidatta perché ne sentivo proprio il bisogno. Quindi, quando vedevo le mie amiche/coetanee che si struggevano per un ragazzo, io non pensavo né che fossero 'stupide' e né che esagerassero, tutt'al più ritenevo che prima o poi sarebbe capitato anche a me di provare dei sentimenti analoghi e di perdere la "bussola" come succedeva a loro.
Quando poi mi sono accorta che i miei limiti non erano dettati dalla mia ingenuità/inesperienza, riguardanti la questione "ragazzi", ma da qualcos'altro, ho elaborato tre teorie (che scrivo nel burino style perché rende al meglio com'è stato il mio stream of consciousness):
1) "A Sybè te piacciono le ragazze, svejete"
2) "Sei troppo esigente/fredda e probabilmente Sybè diventerai 'na zitellona co' 300 gatti"
3) "A Sybé ma se c'avessi priorità differenti? Perché te devi complicàà aa vita, ma smettela e vai ripassà che domani c'hai l'esami. C'hai tutto er tempo der mondo pe trovatte er tuo bello, ma domani c'hai l'esameeeeeeeeeeeee"
Le ragazze non mi piacevano, i gatti sì


Quindi era la terza opzione ed effettivamente non faceva una piega.

Martedì, 05/12/2017 alle 13:39
Ahahahah, bellissime le teorie "burine"!
Io sono sempre stata così: non ho mai avuto interesse nel sesso e non l'ho mai considerato parte dell'amore.
Mi sono invece innamorata e per lo più questi amori mi hanno fatta soffrire.
Ad oggi, guardandomi alle spalle, non provo nulla se non una sottile compiacenza nel ricordare quelle esperienze dolorose.
No, non è una sorta di masochismo, è piuttosto soddisfazione, perché quel dolore mi ha fatta crescere e mi ha fatto capire tante cose, sia su di me che su gli altri, quindi, anche se son stata molto male allora, adesso ho reinterpretato quell'esperienza come qualcosa di positivo per la mia crescita personale.
Sul piano romantico, quindi, io capivo e capisco quello che provavano le mie coetanee, capivo le gioie, capivo i dolori.
Sul piano sessuale, invece, non le capivo.
Come già raccontai, mi apparve estremamente assurdo il modo in cui girava il mondo, quando da bambina scoprii che esisteva il sesso.
Mi ha quasi disgustata il saper le persone schiave di quell'istinto. Mi nauseava l'idea che l'amore, quell'amore che nella mia mente era ideale e puro, fosse in realtà mosso da una pulsione animalesca, sia in parte o delle volte anche totalmente.
Non sono mai riuscita a far collimare l'amore con il sesso.
Per me l'amore è affinità, compatibilità, affetto, condivisione, voglia di avere l'altro a fianco, rispetto, fascino, fiducia, stima...
Come possono queste cose andare a braccetto con la voglia di stimolarsi i genitali a vicenda?
Dopo lo sbigottimento e nausea iniziali, ho visto in prospettiva ed ho capito che è così che la maggior parte degli altri la vedono, ovvero, amore e sesso sono, assieme, parte di quello che gli altri definiscono amore.
L'ho presa piuttosto bene, infondo questo non mi toccava: se gli altri avevano quel concetto d'amore, questo non significa che quel concetto dovesse essere anche il mio.
Quindi, sono sempre stata in pace con me stessa da questo punto di vista, non mi sono mai sentita inferiore a nessuno, non ho mai sentito la necessità di adattarmi al modo in cui intendono la sessualità gli altri ed il mio essere diversa non mi ha mai creato alcun problema interiore.
Gli unici problemi che nel tempo sono venuti a galla, sono quelli di tipo relazionale: i miei ex che volevano far sesso e l'impossibilità di trovare un partner se al sesso si mette il veto.
Motivazioni sul perché ero così, non me le sono mai date in modo netto, nemmeno c'ho mai pensato a fondo, siccome per me era assolutamente normale essere così.
Trovavo invece strane le mie amiche, che erano completamente in balia di una "voglia" che per me era sconosciuta e assurda.
Ammetto che la motivazione, quasi istintiva, che mi davo da ragazzina quando mi paragonavo a loro, era che io fossi in qualche modo superiore, più distante dagli istinti animali, più cerebrale e meno viscerale.
In verità, non sono superiore a nessuno, così come a nessuno sono inferiore.
Sono solo diversa e mi vado bene così, mi sono sempre andata bene così, non c'è tanto da motivare il perché. ^^
Ahahahah, bellissime le teorie "burine"!

