Sabato, 09/04/2022 alle 09:27
ciao Claudia_dim, per quanto mi riguarda l'ho capito solo nel 2019, di non essere un individuo.. scorbutico, intrattabile, impossibile, supponente, "un traditore che dato che se "non lo fa con me lo fa altrove.. lo punisco facendo altrettanto" e tutta la serie interminabile critiche, giudizi e condanne. Per una vita ne sono stato convinto io stesso, pur non riuscendo a comprendere "per quale ragione il 90% delle volte io vedessi il sesso come un temuto sacrificio al quale dovevo periodicamente sottopormi per poter conservare un rapporto di coppia nel quale ero completamente coinvolto", mi sembrava innegabile che comunque il problema fosse dovuto esclusivamente a me. E lo era davvero, non prendiamoci in giro, siamo una micro minoranza ! E non mi piace la mania di attribuire definizioni differenti nell'ambito della medesima faccenda, che è secondo me questa: in ambito sessuale esistono persone che, per svariate ragioni, creano problemi agli abitanti del pianeta che, naturalmente, lecitamente, si innamorano, fanno sesso e si riproducono.
Inutile affermare (come faccio talvolta anche io, ma lo faccio sempre meno) che "non ci comprendono, confondono il sesso con l'amore e bla bla.."
NON sono per niente contento di non essere NORMALE, che non è una "una brutta parola", è che la normalità permette di vivere NORMALMENTE

e io NON sono NORMALE. Penso che siamo noi a dover essere consapevoli del fatto che dovremmo, se proviamo la necessità o il desiderio di avere una vita di coppia, provare a realizzare questa cosa frequentandoci "tra noi" e lasciando in pace i normali, evitando sofferenze e assai spesso lo squallore umano per entrambe le parti. Tanto prima o poi questo problema emerge, ho provato diverse volte ad avere rapporti di coppia duraturi, tanto che sono stato 9 anni con una persona, poi 5, 3 e 8 con altre. Durante quei 9 anni sono stato "cornificato" a ripetizione, ovviamente non lo sapevo, per cui io ero sereno e innamoratissimo e fare sesso meno che sporadicamente mi sembrava del tutto normale, mentre per lei deve essere stato un tormento (molto probabilmente anche morale, dato che di NASCOSTO cercava altrove un rapporto SANO fatto di tutte quelle componenti SANE, perché intanto io non le offrivo motivazioni plausibili/razionali da poter addurre per lasciarmi.. avrebbe dovuto dire: "ti amo ma ti lascio perché si scopa poco o niente" )
Le altre storie non sono andate molto diversamente, anzi, si è trattato sempre della ripetizione delle medesime dinamiche e, se un appunto posso muovere a tutte loro, è senza dubbio il fatto che nessuna mi abbia mai parlato di questo problema, neanche prendendolo assai alla lontana. Semplicemente, per come le ho vissute io, pur domandandomi come mai io e il sesso "avessimo questo rapporto decisamente gelidino" allo stesso tempo mi domandavo "se con un'altra persona questo aspetto non avrebbe potuto assumere un aspetto diametralmente opposto a quello che era stato fino ad allora", ovvero: non più una sorta temuta e fastidiosa ginnastica che tenevo a distanza il più possibile"
