Mercoledì, 27/12/2017 alle 06:28
Contenuto rimosso dall'Amministrazione.

Discussioni attive
NON RISPONDERE
Ospite101
Mercoledì, 27/12/2017 alle 11:00
Aiutoooo!! Mettere in correlazione il progresso farmacologico e gli atti non naturali (ma non condannabili per chi li sceglie, ci mancherebbe; soltanto, io non li sceglierei mai, tanto più in assenza di problematiche fisiche. Piuttosto, a questo punto mi chiederei che asessuale sarei se accettassi di avere rapporti anche solo a fini procreativi! Questo sì che lo vedo come un serissimo problema etico e di coerenza personale) mi sembra una forzatura priva di logica. Allora, anche il pane che mangio è realizzato da decenni non più da lieviti naturali ma da una serie di prodotti e di lavorazioni del tutto innaturali - nella direzione dell'ottenimento del massimo profitto - inimmaginabili fino a meno di 30 anni fa. Allora che faccio, metto in correlazione gli atti innaturali per perseguire la procreazione con la lavorazione attuale del pane?!? E cosa c'è di naturale in tantissimi altri alimenti, nelle carni di animali gonfiati a suon di ormoni ed antibiotici, nelle onde elettromagnetiche che ci permettono di parlarci con i telefonini oltre a tante altre applicazioni radio-televisive e non solo, oppure negli apparati elettromedicali per la respirazione, l'idratazione e l'alimentazione di un malato grave, cosa verso la quale sono assolutamente contrario, perché del tutto innaturale, tanto da aver festeggiato la recentissima legge sul 'biotestamento', per quanto la si potesse scrivere meglio? Dimmi, SpoonRiver, cosa ci sia di naturale oggigiorno. Forse giusto il rapporto sessuale. Ecco, proprio quello che non mi interessa per niente, e che - credo e spero - non interessi la larga maggioranza di chi, per sua sponte, ha deciso di ritrovarsi qui. Cari saluti a tutti.
Aiutoooo!! Mettere in correlazione il progresso farmacologico e gli atti non naturali (ma non condannabili per chi li sceglie, ci mancherebbe; soltanto, io non li sceglierei mai, tanto più in assenza di problematiche fisiche. Piuttosto, a questo punto mi chiederei che asessuale sarei se accettassi di avere rapporti anche solo a fini procreativi! Questo sì che lo vedo come un serissimo problema etico e di coerenza personale) mi sembra una forzatura priva di logica. Allora, anche il pane che mangio è realizzato da decenni non più da lieviti naturali ma da una serie di prodotti e di lavorazioni del tutto innaturali - nella direzione dell'ottenimento del massimo profitto - inimmaginabili fino a meno di 30 anni fa. Allora che faccio, metto in correlazione gli atti innaturali per perseguire la procreazione con la lavorazione attuale del pane?!? E cosa c'è di naturale in tantissimi altri alimenti, nelle carni di animali gonfiati a suon di ormoni ed antibiotici, nelle onde elettromagnetiche che ci permettono di parlarci con i telefonini oltre a tante altre applicazioni radio-televisive e non solo, oppure negli apparati elettromedicali per la respirazione, l'idratazione e l'alimentazione di un malato grave, cosa verso la quale sono assolutamente contrario, perché del tutto innaturale, tanto da aver festeggiato la recentissima legge sul 'biotestamento', per quanto la si potesse scrivere meglio? Dimmi, SpoonRiver, cosa ci sia di naturale oggigiorno. Forse giusto il rapporto sessuale. Ecco, proprio quello che non mi interessa per niente, e che - credo e spero - non interessi la larga maggioranza di chi, per sua sponte, ha deciso di ritrovarsi qui. Cari saluti a tutti.
Mercoledì, 27/12/2017 alle 12:33
Ma infatti ho detto che quasi nulla è naturale ormai, quindi non ha senso considerare quelle scelte come innaturali. Dovresti porre la domanda ad Astrale, anche se ha già risposto e ho capito cosa intendeva, quindi per quanto riguarda mi sono chiarito con lei.
Ma infatti ho detto che quasi nulla è naturale ormai, quindi non ha senso considerare quelle scelte come innaturali. Dovresti porre la domanda ad Astrale, anche se ha già risposto e ho capito cosa intendeva, quindi per quanto riguarda mi sono chiarito con lei.
Mercoledì, 27/12/2017 alle 12:36
Scrivendo non si possono assaporare il tono della voce, l'espressione del viso, tutte le manifestazioni che condiscono i comportamenti, i pensieri, le parole, per cui magari le parole scritte, nude e crude, possono apparire polemiche o sgradevoli anche quando non lo sono. Dipende tutto da come legittimamente le si legge, tanto più in assenza della possibilità anche solo di immaginare chi sia e come sia chi ce le ha scritte. Tutto questo, SpoonRiver, per dire che era l'ultima delle mie intenzioni quella di polemizzare o di risultare sgradevole, tanto più in questa "casa" che sento fortemente mia come di tutti gli iscritti, con un grande senso di appartenenza e di rispetto (a dir poco!) verso chi c'è
Scrivendo non si possono assaporare il tono della voce, l'espressione del viso, tutte le manifestazioni che condiscono i comportamenti, i pensieri, le parole, per cui magari le parole scritte, nude e crude, possono apparire polemiche o sgradevoli anche quando non lo sono. Dipende tutto da come legittimamente le si legge, tanto più in assenza della possibilità anche solo di immaginare chi sia e come sia chi ce le ha scritte. Tutto questo, SpoonRiver, per dire che era l'ultima delle mie intenzioni quella di polemizzare o di risultare sgradevole, tanto più in questa "casa" che sento fortemente mia come di tutti gli iscritti, con un grande senso di appartenenza e di rispetto (a dir poco!) verso chi c'è

