Domenica, 22/12/2019 alle 16:19
È risaputo che ognuno é in grado di provare un livello di attrazione sessuale diverso, e gli assessuali sono quelle persone che provano un'attrazione sessuale pari 0 o comunque molto bassa. Da cosa dipende questa cosa?
Io non ho mai fatto nessun controllo ormonale, può dipendere da quello? È qualcosa di diverso che abbiamo nei nostri geni? Da cosa é causato?

Discussioni attive
RISPONDI
Domenica, 22/12/2019 alle 16:21
*asessuali
Scusate
*asessuali
Scusate
Venerdì, 27/12/2019 alle 21:41
La domanda è interessante, ma penso che possiamo anche non saperlo, così come è possibile non sapere perché si è eterosessuali, omosessuali ecc.
Penso comunque che un modo costruttivo di trattare la questione sia partire da un tentativo di definire la sessualità. In questo forum, infatti, ho letto "dibattiti" su temi del tipo "un asessuale che ama pratiche sessuali senza la penetrazione, è comunque un asessuale?" o "un asessuale che si masturba, è comunque asessuale?". Sono domande lecite, a cui secondo me occorrerebbe rispondere se si vuole effettivamente capire perché si è asessuali. In altri termini, il mondo asessuale è così vasto che è difficile trovare una spiegazione univoca
La domanda è interessante, ma penso che possiamo anche non saperlo, così come è possibile non sapere perché si è eterosessuali, omosessuali ecc.
Penso comunque che un modo costruttivo di trattare la questione sia partire da un tentativo di definire la sessualità. In questo forum, infatti, ho letto "dibattiti" su temi del tipo "un asessuale che ama pratiche sessuali senza la penetrazione, è comunque un asessuale?" o "un asessuale che si masturba, è comunque asessuale?". Sono domande lecite, a cui secondo me occorrerebbe rispondere se si vuole effettivamente capire perché si è asessuali. In altri termini, il mondo asessuale è così vasto che è difficile trovare una spiegazione univoca
Domenica, 29/12/2019 alle 12:46
Probabilmente la sparerò un pò grossa, ma io credo che l'asessualità non esista, così come non esiste un umano che non abbia bisogno di aria per vivere. Io credo che già il fatto di definirsi asessuali è una riconferma del nostro essere sessuali. Io penso che dichiararsi asessuali in realtà voglia esprimere dissenso rispetto a un mondo sessocentrico nel quale non ci si riconosce. Molto spesso la dichiarazione di asessualità è legata anche a cause molto soggettive, ad esempio il sentirsi inadeguati, brutti, incapaci, allora definirsi asessuali in qualche modo ci è di conforto, ci autoconsegniamo una patente, una definizione che ci permette di essere in pace con la nostra coscienza. Non sempre ovviamente, ma succede. E ribadisco, sono cause molto soggettive. Naturalmente l'opinione che ho appena espresso è solo una mia opinione, basta sulla mia esperienza e sul mio sentire. Non ho idea se esistano studi scientifici in merito, magari un medico avrà un'opinione diversa e più precisa e specifica.
Una delle cose che ho sempre rifuggito è la ricerca di definizioni. Intendiamoci, se certe cose vengono vissute come patologie che ci rendono la vita più complicata, allora è giusto approfondire, definire, e cercare una soluzione. Negli altri casi, quelli in cui una persona si accetta così com'è e non ha problemi a rapportarsi con il mondo esterno, definirsi serve solo a tanti pseudoscrittori o pseudo psicologi per scrivere libracci di quart'ordine sull'uomo e sulla donna.