Io sono sempre stata così: non ho mai avuto interesse nel sesso e non l'ho mai considerato parte dell'amore.
Mi sono invece innamorata e per lo più questi amori mi hanno fatta soffrire.
Ad oggi, guardandomi alle spalle, non provo nulla se non una sottile compiacenza nel ricordare quelle esperienze dolorose.
No, non è una sorta di masochismo, è piuttosto soddisfazione, perché quel dolore mi ha fatta crescere e mi ha fatto capire tante cose, sia su di me che su gli altri, quindi, anche se son stata molto male allora, adesso ho reinterpretato quell'esperienza come qualcosa di positivo per la mia crescita personale.
Sul piano romantico, quindi, io capivo e capisco quello che provavano le mie coetanee, capivo le gioie, capivo i dolori.
Sul piano sessuale, invece, non le capivo.
Come già raccontai, mi apparve estremamente assurdo il modo in cui girava il mondo, quando da bambina scoprii che esisteva il sesso.
Mi ha quasi disgustata il saper le persone schiave di quell'istinto. Mi nauseava l'idea che l'amore, quell'amore che nella mia mente era ideale e puro, fosse in realtà mosso da una pulsione animalesca, sia in parte o delle volte anche totalmente.
Non sono mai riuscita a far collimare l'amore con il sesso.
Per me l'amore è affinità, compatibilità, affetto, condivisione, voglia di avere l'altro a fianco, rispetto, fascino, fiducia, stima...
Come possono queste cose andare a braccetto con la voglia di stimolarsi i genitali a vicenda?
Dopo lo sbigottimento e nausea iniziali, ho visto in prospettiva ed ho capito che è così che la maggior parte degli altri la vedono, ovvero, amore e sesso sono, assieme, parte di quello che gli altri definiscono amore.
L'ho presa piuttosto bene, infondo questo non mi toccava: se gli altri avevano quel concetto d'amore, questo non significa che quel concetto dovesse essere anche il mio.
Quindi, sono sempre stata in pace con me stessa da questo punto di vista, non mi sono mai sentita inferiore a nessuno, non ho mai sentito la necessità di adattarmi al modo in cui intendono la sessualità gli altri ed il mio essere diversa non mi ha mai creato alcun problema interiore.
Gli unici problemi che nel tempo sono venuti a galla, sono quelli di tipo relazionale: i miei ex che volevano far sesso e l'impossibilità di trovare un partner se al sesso si mette il veto.
Motivazioni sul perché ero così, non me le sono mai date in modo netto, nemmeno c'ho mai pensato a fondo, siccome per me era assolutamente normale essere così.
Trovavo invece strane le mie amiche, che erano completamente in balia di una "voglia" che per me era sconosciuta e assurda.
Ammetto che la motivazione, quasi istintiva, che mi davo da ragazzina quando mi paragonavo a loro, era che io fossi in qualche modo superiore, più distante dagli istinti animali, più cerebrale e meno viscerale.
In verità, non sono superiore a nessuno, così come a nessuno sono inferiore.
Sono solo diversa e mi vado bene così, mi sono sempre andata bene così, non c'è tanto da motivare il perché. ^^
Martedì, 05/12/2017 alle 16:15
Ragazze posso dirvi una cosa ma proprio di cuore?
Siete fantastiche!!
Pensate quello che ho sempre sperato di trovare in una ragazza ma che difficilmente credevo potesse esistere.
Delirio, stessa mia identica visione.. anch'io non sono mai riuscito a capire come fanno ad associare amore e sesso.
L'amore lo vedo come dici tu, sentimento, fiducia, rispetto, complicita' ma soprattutto PUREZZA, mentre nel sesso di purezza ne vedo ben poca
Benche' abbia avuto due storie diciamo importanti con sesso presente e addirittura alcune volte o in alcuni periodi mi sia riuscito addirittura a piacere, lo vedo esclusivamente come un istinto animalesco.
Un episodio in particolare mi fece rendere conto della totale diversita' di vedute tra a me e il resto del mondo: una volta dopo aver fatto sesso (che per me era stato anche bello ma sempre esclusivamente vedendolo in modo animalesco, privo di alcun sentimento) ero li' abbracciato a quella ragazza e iniziai ad accarezzarle i capelli. Lentamente si addormento' grazie a questo mio gesto e a me quella situazione trasmetteva una tenerezza assurda
Li' si che c'era sentimento, emozione, provare la gioia di fare un qualcosa solamente per far star bene l'altra persona senza alcun fine, senza alcun ritorno, solamente per la voglia di provare emozioni.
Fino qui tutto normale.
...al suo risveglio le chiesi: ma secondo te e' piu' un gesto d'amore quello che abbiamo fatto prima (sesso) o l'altro (lei che si addormentava mentre le accarezzavo i capelli)
Lei senza esitare neanche un decimo di secondo, straconvinta mi rispose: quello di prima naturalmente!
..come io ci rimasi ve lo lascio immaginare
In quel momento capii tante cose, oltre alle totali diverse vedute, al fatto che per me da li' in avanti sarebbe stato difficile trovare la ragazza che avevo sempre sperato di trovare.
Ed infatti a distanza di anni, non ho piu' avuto storie importanti, sfiduciato da me stesso non l'ho neanche piu' cercata una storia, evidentemente incapace di dare ad una ragazza quello che piu' cerca con maggiore importanza.
E a distanza di anni, quello che mi manca non e' certo il soddisfare quell'istinto animalesco ma mi manca il non poter dare tutto il sentimento che mi piacerebbe dare, il non provare emozioni che generano semplici gesti di affetto, di amore.
Leggere quindi i vostri commenti, come la pensate, che visioni avete dell'amore, e' stato ossigeno per il mio cuore
Grazie
Ragazze posso dirvi una cosa ma proprio di cuore?
Siete fantastiche!!

