Giovedì, 30/11/2017 alle 17:56
Premetto che questo è un mio pensiero.
Il disturbo di identità di genere, a mio avviso, si concretizza solo quando si prova repulsione per un corpo che sentiamo "non appartenerci".
Si chiama disforia ed è la repulsione, l'odio, l'ossessione verso un corpo in cui non ci identifichiamo.
Se invece sentiamo questa incompatibilità con lo stereotipo femminile o maschile a livello comportamentale o mentale, trovo sia piuttosto una paturnia e basta.
Vedo spesso persone "combattere" contro lo stereotipo di maschio o di femmina, definendoli sbagliati, inesatti, limitanti e falsi, per finire poi, paradossalmente, a paragonarsi ad essi e a crearsi problemi sulla base del paragone fatto, riconoscendo implicitamente come esistenti e veritieri quelli stereotipi contro ai quali stavano lottando.
Paradossale, appunto.
Ogni persona è unica: nessuno stereotipo sarà mai in grado di vagliare ogni caratteristica umana né tanto meno di rispecchiare a pieno una persona.
È assolutamente normale che una persona si comporti in modo diverso a seconda della situazione in cui è, a seconda dei suoi interessi e della sua personalità.
Se dici "ho interessi da maschio", stai affermando che esiste lo stereotipo maschile, stessa cosa se dici "ho interessi da femmina", e ad essi ti stai paragonando.
La cosa fantastica è che questi stereotipi non servono a darti un'identità, ma sono solo una scorciatoia mentale che si usa per catalogare velocemente le persone in modo grossolano e non accurato: servono a te per catalogare gli altri, o agli altri per catalogare te, ma non servono assolutamente a te per catalogare te stessa; tu hai un accesso molto più profondo alla tua anima: non hai bisogno di un abbozzo su chi sei, quando hai già il disegno completo di te stessa, dentro te stessa.
Tu vuoi un'analisi accurata, perché sei un individuo che ricerca la sua identità, e in un esame così approfondito come quello che tu ricerchi, gli stereotipi perdono di significato, sarebbero troppo inaccurati e campati per aria.
Tu sei tu, semplicemente, perché nessun'altro sarai mai uguale identico a te e nessuno stereotipo di potrà mai catalogare a pieno.
Io stessa sono una donna, ma ho comportamenti molto vari ed interessi altrettanto; alcuni sarebbero accostabili allo stereotipo maschile, ma questo non mi rende certo meno donna, né deve spingermi a rifiutare la mia natura biologica a fronte di un non rispecchiarmi in uno stereotipo che è stato semplicemente creato dall'uomo e dalla società che ha plasmato.
Sono solo stereotipi, che te ne frega!
Si te stessa e basta, che sei perfetta ed unica così!
Ti auguro di superare l'anoressia. Impara a volergli bene a quel corpicino.