Nel mio caso, nel corso degli anni mi sono sempre trovato abbastanza a disagio dal punto di vista sessuale, specie quando l'amore per una persona prendeva piede. A quel punto scompariva il desiderio fisico e si facevano strada altri desideri, che erano di natura prettamente intellettiva. Il mio desiderio era quello di proteggere, condividere emozioni, sensazioni, la bellezza di qualcosa da vivere insieme. Ad esempio l'entusiasmo per una sinfonia di Prokofiev o la scoperta di un bel libro. All'inizio pensavo di essere sbagliato, il fatto di non desiderare il sesso con la persona che amavo mi sembrava una distorsione e mi facevo mille violenze per cercare di essere ciò che non ero. Alla fine i rapporti si deterioravano, non tanto perchè mancasse il sesso, quanto perchè il mio sentirmi inadeguato mi allontanava dalla persona e mi faceva chiudere nella mia solitudine. Fino a quando, da qualche anno, mi son messo l'anima in pace. Io sono così ed è inutile e dannoso cercare di essere diversamente da come sono. E se mai dovessi conoscere una donna che avesse voglia di avvicinarsi a me, dovrebbe prendermi per come sono. In caso contrario meglio, ma molto meglio, la solitudine. Ecco questa è più o meno la mia storia, per quanto possa essere poco interessante. Ma mi sono sempre fatto una domanda: anche una forma di amore non espresso fisicamente, siamo sicuri che sia un amore asessuato? Io credo comunque di no.
Probabilmente la sparerò un pò grossa, ma io credo che l'asessualità non esista, così come non esiste un umano che non abbia bisogno di aria per vivere. Io credo che già il fatto di definirsi asessuali è una riconferma del nostro essere sessuali. Io penso che dichiararsi asessuali in realtà voglia esprimere dissenso rispetto a un mondo sessocentrico nel quale non ci si riconosce. Molto spesso la dichiarazione di asessualità è legata anche a cause molto soggettive, ad esempio il sentirsi inadeguati, brutti, incapaci, allora definirsi asessuali in qualche modo ci è di conforto, ci autoconsegniamo una patente, una definizione che ci permette di essere in pace con la nostra coscienza. Non sempre ovviamente, ma succede. E ribadisco, sono cause molto soggettive. Naturalmente l'opinione che ho appena espresso è solo una mia opinione, basta sulla mia esperienza e sul mio sentire. Non ho idea se esistano studi scientifici in merito, magari un medico avrà un'opinione diversa e più precisa e specifica.
Una delle cose che ho sempre rifuggito è la ricerca di definizioni. Intendiamoci, se certe cose vengono vissute come patologie che ci rendono la vita più complicata, allora è giusto approfondire, definire, e cercare una soluzione. Negli altri casi, quelli in cui una persona si accetta così com'è e non ha problemi a rapportarsi con il mondo esterno, definirsi serve solo a tanti pseudoscrittori o pseudo psicologi per scrivere libracci di quart'ordine sull'uomo e sulla donna.
Nel mio caso, nel corso degli anni mi sono sempre trovato abbastanza a disagio dal punto di vista sessuale, specie quando l'amore per una persona prendeva piede. A quel punto scompariva il desiderio fisico e si facevano strada altri desideri, che erano di natura prettamente intellettiva. Il mio desiderio era quello di proteggere, condividere emozioni, sensazioni, la bellezza di qualcosa da vivere insieme. Ad esempio l'entusiasmo per una sinfonia di Prokofiev o la scoperta di un bel libro. All'inizio pensavo di essere sbagliato, il fatto di non desiderare il sesso con la persona che amavo mi sembrava una distorsione e mi facevo mille violenze per cercare di essere ciò che non ero. Alla fine i rapporti si deterioravano, non tanto perchè mancasse il sesso, quanto perchè il mio sentirmi inadeguato mi allontanava dalla persona e mi faceva chiudere nella mia solitudine. Fino a quando, da qualche anno, mi son messo l'anima in pace. Io sono così ed è inutile e dannoso cercare di essere diversamente da come sono. E se mai dovessi conoscere una donna che avesse voglia di avvicinarsi a me, dovrebbe prendermi per come sono. In caso contrario meglio, ma molto meglio, la solitudine. Ecco questa è più o meno la mia storia, per quanto possa essere poco interessante. Ma mi sono sempre fatto una domanda: anche una forma di amore non espresso fisicamente, siamo sicuri che sia un amore asessuato? Io credo comunque di no.
