Non è la prima volta che mi affaccio al mondo dell'asessualità. Tra le tante testimonianze che ho letto nel corso degli anni ho sempre trovato un sacco di storie simili alla mia. Durante l'adolescenza, mentre tutti i miei coetanei vivevano in piena tempesta ormonale, io non capivo e preferivo trascorrere il mio tempo immerso tra libri, fumetti e tante altre passioni nerd (e anche adesso non è cambiato molto

In passato leggere i siti che parlano di asessualità mi ha aiutato a non sentirmi solo, a ritrovare negli altri almeno qualche parola di questo mio linguaggio. Ma soprattutto mi ha salvato da un periodo in cui vedevo tutto nero. Ero appena uscito da una lunga relazione con una persona che sognavo di avere accanto per sempre, relazione finita malissimo proprio a causa di questo diverso modo di vivere l'intimità. Un unico elemento, per me insignificante, ma per lei così fondamentale da cancellare ogni altra cosa e trasformare il suo rapporto nei miei confronti in un fiume di accuse, veleni, persino ricatti. Per anni mi sono sentito sbagliato, difettoso, malato, e tutti gli sforzi che facevo per capirmi e risolvere questa situazione non erano mai abbastanza. Poi tutto è finito quando ho scoperto che lei si era trovata un altro alle mie spalle. Mi è crollato il mondo addosso. Solo venire a conoscenza dell'esistenza dell'asessualità mi ha aiutato a rialzarmi.
"Non c'è nulla che non va in me!" ho pensato in quel momento "Sono solo asessuale!". Che è un pensiero sicuramente giustissimo da avere, l'ho fatto mio per tanto tempo e mi ha aiutato molto. Solo che stavo valutando la mia sessualità con un metro di giudizio altrui. In realtà, anche se quelle parole mi aiutavano, non le sentivo pienamente mie. Perché io invece, anche se poca, di attrazione sessuale ne provavo eccome.
E' così rara che molti non la definirebbero nemmeno con questo termine. Nella mia vita quotidiana: zero. Siamo in un mondo che ti scaraventa in faccia allusioni al sesso millemila volte al giorno, eppure zero. Anche quando vedo una ragazza che potrei definire il mio ideale perfetto disceso tra noi umili mortali, zero. Però quando provo dei forti sentimenti per una persona, e quei sentimenti sono ricambiati, e il nostro rapporto inizia ad essere pieno di coccole e di intimità emotiva, e in mezzo a tutto quell'affetto mi sento al sicuro...ecco, a un certo punto affiora un desiderio di raggiungere un livello di intimità ancora più profondo, sia a livello mentale che fisico. E questo desiderio è composto anche da attrazione sessuale, sì.
Quindi potevo cavarmela semplicemente definendomi demisessuale senza tutti questi patemi, no? Ma magari! Ciò che mi ha fatto vivere nella confusione per anni è proprio il fatto che nella mia unica relazione arrivata a quel livello di intimità io questo desiderio lo provavo. E lo esprimevo anche! Ma secondo lei invece questo mio desiderio non era niente. E a forza di sentirmi accusare talmente tante volte di non provare niente avevo finito per convincermi davvero che, anche quando provavo qualcosa, quello non fosse niente.
Stavo lasciando che a definire una parte della mia identità fossero dei modelli esterni. Quei modelli che non solo dicono che devi assolutamente fare sesso, ma anche quanto e quando, trasformando la sessualità in una fredda unità di misura dell'amore, che...boh, come funziona? E' così riduttiva! Talmente riduttiva che sotto una certa soglia toglie valore a ogni cosa, e aveva finito per spingermi inconsciamente a cancellare anche una parte di me.
Ma comunque sentivo che qualcosa non andava, per questo ho preferito distaccarmi per un po' da tutto questo e rifletterci su. Ci ho rimuginato sopra un sacco, ho provato nuovamente sentimenti sopiti da tempo, e adesso che ho un po' di consapevolezza in più ho deciso di presentarmi qui. Non tanto per offrire il mio punto di vista (ho ancora troppe cose da capire), ma per mettere un punto fermo che serve a me, da cui magari potrà nascere qualche confronto. Al momento mi sento sicuramente più vicino ai racconti di chi si definisce demisessuale, ma chissà? Alla fin fine nasce tutto da una riflessione sul passato. Saranno le esperienze future, se mai arriveranno, a darmi risposte più chiare.
Per ora mi accontento di dare forma scritta a questi pensieri che mi tenevo dentro da un sacco di tempo. Un piccolo gesto liberatorio di cui avevo bisogno. Se siete arrivati a leggere fin qui grazie per la pazienza