Mercoledì, 27/12/2017 alle 12:55
anche parlare ha i suoi limiti, comunque la scrittura ha una sua autonomia, poi sicuramente a volte una persona può travisare...
anche parlare ha i suoi limiti, comunque la scrittura ha una sua autonomia, poi sicuramente a volte una persona può travisare...
Mercoledì, 27/12/2017 alle 13:08
Perfettamente d'accordo
Certo, nella scrittura è molto più facile travisare, essendo tutto legato all'interpretazione, in assenza di "segni" fonici e mimici.
Perfettamente d'accordo

Certo, nella scrittura è molto più facile travisare, essendo tutto legato all'interpretazione, in assenza di "segni" fonici e mimici.
Sabato, 27/01/2018 alle 21:08
Io personalmente non ho problema con il sesso, il problema è trovare qualcuno con il quale compiere questo passo e per me non è facile perchè non riesco a lasciarmi andare se non conosco bene questa persona, figuriamoci fare un figlio.
Io personalmente non ho problema con il sesso, il problema è trovare qualcuno con il quale compiere questo passo e per me non è facile perchè non riesco a lasciarmi andare se non conosco bene questa persona, figuriamoci fare un figlio.
Mercoledì, 21/03/2018 alle 16:09
Io voglio avere figli un giorno!!
Anche se sono asex, nn vuol dire nulla sul fatto dei figli!!
Io voglio avere figli un giorno!!
Anche se sono asex, nn vuol dire nulla sul fatto dei figli!!

Mercoledì, 21/03/2018 alle 19:47
Sono tanto belli i bambini!!
Sono tanto belli i bambini!!