Domenica, 29/12/2019 alle 15:45
Se non ricordo male l'attuale edizione del DSM (uno dei principali manuali diagnostici usati in ambito medico e psicologico), quando parla dei disturbi che possono causare un calo o un azzeramento del desiderio sessuale, specifica che non hanno nulla a che fare con l'asessualità, che invece è una cosa diversa e non va trattata come un problema o una patologia.
Poi sicuramente ci sono persone che si definiscono asessuali (o gray, o demi) ma invece non lo sono, chiunque sia stato abbastanza nell'ambiente finisce prima o poi per avere a che fare con loro. Però non bisogna generalizzare, sono due cose profondamente diverse. E' pericoloso fare di tutta l'erba un fascio, si rischia di far sentire sbagliate o malate delle persone che invece di sbagliato non hanno nulla.
Se non ricordo male l'attuale edizione del DSM (uno dei principali manuali diagnostici usati in ambito medico e psicologico), quando parla dei disturbi che possono causare un calo o un azzeramento del desiderio sessuale, specifica che non hanno nulla a che fare con l'asessualità, che invece è una cosa diversa e non va trattata come un problema o una patologia.
Poi sicuramente ci sono persone che si definiscono asessuali (o gray, o demi) ma invece non lo sono, chiunque sia stato abbastanza nell'ambiente finisce prima o poi per avere a che fare con loro. Però non bisogna generalizzare, sono due cose profondamente diverse. E' pericoloso fare di tutta l'erba un fascio, si rischia di far sentire sbagliate o malate delle persone che invece di sbagliato non hanno nulla.
Martedì, 07/01/2020 alle 23:52
La domanda di Elisacc è La Domanda che molti di noi qui nel forum ci siamo sicuramente fatti mille volte. Io ho capito che è una domanda che ha tante risposte quanti siamo noi qui in questo sito... Motivi ormonali, psicologici, medici, ancora misteriosi, odio per il mondo sessuocentrico, tra di noi c'è questo e molto altro, e credo che tutti siamo in qualche modo asessuali, o demi, o grey...
Rispetto a Dom sono un po' più conciliante, credo che alla fine anche due persone asessuali (o demi, o grey) per motivi diversi possano stare insieme, anzi, magari la differenza aiuta, tanto poi la cosa in comune, assenza di sesso, mette d'accordo entrambi. O almeno spero!
La domanda di Elisacc è La Domanda che molti di noi qui nel forum ci siamo sicuramente fatti mille volte. Io ho capito che è una domanda che ha tante risposte quanti siamo noi qui in questo sito... Motivi ormonali, psicologici, medici, ancora misteriosi, odio per il mondo sessuocentrico, tra di noi c'è questo e molto altro, e credo che tutti siamo in qualche modo asessuali, o demi, o grey...
Rispetto a Dom sono un po' più conciliante, credo che alla fine anche due persone asessuali (o demi, o grey) per motivi diversi possano stare insieme, anzi, magari la differenza aiuta, tanto poi la cosa in comune, assenza di sesso, mette d'accordo entrambi. O almeno spero!
Sabato, 01/02/2020 alle 10:32
A livello ormonale ho tutto nella norma; oltretutto la masturbazione (come atto fisico e non come processo di immaginazione di rapporti sessuali) mi piace molto e ne ho un bisogno fisico molto marcato. Però non ho nessuna attrazione fisica verso gli altri, nè sentimentale. Credo che possano esserci diversi fattori (genetici, mentali) a collaborare per formare una persona asessuale, ma nel mio caso trovo che rispecchi perfettamente la mia personalità: sono molto indipendente, ho un bisogno del mio spazio maggiore rispetto alla media e in qualunque tipo di rapporto stretto mi sento soffocare, come se venisse invasa la mia terra dai barbari. Inoltre non sono molto benevolente verso il prossimo, diciamo che mi sono fatto un'opinione abbastanza negativa del prossimo, quindi parto anche prevenuto e diffidente. Insomma, non credo che potrei mai vivere una relazione di nessun tipo...mancano proprio i presupposti di base.
