Giovedì, 12/10/2017 alle 17:09
Mi è stato detto che le donne, molte moltissime donne hanno il desiderio di maternità. Che per avere un figlio sarebbero disposte a tutto. Per quanto mi riguarda non ho la minima idea di cosa sia questo desiderio.
Ormai io sono fuori dai giochi, perché ho 46 anni ma davvero nella mia vita fare figli e soprattutto sposarmi ed avere una famiglia tradizionale sono desideri mai esistiti. Non siamo tutti uguali! Ovviamente anche il sesso è sempre stato un problema. Inizialmente ,così è successo a me, lo si fa perché lo si sente come un dovere, poi si cerca di capire se può essere interessante, visto che se ne fa un gran parlare e tutto sembra girarci intorno, e dopo avere finalmente concluso che il sesso è la cosa più sopravvalutata al mondo, viene a noia. Personalmente il sesso che ho fatto mi provocava dei veri conati di vomito. Non fa per me. Mi dà fastidio persino essere toccata, anzi guardata adesso.
Nel frattempo il tempo è passato.
In un batter di ciglia ho 16 anni. Un altro batter di ciglia ne ho 26. Un batter di ciglia e ne ho 46.
Adesso non sono più così bella come quando ne avevo 16, e i tempi sono cambiati.
Non so dove voglio andare a parare con questo discorso, mi sa che mi bastava far due chiacchiere.
Ciao a tutti!

Discussioni attive
NON RISPONDERE
Giovedì, 12/10/2017 alle 18:53
Sesso sopravvalutato. A me ha sempre fatto ridere questo aforisma di Lord Chesterfield (1694-1773)
Sesso: la posizione è ridicola, il piacere effimero, la spesa eccessiva
Sesso sopravvalutato. A me ha sempre fatto ridere questo aforisma di Lord Chesterfield (1694-1773)
Sesso: la posizione è ridicola, il piacere effimero, la spesa eccessiva
Venerdì, 13/10/2017 alle 12:15
Il desiderio di accoppiarsi (con fine implicito riproduttivo) è quanto di più biologico e scontato ci sia.
È un sistema motivazionale basale, funzionale ed evolutivamente efficace.
Siamo organizzati per trovare il sesso estremamente piacevole, a sottovalutare la difficoltà e il dolore del parto e dell'allevamento della prole, tutto in funzione del portare avanti la specie, ovvero quello che potremmo definire un dovere innato.
Non è meraviglioso che le persone siano disposte a tutto per far sesso, non è straordinario che lo trovino così piacevole da porlo come priorità nelle loro vite, tanto meno è strano che abbiano un innato desiderio di accudimento che le porta ad occuparsi dei piccoli, anche se devo dire che la decisione cosciente di mettere alla luce un figlio la trovo un qualcosa di più complicato e meno istintivo delle altre due questioni.
In ambiente naturale è la voglia di sesso che ha come conseguenza involontaria la procreazione, e la successiva presenza del cucciolo/bambino, a quel punto, fa entrare in gioco il sistema di accudimento, i picchi d'ossitocina e la conseguente cura della prole come predisposizione innata.
Mi sono sempre chiesta da dove derivi davvero la scelta cosciente di mettere al mondo un bambino.
Forse dal modellamento? Vediamo gli altri coi loro cuccioli e ci si attiva la voglia di accudirne uno? Può essere, è sarebbe la spiegazione più sensata.
Oppure perché avere un figlio è una convenzione culturale e sociale: va fatto, quindi devo trovare il modo di farlo e lo faccio.
Per appartenenza? Ovvero per entrare a far parte del gruppo delle "mamme e papà", con relativi oneri e doveri, ma anche punti di incontro interpersonale con gli altri che si trovano nella stessa situazione.
O la cosa più triste che mi viene in mente al momento: fare figli per salvare una storia in crisi.
La domanda relativa a noi asessuali è: perché noi non sopravvalutiamo il sesso come gli altri?
Perché per noi non è nulla di speciale, o ci fa addirittura schifo?
Perché non si attiva il pattern innato ed istintivo della sessualità?
Sulla base di quel che ho detto prima, invece, trovo più spiegabile il perché manca il desiderio di accudire la prole, in una persona che non ha figli.
A regola, è proprio la presenza dei tuoi figli che dovrebbe far nascere quel che definiamo "istinto materno".
Il desiderio di accoppiarsi (con fine implicito riproduttivo) è quanto di più biologico e scontato ci sia.
È un sistema motivazionale basale, funzionale ed evolutivamente efficace.
Siamo organizzati per trovare il sesso estremamente piacevole, a sottovalutare la difficoltà e il dolore del parto e dell'allevamento della prole, tutto in funzione del portare avanti la specie, ovvero quello che potremmo definire un dovere innato.