Sabato, 31/03/2018 alle 23:37
Niente, anche se non ho letto tutte le risposte, penso che la mia domanda abbia un'incoerenza e un'ipocrisia di fondo, perché purtroppo siamo stati contaminati, chi più chi meno, dal paradigma della maternità come cosa buona e giusta, una cosa che deve venire naturale, e invece non è affatto così.
Credo che voi asessuali ne siate un po' meno contaminati, ma non ci metto la mano sul fuoco.
Lei non mi ha avuto gratis, e io non ho avuto gratis il suo affetto... e le donne non hanno la maternità nel sangue , e non sono naturalmente generose.. è per questo che alcune possono essere terrorizzate e incapaci di gestire le emozioni, e magari uccidere le proprie creature.
La prova di questo risiede nel fatto che le nostre infanzie sono state più o meno una serie di episodi agghiaccianti, e se non lo sono stati, allora cosa stiamo facendo per stare bene ora, e quanto è lontano quello che facciamo ora per stare bene, da quello che vivevamo a quei tempi? i genitori non nascono imparati ed entrambe le parti pagano per questo.
Sono tutte credenze distorte di un retaggio culturale che le vede come persone buone e inoffensive, quando invece sappiamo tutti che esistono i lati oscuri della maternità e della femminilità. E' quello stesso retaggio che poi fa dire alle persone che le donne sono delle arpie avvelenatrici, e una finisce col diventarlo, se è condizionata profondamente da questo obbligo morale di essere buona. Non c'è bisogno di essere più buoni, se lo si è già.
Noi occidentali stiamo progressivamente e sempre più platealmente sottomettendo gli uomini, e non ne sono affatto orgogliosa, perché penso che posso imparare tantissime cose da loro, prima tra tutte, la lucidità con cui vivono la loro non-maternità. Mi sta bene che in paesi meno sviluppati ci sia il femminismo, ma qui è sbagliato!
Niente quindi anche se la domanda resta qui, è come se l'avessi ritirata, ma resta per il mero scopo di curiosaggio.
E poi alla fine non ha senso chiedervelo come se lo doveste fare per forza
Grazie
Niente, anche se non ho letto tutte le risposte, penso che la mia domanda abbia un'incoerenza e un'ipocrisia di fondo, perché purtroppo siamo stati contaminati, chi più chi meno, dal paradigma della maternità come cosa buona e giusta, una cosa che deve venire naturale, e invece non è affatto così.
Credo che voi asessuali ne siate un po' meno contaminati, ma non ci metto la mano sul fuoco.
Lei non mi ha avuto gratis, e io non ho avuto gratis il suo affetto... e le donne non hanno la maternità nel sangue , e non sono naturalmente generose.. è per questo che alcune possono essere terrorizzate e incapaci di gestire le emozioni, e magari uccidere le proprie creature.
La prova di questo risiede nel fatto che le nostre infanzie sono state più o meno una serie di episodi agghiaccianti, e se non lo sono stati, allora cosa stiamo facendo per stare bene ora, e quanto è lontano quello che facciamo ora per stare bene, da quello che vivevamo a quei tempi? i genitori non nascono imparati ed entrambe le parti pagano per questo.
Sono tutte credenze distorte di un retaggio culturale che le vede come persone buone e inoffensive, quando invece sappiamo tutti che esistono i lati oscuri della maternità e della femminilità. E' quello stesso retaggio che poi fa dire alle persone che le donne sono delle arpie avvelenatrici, e una finisce col diventarlo, se è condizionata profondamente da questo obbligo morale di essere buona. Non c'è bisogno di essere più buoni, se lo si è già.
Noi occidentali stiamo progressivamente e sempre più platealmente sottomettendo gli uomini, e non ne sono affatto orgogliosa, perché penso che posso imparare tantissime cose da loro, prima tra tutte, la lucidità con cui vivono la loro non-maternità. Mi sta bene che in paesi meno sviluppati ci sia il femminismo, ma qui è sbagliato!
Niente quindi anche se la domanda resta qui, è come se l'avessi ritirata, ma resta per il mero scopo di curiosaggio.
E poi alla fine non ha senso chiedervelo come se lo doveste fare per forza
Grazie
NON RISPONDERE