A livello ormonale ho tutto nella norma; oltretutto la masturbazione (come atto fisico e non come processo di immaginazione di rapporti sessuali) mi piace molto e ne ho un bisogno fisico molto marcato. Però non ho nessuna attrazione fisica verso gli altri, nè sentimentale. Credo che possano esserci diversi fattori (genetici, mentali) a collaborare per formare una persona asessuale, ma nel mio caso trovo che rispecchi perfettamente la mia personalità: sono molto indipendente, ho un bisogno del mio spazio maggiore rispetto alla media e in qualunque tipo di rapporto stretto mi sento soffocare, come se venisse invasa la mia terra dai barbari. Inoltre non sono molto benevolente verso il prossimo, diciamo che mi sono fatto un'opinione abbastanza negativa del prossimo, quindi parto anche prevenuto e diffidente. Insomma, non credo che potrei mai vivere una relazione di nessun tipo...mancano proprio i presupposti di base.
Martedì, 04/02/2020 alle 18:08
Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









Martedì, 04/02/2020 alle 18:08
Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









Martedì, 04/02/2020 alle 18:08
Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









Io, come qualcuno che ho letto qui, ho delle perplessità sul fatto che non esiste una asessualità totale... E questo sito mi incuriosisce non poco. Infatti credo che il bisogno di altri esseri umani è comune alla nostra specie. E comune alla nostra specie lo è anche la comunicazione. La sessualità, per me, è una forma espressiva, una forma di comunicazione che avviene tra i corpi di due esseri umani. Nel mio caso è difficile gestire, con gli altri, la comunicazione emotivo/relazionale in generale e ancora di più il farlo con i corpi reciproci.
Ci sono forme di contatto corporeo non sessuali estremamente comunicative, come il Tango Argentino che sto cercando di imparare. E in questa pratica ho scoperto ancora di più la difficoltà di comunicare emotivamente, in silenzio, dove molto molto prima e molto di più della "tecnica di ballo", conta la fiducia che sai infondere nell'altro e che dall'altro ricevi. Un contatto corporeo che sa essere anche molto sensuale. Purtroppo sono già pochi coloro che praticano questo ballo e ancora di meno gli uomini che sono disposti a ballarlo con altri uomini. Ma vi assicuro che quelle poche volte che ho incontrato uomini con quella particolare sintonia con me e che percepivo gradevoli da un punto di vista estetico, io, che sono comunque omosessuale, ho provato delle sensazioni di sensualità bellissime.
Una sensualità che provo, certo anche se in forma ridotta, con donne particolarmente attente a me e dove io riesco ad essere attento a loro...
Nella mia testa e nella mia esperienza il sesso è, ovviamente da un punto di vista teorico, come il "tango argentino": là dove due persone entrano in sintonia a livello emotivo/relazionale, allora diventa un linguaggio comunicativo tra due corpi che, al pari del ballo, si esprime in totale silenzio...
Credo che ad allontanarci dal sesso non sia il contatto fisico, la corporeità del gesto sessuale... noi siamo in realtà tutti più corporei di quanto crediamo, di quanto la nostra cultura ci abbia abituato a credere... ad allontanarci dal sesso è il modo meccanico e asettico, privo di considerazione dell'altro, concentrato sulla propria soddisfazione egoistica con cui viene fatto soprattutto nella nostra cultura occidentale... ma questo è un discorso complesso che sconfinerebbe nella filosofia e allora per chi fosse interessato propongo Umberto Galimberti e i suoi video su YouTube...
Un abbraccio a tutti









RISPONDI