Pensate quello che ho sempre sperato di trovare in una ragazza ma che difficilmente credevo potesse esistere.
Delirio, stessa mia identica visione.. anch'io non sono mai riuscito a capire come fanno ad associare amore e sesso.
L'amore lo vedo come dici tu, sentimento, fiducia, rispetto, complicita' ma soprattutto PUREZZA, mentre nel sesso di purezza ne vedo ben poca

Benche' abbia avuto due storie diciamo importanti con sesso presente e addirittura alcune volte o in alcuni periodi mi sia riuscito addirittura a piacere, lo vedo esclusivamente come un istinto animalesco.
Un episodio in particolare mi fece rendere conto della totale diversita' di vedute tra a me e il resto del mondo: una volta dopo aver fatto sesso (che per me era stato anche bello ma sempre esclusivamente vedendolo in modo animalesco, privo di alcun sentimento) ero li' abbracciato a quella ragazza e iniziai ad accarezzarle i capelli. Lentamente si addormento' grazie a questo mio gesto e a me quella situazione trasmetteva una tenerezza assurda

Fino qui tutto normale.
...al suo risveglio le chiesi: ma secondo te e' piu' un gesto d'amore quello che abbiamo fatto prima (sesso) o l'altro (lei che si addormentava mentre le accarezzavo i capelli)
Lei senza esitare neanche un decimo di secondo, straconvinta mi rispose: quello di prima naturalmente!
..come io ci rimasi ve lo lascio immaginare

In quel momento capii tante cose, oltre alle totali diverse vedute, al fatto che per me da li' in avanti sarebbe stato difficile trovare la ragazza che avevo sempre sperato di trovare.
Ed infatti a distanza di anni, non ho piu' avuto storie importanti, sfiduciato da me stesso non l'ho neanche piu' cercata una storia, evidentemente incapace di dare ad una ragazza quello che piu' cerca con maggiore importanza.
E a distanza di anni, quello che mi manca non e' certo il soddisfare quell'istinto animalesco ma mi manca il non poter dare tutto il sentimento che mi piacerebbe dare, il non provare emozioni che generano semplici gesti di affetto, di amore.
Leggere quindi i vostri commenti, come la pensate, che visioni avete dell'amore, e' stato ossigeno per il mio cuore

Grazie

Mercoledì, 06/12/2017 alle 10:09
Pet, hai perfettamente ragione. Siete tutti fantastici. Leggere le vostre esperienze e i vostri punti di vista fa un gran bene all'anima


Pet, hai perfettamente ragione. Siete tutti fantastici. Leggere le vostre esperienze e i vostri punti di vista fa un gran bene all'anima



Martedì, 08/05/2018 alle 21:43
Tutte le mie amiche e i miei amici si fidanzavano, si sposavano, avevano figli e io restavo ai nastri di partenza. Pensavo di essere brutta o sfortunata, invece è stata una mia scelta. O meglio, non avendo trovato una persona che avesse i miei stessi punti di vista, se avessi seguito il loro esempio mi sarei data una zappata sui piedi.
Non ci sono motivazioni alla base del mio disinteresse verso il sesso, per me contano tante altre cose e tra le priorità lo metterei all'ultimo posto. Purtroppo ero l'unica a pensarla in questo modo.
Tutte le mie amiche e i miei amici si fidanzavano, si sposavano, avevano figli e io restavo ai nastri di partenza. Pensavo di essere brutta o sfortunata, invece è stata una mia scelta. O meglio, non avendo trovato una persona che avesse i miei stessi punti di vista, se avessi seguito il loro esempio mi sarei data una zappata sui piedi.
Non ci sono motivazioni alla base del mio disinteresse verso il sesso, per me contano tante altre cose e tra le priorità lo metterei all'ultimo posto. Purtroppo ero l'unica a pensarla in questo modo.
Martedì, 08/05/2018 alle 23:14
Mi rivedo molto in quello che hai scritto pure io ho pensato che il motivo per cui rimanevo single ero perché brutta e antipatica e stupida (quando avevo bassa autostima). Però analizzando meglio la realtà non è mai stata una mia scelta e priorità, non ho mai sentIto per nessuno quel trasporto ma anche semplice desiderio di provarci e non mi andava e non mi va di stare con qualcuno che non mi piace. È triste e faticoso.
Mi rivedo molto in quello che hai scritto pure io ho pensato che il motivo per cui rimanevo single ero perché brutta e antipatica e stupida (quando avevo bassa autostima). Però analizzando meglio la realtà non è mai stata una mia scelta e priorità, non ho mai sentIto per nessuno quel trasporto ma anche semplice desiderio di provarci e non mi andava e non mi va di stare con qualcuno che non mi piace. È triste e faticoso.
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