Lunedì, 14/02/2022 alle 17:44
Che c'è di male nel morire soli? Da individuo che vuole morire solo, mi sento discriminato.
NO SOCIALDEATHNORMATIVITY!

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Lunedì, 14/02/2022 alle 21:17
Se ti interessa ascoltare le sensazioni di altri ti dico la mia.
Io lo definisco uno strano destino, ma certo non una sfiga. Non mi sento uno sfigato o un infelice, ma questa condizione me la sono conquistata, prima ho sofferto perché mi sentivo unico, questo e altri siti mi hanno aiutato. Ho 56 anni e ho vissuto fino ad ora, con qualche momento di crisi, una vita bellissima, e spero di continuare. Ma certo non è stata una passeggiata.
Sono stato infelice quando mi costringevo a fare sesso per essere considerato 'normale'. Ho svoltato quando ho cominciato a vivere mettendo me stesso al primo posto. Non ho voglia di fare sesso? Non ne faccio. Ma il sesso è stato solo uno dei tanti elementi che ho cambiato. Ho cominciato a non vedere più alcune persone di cui non avevo una grande idea, ho cominciato a fare il lavoro che mi piaceva, guadagnare indipendenza dagli altri, etc., per me è stato un processo più ampio di riconquista di me stesso.
Beta e Blu777 hanno ragione, la soluzione, almeno per me, è stata cambiare il punto di vista. Anche se sei in minoranza puoi avere le tue esigenze, e ho sentito che dovevo farle valere, non è che ha sempre ragione la maggioranza.
Certo, trovare qualcuno è molto difficile, perché già trovare qualcuno è difficile anche per i sessuali (che ti assicuro, non sono felici), se poi lo devi cercare nell 1 per cento della popolazione è un'impresa disperata. Ma se sono qui è perché evidentemente non mi sono arreso.
Spero che le nostre notazioni positive non ti sembrino una finzione,
ciao!
Se ti interessa ascoltare le sensazioni di altri ti dico la mia.
Io lo definisco uno strano destino, ma certo non una sfiga. Non mi sento uno sfigato o un infelice, ma questa condizione me la sono conquistata, prima ho sofferto perché mi sentivo unico, questo e altri siti mi hanno aiutato. Ho 56 anni e ho vissuto fino ad ora, con qualche momento di crisi, una vita bellissima, e spero di continuare. Ma certo non è stata una passeggiata.
Sono stato infelice quando mi costringevo a fare sesso per essere considerato 'normale'. Ho svoltato quando ho cominciato a vivere mettendo me stesso al primo posto. Non ho voglia di fare sesso? Non ne faccio. Ma il sesso è stato solo uno dei tanti elementi che ho cambiato. Ho cominciato a non vedere più alcune persone di cui non avevo una grande idea, ho cominciato a fare il lavoro che mi piaceva, guadagnare indipendenza dagli altri, etc., per me è stato un processo più ampio di riconquista di me stesso.
Beta e Blu777 hanno ragione, la soluzione, almeno per me, è stata cambiare il punto di vista. Anche se sei in minoranza puoi avere le tue esigenze, e ho sentito che dovevo farle valere, non è che ha sempre ragione la maggioranza.
Certo, trovare qualcuno è molto difficile, perché già trovare qualcuno è difficile anche per i sessuali (che ti assicuro, non sono felici), se poi lo devi cercare nell 1 per cento della popolazione è un'impresa disperata. Ma se sono qui è perché evidentemente non mi sono arreso.
Spero che le nostre notazioni positive non ti sembrino una finzione,
ciao!
Sabato, 18/02/2023 alle 16:42
Io invece ti do' ragione è maledettamente difficile il fatto di essere asessuali\anaffettivi,non è solo il sesso è quello che gira intorno al sesso,le relazioni sociali,fare la famiglia,quando sei giovane puoi dissimulare quanto vuoi,puoi accampare tutte le scuse che ti vengono in mente ma alla fine ti ritrovi da solo,non ci sono terapie o hobby che ti possano salvare dal fatto sentire un difetto di fabbrica,e non venitemi a parlare di fare terapia .....