Non è meraviglioso che le persone siano disposte a tutto per far sesso, non è straordinario che lo trovino così piacevole da porlo come priorità nelle loro vite, tanto meno è strano che abbiano un innato desiderio di accudimento che le porta ad occuparsi dei piccoli, anche se devo dire che la decisione cosciente di mettere alla luce un figlio la trovo un qualcosa di più complicato e meno istintivo delle altre due questioni.
In ambiente naturale è la voglia di sesso che ha come conseguenza involontaria la procreazione, e la successiva presenza del cucciolo/bambino, a quel punto, fa entrare in gioco il sistema di accudimento, i picchi d'ossitocina e la conseguente cura della prole come predisposizione innata.
Mi sono sempre chiesta da dove derivi davvero la scelta cosciente di mettere al mondo un bambino.
Forse dal modellamento? Vediamo gli altri coi loro cuccioli e ci si attiva la voglia di accudirne uno? Può essere, è sarebbe la spiegazione più sensata.
Oppure perché avere un figlio è una convenzione culturale e sociale: va fatto, quindi devo trovare il modo di farlo e lo faccio.
Per appartenenza? Ovvero per entrare a far parte del gruppo delle "mamme e papà", con relativi oneri e doveri, ma anche punti di incontro interpersonale con gli altri che si trovano nella stessa situazione.
O la cosa più triste che mi viene in mente al momento: fare figli per salvare una storia in crisi.
La domanda relativa a noi asessuali è: perché noi non sopravvalutiamo il sesso come gli altri?
Perché per noi non è nulla di speciale, o ci fa addirittura schifo?
Perché non si attiva il pattern innato ed istintivo della sessualità?
Sulla base di quel che ho detto prima, invece, trovo più spiegabile il perché manca il desiderio di accudire la prole, in una persona che non ha figli.
A regola, è proprio la presenza dei tuoi figli che dovrebbe far nascere quel che definiamo "istinto materno".
Venerdì, 13/10/2017 alle 22:34
Ho 27 anni e da quando ne avevo 16 non desidero avere figli e se mi chiedete i motivi personali potrei elencarveli e argomentarli con 10 pagine di testo!
Di solito quando amici o conoscenti mi chiedono se desidero figli rispondo in modo vago perché non ho nessuna voglia di sentire inutili critiche, anche se delle critiche non me ne frega niente.
Quasi tutte le mie colleghe hanno figli (alcune anche tre figli), anche qualche mia amica e posso dirvi che in primis amano i bambini in generale, poi ci sono persone che sentono la loro vita più completa con i figli. Penso che comunque si metta al mondo un figlio per se stessi perché comunque l'amore per un figlio é un amore autentico che supera qualsiasi altro tipo di amore. Altre persone li fanno anche per avere una famiglia più grande, per la compagnia che possono fare e per il supporto che potranno dare quando saranno adulti e i genitori anziani nei momenti di difficoltà.
Al giorno d'oggi però é quasi impensabile avere figli senza nonni giovani disposti a fare da babysitter e senza una base economica solida... perché ci vogliono tantissimi soldi per mantenerli e crescerli, credetemi! Poi entrambi i genitori ormai lavorano a tempo pieno e il tempo per accudire i figli è molto poco, quindi devono essere accuditi da altri. Poi soprattutto in Italia al giorno d'oggi questi figli da adulti saranno pure destinati a essere disoccupati e si troveranno in una società sempre peggiore, senza valori e in un paese che non fa rispettare le leggi.
Ho 27 anni e da quando ne avevo 16 non desidero avere figli e se mi chiedete i motivi personali potrei elencarveli e argomentarli con 10 pagine di testo!
Di solito quando amici o conoscenti mi chiedono se desidero figli rispondo in modo vago perché non ho nessuna voglia di sentire inutili critiche, anche se delle critiche non me ne frega niente.
Quasi tutte le mie colleghe hanno figli (alcune anche tre figli), anche qualche mia amica e posso dirvi che in primis amano i bambini in generale, poi ci sono persone che sentono la loro vita più completa con i figli. Penso che comunque si metta al mondo un figlio per se stessi perché comunque l'amore per un figlio é un amore autentico che supera qualsiasi altro tipo di amore. Altre persone li fanno anche per avere una famiglia più grande, per la compagnia che possono fare e per il supporto che potranno dare quando saranno adulti e i genitori anziani nei momenti di difficoltà.
Al giorno d'oggi però é quasi impensabile avere figli senza nonni giovani disposti a fare da babysitter e senza una base economica solida... perché ci vogliono tantissimi soldi per mantenerli e crescerli, credetemi! Poi entrambi i genitori ormai lavorano a tempo pieno e il tempo per accudire i figli è molto poco, quindi devono essere accuditi da altri. Poi soprattutto in Italia al giorno d'oggi questi figli da adulti saranno pure destinati a essere disoccupati e si troveranno in una società sempre peggiore, senza valori e in un paese che non fa rispettare le leggi.
NON RISPONDERE