Scusate lo sfogo ma ho compiuto 40 anni questa settimana e il bilancio della mia vita è desolante!
Io invece ti do' ragione è maledettamente difficile il fatto di essere asessuali\anaffettivi,non è solo il sesso è quello che gira intorno al sesso,le relazioni sociali,fare la famiglia,quando sei giovane puoi dissimulare quanto vuoi,puoi accampare tutte le scuse che ti vengono in mente ma alla fine ti ritrovi da solo,non ci sono terapie o hobby che ti possano salvare dal fatto sentire un difetto di fabbrica,e non venitemi a parlare di fare terapia .....
Scusate lo sfogo ma ho compiuto 40 anni questa settimana e il bilancio della mia vita è desolante!
Domenica, 19/02/2023 alle 14:59
Io sono completamente d'accordo con Blu77, Beta e memento. La vivo anche io come loro e faccio le stesse considerazioni.
A Rossoveziano invece dico ciò che ho scritto in altri miei interventi: i rapporti sentimentali sono solo una sottocategoria dei rapporti affettivi in generale. Non sono l'unica strada per poter soddisfare questo bisogno.
E poi guardiamoci intorno, e pensiamo anche ad altre epoche storiche e ad altre culture... prendiamo per esempio generazioni e generazioni che sono state costrette a prendere i voti e a praticare una vita di astinenza- pensate che pena per chi aveva anche istinti sessuali molto spiccati - o pensiamo a donne e uomini in culture dove i matrimoni sono combinati e DEVONO per forza essere consumati.
Pensate davvero che quello sia meglio di seguire la propria natura concentrandosi nel provare sentimenti amorosi verso qualsiasi essere o cosa, senza bisogno dell'epilogo sessuale?
Penso che prima di tutto una persona che prova questao disagio con la sessualità si debba chiedere se la ragione è davvero un disinteresse per la cosa, o magari causato da traumi, sensazioni di inadeguatezza, incapacità etc. Una volta capito che non si tratta di questo, bisogna svincolarsi dalla convenzione sociale, aprire la propria mente e capire che ognuno di noi ha una personalissima e privatissima visione della cosa, e che è giusto e sacrosanto che sia così.
Infine applaudo memento per le sue parole: si tratta di un grande lavoro su se stessi, che non coinvolge solo la sessualità, ma l'intera personalità. Ma ne vale la pena, credeteci.
Io sono completamente d'accordo con Blu77, Beta e memento. La vivo anche io come loro e faccio le stesse considerazioni.
A Rossoveziano invece dico ciò che ho scritto in altri miei interventi: i rapporti sentimentali sono solo una sottocategoria dei rapporti affettivi in generale. Non sono l'unica strada per poter soddisfare questo bisogno.
E poi guardiamoci intorno, e pensiamo anche ad altre epoche storiche e ad altre culture... prendiamo per esempio generazioni e generazioni che sono state costrette a prendere i voti e a praticare una vita di astinenza- pensate che pena per chi aveva anche istinti sessuali molto spiccati - o pensiamo a donne e uomini in culture dove i matrimoni sono combinati e DEVONO per forza essere consumati.
Pensate davvero che quello sia meglio di seguire la propria natura concentrandosi nel provare sentimenti amorosi verso qualsiasi essere o cosa, senza bisogno dell'epilogo sessuale?
Penso che prima di tutto una persona che prova questao disagio con la sessualità si debba chiedere se la ragione è davvero un disinteresse per la cosa, o magari causato da traumi, sensazioni di inadeguatezza, incapacità etc. Una volta capito che non si tratta di questo, bisogna svincolarsi dalla convenzione sociale, aprire la propria mente e capire che ognuno di noi ha una personalissima e privatissima visione della cosa, e che è giusto e sacrosanto che sia così.
Infine applaudo memento per le sue parole: si tratta di un grande lavoro su se stessi, che non coinvolge solo la sessualità, ma l'intera personalità. Ma ne vale la pena, credeteci.
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